Davide Zardo, dal prossimo 1° giugno neoeletto presidente e AD di Schneider Electric Italia.
Durante l’“Impact - Shaping the Future of the OEM market” - evento organizzato da Schneider Electric il 6 - 7 maggio scorsi a Lazise, in provincia di Verona, e dedicato al mondo OEM - Davide Zardo ha ricevuto ufficialmente il ‘testimone’ a guida dell’azienda da parte dell’attuale presidente e AD per l’Italia, Aldo Colombi.
“Il percorso di crescita di Schneider Electric, incluse oltre 180 acquisizioni lungo gli anni, non ultima quella di Aveva, e la sua evoluzione strategica da protagonista del mondo dell’energia, dell’efficientamento e dell’elettrificazione a fornitore anche di soluzioni di automazione e gestione dei dati in un’ottica 4.0, di convergenza IT-OT e avvento dell’IIoT, pone l’azienda in una posizione privilegiata per guidare OEM e clienti finali nel percorso verso una produzione intelligente e sostenibile”, ha dichiarato lo stesso Davide Zardo, dal prossimo 1° giugno neoeletto Presidente e AD di Schneider Electric Italia.
Manifattura 5.0 e non solo
La manifattura 5.0, secondo Schneider Electric, è un progetto concreto solo se si perseguono principi green & smart, puntando quindi su soluzioni di digitalizzazione, automazione ed elettrificazione, che la multinazionale fornisce essenzialmente in quattro ambiti strategici: industria, building, infrastrutture, data center.
“Schneider Electric è da tempo concentrata sull’integrazione tra gestione dell’energia e del dato, per migliorare sia la produzione degli OEM in quanto costruttori di macchine, sia le soluzioni offerte ai clienti finali, mirando a una maggiore sostenibilità e resilienza industriale”, ha affermato Zardo.
Digitale, energia e automazione
“Innovazione e sostenibilità sono i capisaldi dell’offerta di Schneider Electric, per supportare al meglio i clienti nel percorso verso la transizione energetica e sostenibile, a partire dallo specifico punto di partenza in cui si trovano”, ha dichiarato Claudio Giulianetti, Vice President Industrial Automation di Schneider Electric.
“Schneider offre soluzioni che abbracciano svariati ambiti dell’automazione, dalla meccatronica alla robotica, con l’impiego di tecnologie all’avanguardia come il digital twin, la realtà aumentata e virtuale, interfacce evolute per il controllo e la manutenzione di macchine e intere linee da remoto, in control room centralizzate, combinate con sistemi di gestione dell’energia, ottimizzazione dei consumi e dell’uso delle risorse, incrementando l’impiego delle energie rinnovabili”, ha sottolineato Giulianetti.
“Spesso non sembra, ma i dati dimostrano che le imprese sostenibili sono anche le più profittevoli”, ha detto Giulianetti. “Per questo la nostra sfida è fornire ‘industrial technology for a sustainable company’, affiancando gli OEM, in particolare, nel rispondere alle sfide della transizione 5.0”.
“In Italia in particolare sta per essere delineato il piano Transizione 5.0 che vale 6 miliardi in incentivi da usare entro un anno e mezzo, quindi, per gli OEM sarà importante essere in grado di supportare le richieste dell’end user per la riqualificazione/revamping del parco installato o la costruzione di nuove macchine e impianti secondo criteri previsti. In questo senso Schneider offre componenti e soluzioni Transizione 5.0 ready, comprendendo anche la parte software e servizi”, ha concluso Giulianetti.
Claudio Giulianetti, vice president Industrial Automation di Schneider Electric.