L’intelligenza artificiale è parte integrante della nostra vita quotidiana, ma l’interazione umana rimane ancora insostituibile.
La nuova ricerca del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili e sulle percezioni degli italiani realizzato con NielsenIQ, va questa volta a indagare l’intelligenza artificiale e i servizi di assistenza.
Entrata a far parte in modo stabile della vita delle persone, il 73% degli intervistati dichiara di utilizzare l’AI abitualmente, ma per circa un italiano su due non risulta in grado di comprendere pienamente le esigenze personali e non può sostituire il supporto umano.
Vince l’interazione umana
L’intelligenza artificiale (AI) è ormai parte integrante della nostra vita quotidiana, ma l’interazione umana sotto forma di intelligenza emotiva ed empatia rimane ancora, per certi aspetti, insostituibile.
È quanto emerge dalla nuova ricerca del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili e sulle percezioni degli italiani in merito ai temi dell’energia, sviluppato da Pulsee Luce e Gas in collaborazione con NielsenIQ.
Se il 73% degli intervistati ammette di farne uso con frequenza (il 47% quotidianamente o diverse volte alla settimana) le finalità sono tendenzialmente personali e ricreative (68%), e si scontrano con un minore apprezzamento quando l’intelligenza artificiale diventa un interlocutore a cui si richiedono servizi di assistenza o un supporto per esigenze concrete.
L’interazione con una persona reale è ancora importante per la grande maggioranza degli intervistati (83%), soprattutto nell’ambito del customer care. Per quasi 9 italiani su 10 infatti l’AI non riesce a interpretare le necessità quanto un operatore umano e per quasi un italiano su due offre una comprensione e un supporto inferiore.
Un altro tema critico riguarda la fiducia: solo un italiano su dieci si fida a condividere dati personali con l’AI. Analogamente, in una prospettiva di miglioramento del servizio clienti, la maggior parte (59%) preferisce aziende che puntano sulle persone rispetto all’automazione.
Quando l’AI semplifica
Oltre al tema assistenza, tuttavia, l’AI viene considerato uno strumento utile per semplificare alcune attività della vita quotidiana, anche in termini di sostenibilità e risparmio: il 61% degli intervistati la vede come una risorsa funzionale all’ottimizzazione dei consumi, grazie al contributo di assistenti virtuali, sistemi di domotica intelligente e app di gestione energetica. Un monitoraggio attento delle proprie abitudini può portare a un consumo più consapevole, con delle ricadute concrete sia sull’ambiente che sulla bolletta.
L’energimetro
Tra gli strumenti oggi a disposizione dei consumatori Pulsee Luce e Gas propone l’Energimetro che, grazie ad una configurazione AI-based e alla facile accessibilità dall’app, va proprio in questa direzione. Energimetro consente il controllo quasi in tempo reale dei consumi, propone consigli e suggerimenti per modificare le proprie abitudini e lo fa senza bisogno di installare alcun dispositivo e con l’obiettivo di offrire una comprensione più approfondita di come ottimizzare e ridurre i consumi in ottica di risparmio e sostenibilità.
Quello con l’intelligenza artificiale sembra un matrimonio destinato alla felicità, coltivando la speranza che possa portare a un miglioramento della qualità della vita ma - questo, per quasi un terzo della popolazione italiana - con la necessità di norme che garantiscano trasparenza e l’etica nell’uso dell’AI.