Credits: Ben Storms.
Marmo è una parola che associamo automaticamente al lusso, a un design classico e senza tempo. Ma negli ultimi anni si moltiplicano le esperienze in cui il marmo e la pietra naturale sono trattati in modo originale e accoppiati ai materiali più diversi per dar forma ad arredi o a spazi moderni.
Combinato a legno, metalli, resine o tessuti, il marmo si adatta e valorizza ogni tipo di ambiente: dalle camere intime e private della casa alle sale fastose e monumentali degli hotel. Il marmo si fa interprete dello spazio, donando ogni volta una connotazione unica. Impreziosisce gli edifici e crea un’eleganza moderna e raffinata, soddisfacendo le esigenze di design, durata e resistenza della clientela più esigente.
Marmo+mac, la principale fiera internazionale dedicata al marmo e alla pietra naturale, organizzata da Veronafiere continua il proprio viaggio di ricerca con la selezione dei dieci progetti qui evidenziati che illustrano accostamenti inediti e coraggiosi tra superfici, finiture, effetti e formati.
Il designer belga Ben Storms ha posizionato enormi blocchi di marmo su “cuscini” di metallo. La collezione di tavolini InHale, presentata per la prima volta alla fiera Collectible di Bruxelles, sovverte la pesantezza del materiale, che sembra poggiato delicatamente.
Studio EO combina vasi di vetro soffiato con frammenti di marmo di scarto per formare i coloratissimi Drill Vases. Questi sono concepiti come degli “esercizi di improvvisazione”, in quanto alcuni dei pezzi di marmo presentavano già dei fori, da cui è nata l’idea di abbinarli con forme cilindriche pure.
Fabio Novembre interseca una statua di marmo bianco con un’architettura di ripiani in legno, in modo da mimetizzare la figura umana tra parole e cose. Anche se in tempi diversi, il suo è un dialogo con Antonio Canova, con cui condivide la sensibilità per la bellezza femminile per eccellenza: Venus.
Nel bagno wellness progettato da Alessandro La Spada, le lastre Corteccia di Antolini rammentano poeticamente le venature di alberi secolari, dialogando in modo elegante con i profili in metallo, che incorniciano i volumi dello spazio storage in una geometria pulita e leggera.
La giovane designer italiana Ilaria Bianchi combina il materiale nobile per eccellenza, il marmo, con un materiale povero, usato solitamente per gli imballaggi o come isolante termico: il polistirene. Il risultato è il design unico dei ripiani Duo, prodotti in edizione limitata.
Concepito come un’oasi tropicale urbana, il ristorante Kane World Food Studio, progettato da Bogdan Ciocodeica a Bucarest, presenta una combinazione unica di materiali: il bancone di marmo, pavimento e pilastri di cemento, mobili di legno, specchi e finiture di ottone.
Nel progetto Voie Light. The Stone Edition di Sabine Marcelis, blocchi di marmo dal volume puro sono attraversati da cerchi luminosi che ne esaltano le venature, raccontando la sedimentazione del tempo. Le lampade progettate per Bloc Studio esaltano la magia del marmo grazie al passaggio del neon.
Il pavimento di un appartamento in Lituania è formato da pezzi di marmo, travertino e granito, annegati in un legante di cemento bianco, creando un effetto terrazzo in versione gigante. Lo studio Do Architects abbina le tinte degli arredi alle texture dei materiali per comporre una elegante palette di colori tenui che vanno dal color cipria all’acero.
Salute è una collezione di tavoli che unisce marmo e metallo. Disegnati da Sebastian Herkner per l’azienda parigina La Chance, i prodotti scultorei e dall’alto impatto visivo sono disponibili in varie dimensioni e tonalità.
Un’elegante cucina progettata da Arjaan De Feyter a Wijnegem, in Belgio, presenta un interessante contrasto tra lastre in travertino grigio, cemento e legno di frassino tinto.
Credits: Studio EO.