Nelle attività di spegnimento di un incendio boschivo, la Protezione civile e i Vigili del fuoco si trovano frequentemente a dover affrontare la riaccensione di fuochi da punti caldi considerati già spenti, soprattutto durante la notte quando le attività sono ridotte. Il monitoraggio di questi focolai sparsi richiede tecnologie a supporto dell’uomo per garantire l’operatività notturna e un adeguato riconoscimento dei punti critici e un calcolo predittivo della ripresa dell’incendio.
Inspire è una startup innovativa, fondata nel 2017 a Genova, che sta sviluppando un sistema integrato in grado di rispondere a queste problematiche. Il sistema include l’impiego di UAV-Unmanned Aerial Vehicles, comunemente noti come droni, unitamente a una piattaforma di gestione automatizzata dei droni stessi che può ricaricare e inviare più unità su un’area.
Lo scopo della piattaforma - denominata M.A.R.S.Multiple Airdrone Response System è acquisire dati (immagini, dati da sensori ecc.) ed elaborarli utilizzando strumenti di intelligenza artificiale precedentemente addestrati, e fornire un’analisi predittiva di quali sono i punti caldi più a rischio di ripresa dei focolai, prevedendo la loro successiva evoluzione e testando varie strategie di attacco dell’incendio in tempo reale.
Inspire è uno spinoff dell’Università di Genova e nasce dall’iniziativa che vede la collaborazione virtuosa di imprenditori visionari e professori universitari, con esperienza nel settore di riferimento dei sistemi robotici, elettronici e dell’ICT. La startup opera nel settore progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi robotici autonomi destinati al supporto logistico e operativo degli UAV dove detiene cinque brevetti industriali nazionali e internazionali.
“Inspire possiede una chiara e precisa visione degli obiettivi tecnici e commerciali che vuole perseguire, avendo individuato una specifica esigenza del mercato di riferimento”, dichiara Alberto Clavarino, responsabile in Inspire della parte commerciale e relazioni con partner strategici.
“Si tratta della necessità di sopperire alla limitata autonomia di esercizio (poche decine di minuti) degli attuali sistemi di alimentazione a batteria di cui sono dotati i droni in volo (ovvero, gli UAV). Infatti, abbiamo brevettato la piattaforma M.A.R.S., ideata con l’obiettivo di superare tali limitazioni e fornire servizi automatizzati di servicing a flotte di droni in specifiche missioni”, prosegue Clavarino.
“La piattaforma M.A.R.S. si differenzia da tutte le altre soluzioni in commercio, in quanto prevede la sostituzione immediata del pacco batterie in pochi secondi rispetto ai sistemi di ricarica induttiva, dove il drone deve rimanere fermo per svariate decine di minuti sulla piattaforma di ricarica. Inoltre, integra la sostituzione di più tipologie di payload per eseguire molteplici missioni e compiti durante lo svolgimento della missione pianificata”, spiega Clavarino.
Elemento distintivo e peculiare di cui beneficia il progetto imprenditoriale di Inspire è, quindi, l’elevata qualità tecnico-scientifica e la notevole originalità del progetto, dove si capitalizzano in modo virtuoso i temi di ricerca accademica, spesso oggetto di trasferimento tecnologico verso Inspire, che hanno portato a varie pubblicazioni scientifiche sulle principali riviste internazionali.
Progetti di ricerca
Numerose le Università, i Centri di ricerca, i Poli tecnologici e le diverse Istituzioni con cui Inspire collabora da vari anni. In particolare, con tali istituzioni condivide progetti su significativi temi di ricerca.
Negli ultimi mesi, Inspire ha raccolto circa 2,5 milioni di euro attraverso i bandi ottenuti con i partner accademici, industriali e istituzionali. In particolare, collabora al progetto “UAV platform for monitoring forest fire outbreaks and detecting post-fire recovery hotspots” della professoressa Patrizia Bagnerini del DIME, finanziato dal MUR con 2.146.000 € nell’ambito del FISA-Fondo italiano scienze applicate.
Inoltre, la prima fase di progettazione è stata supportata da un bando di 325.000 € erogato da Finpiemonte, la società finanziaria della regione Piemonte a sostegno del processo di crescita dell’economia regionale e di sviluppo.
“Come Scuola Politecnica dell’Università di Genova collaboriamo da anni alla creazione di un sistema innovativo basato sull’integrazione tra algoritmi, simulazioni, intelligenza artificiale e la piattaforma robotica di gestione di droni”, afferma Patrizia Bagnerini, professore associato di Analisi Numerica dell’Università di Genova.
“Puntiamo così a fornire un sistema di supporto alla Protezione Civile e ai Vigili del Fuoco in grado di analizzare automaticamente i dati raccolti dai droni, elaborarli tramite AI e fornire previsioni sullo sviluppo dell’incendio e l’efficacia delle possibili strategie”, aggiunge Bagnerini.
“Siamo lieti di offrire il nostro supporto all’adozione della dotazione sensoristica più adeguata per i droni di Inspire. Il nostro contributo si focalizza su due aspetti: stiamo testando la sensoristica più efficace per rilevare e monitorare i focolai di incendio e, parallelamente, sviluppiamo un sistema di riconoscimento automatico delle immagini che consente di localizzare facilmente la nascita di nuovi focolai e la loro espansione”, commenta Paolo Maggiore, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMEAS) del Politecnico di Torino.
Per quanto attiene il progetto M.A.R.S., la società prevede, al suo completamento, il deposito di un nuovo brevetto industriale specifico. Un video esplicativo del modulo operativo della piattaforma M.A.R.S. può essere visionato al seguente indirizzo web: https://vimeo.com/838709459.