Il 18 marzo si è svolta a Roma la presentazione ufficiale di EMO Milano (www.emo-milano.com), la fiera mondiale della macchina utensile, robotica e automazione che si terrà a Fieramilano dal 5 al 10 ottobre 2015, in concomitanza con il grande appuntamento mondiale di EXPO. 1.600 espositori, 150.000 visitatori, in rappresentanza di oltre 100 paesi, più di 120.000 m2 di superficie espositiva netta sono i numeri attesi e illustrati durante la presentazione da Pier Luigi Streparava, commissario generale di EMO Milano.
All’evento hanno preso parte anche Luigi Galdabini, presidente di Ucimu-Sistemi per Produrre (www.ucimu.it), l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione che organizza l’evento, Andrea Meloni, direttore generale per la promozione del sistema paese, ministero Affari Esteri, Roberto Luongo, direttore generale ICE. A concludere Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria.
Alternativamente ospitata da Italia e Germania, la fiera è il principale appuntamento espositivo per gli operatori internazionali dell’industria manifatturiera che, il prossimo autunno, convergeranno a Milano da ogni parte del mondo per una “sei giorni” di full immersion tra le novità proposte dai principali player mondiali. Nei padiglioni di fieramilano Rho-Pero sarà allestita la più grande fabbrica mondiale ove saranno esposte: macchine utensili, robot, automazione, additive manufacturing, soluzioni meccatroniche e tecnologie ausiliarie.
Ad oggi sono oltre 110.000 i m2 di superficie espositiva netta già prenotata; se l’andamento delle iscrizioni si mantiene sui livelli fin qui registrati, la manifestazione, per la quale è stato riservato l’intero quartiere di fieramilano Rho-Pero, potrà superare i 120.000 m2. Sono più di 1.300 le imprese già iscritte a EMO Milano. A guidare la classifica sono gli italiani, seguiti, a breve distanza, dai tedeschi; terzi per presenza i taiwanesi seguiti da cinesi e svizzeri.
In scena sarà il meglio di un settore che oggi vale 64 miliardi di euro – produzione mondiale –, ma che è destinato a crescere in modo deciso già nel prossimo triennio, trainato dalla ripresa del consumo mondiale di sistemi di produzione. Secondo i dati elaborati dall’istituto econometrico internazionale Oxford Economics, dopo un periodo di generale arretramento, a partire dall’anno in corso, il consumo mondiale di macchine utensili tornerà a crescere in modo costante, fino a raggiungere i 71 miliardi nel 2018 (+18% rispetto al 2015).
Pur interessando tutte le principali aree industrializzate, l’incremento della domanda di macchine utensili non sarà distribuita in modo uniforme. L’Asia è, e si confermerà, la prima area del mondo per consumo di sistemi di produzione: anche l’incremento previsto per il periodo 2015-2018 sarà superiore rispetto a quelli messi a segno nelle altre aree del mondo. In particolare, il consumo asiatico passerà dai 34,8 miliardi di euro del 2015 ai 42,3 miliardi del 2018 (quasi il doppio rispetto al valore del 2008), registrando un incremento del 21,6%. La quota di consumo asiatico sul totale mondiale, nel 2015, risulta pari a 58,1%; nel 2018 sfiorerà il 60%.
L’Europa, seconda area di consumo, vedrà crescere la domanda di macchina utensili da 14,8 miliardi di euro registrati nel 2015 a 17,2 miliardi del 2018 (+16,2%). In leggero calo la quota di consumo europeo sul totale mondiale: 24,8% nel 2015, 24,3% nel 2018. Nelle Americhe il consumo crescerà da 10,2 miliardi di euro nel 2015 a 11,4 miliardi nel 2018 (+11,8%). Più evidente, rispetto all’Europa, la riduzione della quota di consumo delle Americhe sul totale mondiale, che passerà dal 17,1% del 2015 al 16,1% del 2018. Nel 2018, la Cina, da sola, assorbirà il 45% del consumo mondiale di macchine utensili.
Nel panorama europeo, l’Italia dimostra di avere maggiore sprint rispetto all’intera area e rispetto alla Germania con la quale condivide il titolo di paese leader non solo nel settore, ma per l’intera attività manifatturiera. In particolare, il consumo di sole macchine utensili passerà da 1,6 miliardi di euro a oltre 2 miliardi (+23%). D’altra parte, nelle classifiche internazionali, l’industria italiana di settore occupa il quarto posto tra i produttori e il terzo tra gli esportatori, anche in ragione di ciò, l’Italia resta l’unica piazza, insieme alla Germania, a ospitare EMO che, per questa edizione, si apre sotto i migliori auspici considerata la ripresa ormai avviata.
A conferma di ciò, sono gli ultimi dati elaborati dal Centro Studi & Cultura di impresa di Ucimu-Sistemi per Produrre, secondo i quali anche in Italia si torna a investire in macchine utensili: segno che l’industria manifatturiera del Paese ha imboccato la strada della ripresa. Nel 2014, infatti, l’indice degli ordini di macchine utensili raccolti dai costruttori italiani ha registrato un incremento medio, rispetto al 2013, del 14,7%. Il risultato è stato determinato sia dal positivo andamento delle performance sul mercato estero (+10,1%) sia dagli ottimi riscontri del mercato interno (+37,2%). Numeri che confermano l’avvio di un nuovo periodo di sviluppo che si concretizzerà in incrementi sempre più decisi, a tutto beneficio di chi parteciperà a EMO Milano 2015.