La scelta di articolare l’area espositiva in sette Saloni indipendenti, ma complementari, al fine di mostrare al meglio la produzione della meccanica e della subfornitura italiane, unita alle iniziative speciali che animeranno la manifestazione con l’obiettivo di presentare dal vivo tecnologie e processi produttivi e alle proposte degli espositori di soluzioni “tagliate” sulle specifiche esigenze del cliente fanno di MECSPE (www.mecspe.com), una manifestazione sempre più attenta e orientata a proporre soluzioni “su misura” per il visitatore.
In programma presso Fiere di Parma dal 27 al 29 marzo 2014, accanto ad esempi di progettazione e produzione di particolari ad hoc e di personalizzazione di macchine e utensili per lavorazioni speciali, MECSPE darà ampio spazio ai cosiddetti servizi post-vendita che prevedono assistenza sul fronte della formazione, della telediagnostica e della manutenzione di impianti e macchinari, con soluzioni di intervento sui processi produttivi che soddisfino le esigenze attuali del mercato.
“In un contesto in cui la globalizzazione delle informazioni e delle tecnologie determina la progressiva tendenza all’omologazione prodotti, la scelta di un fornitore basata sulle sole prestazioni diventa sempre più difficile”, ha spiegato l’Ingegner Michele Rossi, Direttore Tecnico delle Unità Dimostrative di MECSPE. “Per questo i servizi pre e postvendita assumono un ruolo sempre più determinante”. Un fenomeno confermato anche da una rilevazione di Ascomut: nella scelta di un fornitore di macchine utensili il parametro più rilevante, a cui viene data un’importanza alta e molto alta, è proprio il servizio di post-vendita , per il 41,7%, che batte anche la “questione” prezzo, di importanza molto alta/alta per il 35,6%.
“Nel bilancio di un’impresa è da considerarsi, infatti, assolutamente strategico avere partner che non si limitino alla mera vendita del prodotto o del servizio”, ha commentato Stefano Colletta, General Manager di EG Group. “Un fornitore per essere scelto deve essere onesto, capace di elencare ed evidenziare i pregi del proprio prodotto, o servizio, ma anche i suoi limiti. La professionalità sta anche nella capacità di migliorare la propria offerta alla luce delle osservazioni e critiche mosse dal cliente”.
Quello dei servizi post vendita si presenta dunque come un mercato quanto mai consistente: un’indagine del M&IT Consulting parla di un valore del business che si aggira intorno ai 1.500 miliardi di euro, di cui circa 500 miliardi in Europa, pari al 7% del PIL; il primo settore per volume di business è l’automotive (800 miliardi di euro), seguito dall’IT (120 miliardi di euro) da quello delle macchine e utensili (100 miliardi di euro), dal settore telecomunicazioni (100 miliardi di euro) e da quelli ferroviario (40 miliardi di euro) e aeronautico (40 miliardi di euro). Quello del post-vendita si presenta perciò come un segmento di business su cui puntare, anche considerando che, come ha ricordato Colletta: “la crisi ha modificato un po’ tutto, aumentando anche l’acquisto di servizi prima sottovalutati. La riorganizzazione dell’azienda, la ristrutturazione finanziaria, la scelta strategica dei mercati hanno infatti portato a un incremento dei servizi di post-vendita acquistati da parte delle imprese”.