Nonostante la straordinaria situazione causata dalla pandemia Covid-19, lo scorso 7 aprile si è svolto, tramite webinar, il convegno “IoT: l’innovazione parte da qui”, in cui sono stati illustrati i risultati dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, ormai giunto alla nona edizione.
“Nonostante il periodo, sono stati più di 1.600 gli iscritti all’evento. Non ci sono barriere che impediscono di portare avanti l’innovazione”, ha esordito Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, nonché moderatore del convegno.
Dopo questa premessa, il Direttore dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, Giulio Salvadori, ha illustrato i risultati della ricerca, confermando il trend di crescita del mercato IoT. “Lo scorso anno il mercato dell’IoT in Italia è arrivato a toccare i 6,2 miliardi di euro, con una crescita del +24% rispetto al 2018, in linea con quanto registrato nei 12 mesi precedenti (+1,2 miliardi)”.
Ancor più della crescita “quantitativa”, stupisce quella qualitativa: “C’è una maggiore maturità del mercato: sempre più aziende sono in grado di raccogliere grandi quantità di dati dagli oggetti connessi, grazie ai quali integrano la propria offerta con nuovi servizi di valore come la manutenzione predittiva”, ha spiegato il Direttore.
Un’altra tendenza posta in risalto dai ricercatori è quella attinente il cambio dei modelli di business, sempre più orientati alla “servitizzazione”, ovvero verso logiche pay-per-use o pay-per-performance, che comportano un radicale cambio di mentalità da parte di tutti gli stakeholder.
Crescono insieme al mercato anche le tecnologie legate all’IoT, come le reti LPWA, Low Power Wide Area, e il 5G, che consentono di abilitare nuovi casi d’uso e opportunità di mercato in contesti consumer, business o che coinvolgono la Pubblica Amministrazione. Hanno portato la loro testimonianza gli attori coinvolti nella tavola rotonda: Alberto Falcione, Vice President Sales di Targa Telematics, Stefania Gilli, Country Manager IoT di Vodafone Business Italia, Enrico Tardocchi, Strategy & Innovation Manager per Europ Assistance Italia, Alessandro Turco, Sales Director Small Business e Consumer in Sicuritalia, Daniele Vitali, Partner di Connect Reply.
Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio ha poi evidenziato l’evoluzione degli ambiti applicativi con la crescita dell’IoT. “Nel 2019, l’ambito più importante è stato quello dell’Utility, guidato dalle applicazioni di Smart Metering, cresciuto grazie all’installazione di contatori connessi del gas e dell’elettricità, e di Smart Asset Management, un segmento cresciuto del +19% rispetto all’anno precedente e che oggi vale 1,7 miliardi di euro”, ha affermato Angela Tumino. “A seguire, il mercato della Smart Car e della Smart Home, cresciuti del 14% e del 40% rispetto al 2018”.
Insieme al Direttore hanno discusso questi risultati Stefano Bergamino, End-User Marketing Manager di Signify, Emanuela Pala, Solutions Development per Nettrotter, Massimo Riggio, Chief Marketing Officer del Gruppo Nice, Giulio Troncarelli, Founder and Chairman di Wattsdat.
La seconda parte del convegno è stata invece incentrata sulla crescita di altri due importanti ambiti di crescita: l’Industrial IoT e le Smart City. Quanto al primo, nonostante sia confermato ancora una volta il buono stato di salute del mercato – guidato dalle applicazioni di gestione della fabbrica (Smart Factory), di supporto della logistica e dello Smart Lifecycle –, la ricerca ha sottolineato un ampliamento del divario tra grandi aziende e PMI: queste ultime, infatti, fanno ancora fatica ad adottare soluzioni IIoT, in particolare perché ancora non le conoscono.
Anche la Smart City prosegue il proprio cammino in via di affermazione, con iniziative e progetti sempre più ampi in termini di numeri e consistenza, anche se lo studio rivela che l’Italia è ben lontana dallo sfruttare appieno le tecnologie digitali per lo sviluppo delle città. In evidenza anche gli ambiti applicativi che hanno avuto una minore crescita nel 2019, ma che, presumibilmente, avranno buoni sviluppi in futuro, come lo Smart Metering d’acqua e calore e i settori Smart Health e Retail.
Su questi temi hanno detto la loro, insieme ai Direttori Tumino e Salvadori, Renato Galliano, Direttore Economia Urbana e Lavoro per il Comune di Milano, Giovanni Miragliotta e Antonio Capone, Responsabili Scientifici dell’Osservatorio, Gianandrea Daverio, Head of CyberSecurity & Compliance di NPO Sistemi, Marco Raimondi, Marketing Manager ICT & Smart Services di Fastweb, Matteo Seraceni, Responsabile Ufficio Ingegneria e Innovazione di Hera Luce.
A chiusura di convegno è stato posto il focus sulle prospettive dell’IIoT e sui trend futuri in via di consolidamento come le tecnologie long-range LPWA e il 5G o quelle short-range quali Wi-Fi e Bluetooth, Zigbee e Z-Wave.