L’evento di riferimento per il settore della sperimentazione virtuale e del CAE, organizzato da EnginSoft (www.enginsoft.it) in collaborazione con Ansys, è stato l’occasione per offrire una visione d’insieme del comparto. Conclusasi lo scorso venerdì 21 ottobre a Verona, la “due giorni” ha accolto oltre 600 persone provenienti da tutto il mondo, con contributi diretti di esponenti del mondo dell’industria, dell’università e della ricerca e dei produttori di tecnologie. “La Conference”, ha spiegato Stefano Odorizzi, CEO di EnginSoft, “è nata quando le tecnologie in fatto di sperimentazione virtuale erano solo oggetto di ricerca da parte delle università. Convinti che queste tecnologie avrebbero avuto un’evoluzione importante, abbiamo deciso di abbracciare la sfida e oggi siamo ancora qui con l’obiettivo di trasferire agli operatori del settore le informazioni e le conoscenze relative a questi strumenti di simulazione e progettazione”.
Dopo la sessione plenaria di apertura, che ha dato il via ai lavori, l’evento è proseguito su quattro binari paralleli, ognuno dedicato a una macroarea d’utilizzo della simulazione: meccanica, fluidodinamica, ottimizzazione multi-obiettivo ed edilizia ecosostenibile. La prima sessione, in particolare, ha permesso di fare il punto sullo stato dell’arte dell’attività della simulazione in campo meccanico ed elettromagnetico e, in questo ambito, si è cercato di focalizzare e delineare: le road map, le strategie per lo sviluppo del software e le aspettative degli utenti. Durante la sessione sulla simulazione meccanica sono stati presentati alcuni importanti lavori come quello commissionato dal CERN a EnginSoft per la realizzazione di un innovativo sistema per il contenimento di Argon liquido, nell’ambito delle ricerche sui neutrini. EnginSoft ha inoltre sviluppato, in collaborazione con Wass, il progetto di un veicolo filoguidabile per l’esplorazione subacquea sino a 4.000 m di profondità.
La mattina del 21 ottobre si è invece svolto l’workshop dal titolo “La progettazione delle strutture in materiale composito”. Scopo del seminario è stato quello di condividere lo stato dell’arte dei metodi di progettazione e degli strumenti di analisi strutturale sia sul piano teorico/concettuale, sia sul piano applicativo.
“È difficile dire dove finiranno queste tecnologie”, ha concluso il CEO di EnginSoft. “Ciascuna azienda, per essere all’avanguardia, deve migliorare i processi progettuali e i metodi tradizionali dell’ingegneria. Queste nuove frontiere impattano in maniera formidabile nella competitività d’impresa: non ci si deve limitare a utilizzare queste tecnologie come delle comodities, ma devono diventare parte del know how dell’azienda. Oggi si dice che queste tecnologie s’integrano nel processo progettuale; in futuro queste tecnologie diventeranno il processo progettuale”.