Immancabile all’appuntamento annuale di Norimberga, per il 2018 Wibu-Systems (www.wibu.com) si presenta anche all’edizione di SPS IPC Drives Italia (padiglione 3 stand E062a), all’interno del padiglione del Baden-Wuerttemberg, lo Stato federato tedesco che, con il suo polo tecnologico e ingegneristico di eccellenza e le sue floride industrie, è una delle maggiori forze trainanti dell’economia europea.
CodeMeter è il fulcro centrale della tecnologia di Wibu-Systems, attraverso cui tutti gli attori del mondo dell’automazione possono proteggere il software da contraffazione e reverse engineering, gestire le licenze software e le titolarità con un uso integrato dei sistemi di back office, accrescere le misure di sicurezza prevenendo manomissioni di codice e dati sensibili, e, da ultimo, espandere il proprio mercato e creare modelli di business diversificati che rispondono alle esigenze dei clienti.
Sebbene nuova a SPS IPC Drives Italia, Wibu-Systems sta per tagliare il traguardo dei 30 anni di attività; la sua completa focalizzazione verso la monetizzazione del software si è tuttavia reinventata nel tempo, coniugando, e spesso anticipando, le tendenze di mercato con un alto spirito di innovazione. CodeMeter ne è la dimostrazione: aggiudicatosi numerosi premi internazionali per l’ingegnoso approccio crittografico, la versatilità della soluzione per la gestione dei diritti e il valore aggiunto conferito al mondo dell’elettronica e dell’automazione, CodeMeter è maturato negli anni seguendo una strategia multilivello.
Per poter garantire una rapida e semplice integrazione nei software degli OEM, Wibu-Systems ha: ampliato la gamma dei contenitori di licenza, affinché includano chiavi USB, in cui l’intera componentistica è pensata per un uso in ambito industriale, inclusa l’integrazione del connettore USB all’interno del corpo della chiave stessa, carte di memoria sicure (CF, CFast, SD e microSD) e ASIC, e dato vita a varianti della propria tecnologia di base, che si adattino alle potenze di calcolo e alle capacità di memoria di computer industriali, dispositivi mobili, sistemi embedded, PLC e persino microcontrollori.
Non solo, ha integrato CodeMeter in un’ampia gamma di piattaforme industriali, ovvero sistemi operativi quali, ad esempio, Linux Embedded, QNX e VxWorks, e architetture come ARM, x86 e PowerPC, che vanno ad arricchire quelle già consolidate per il mondo office, e assicurato una facile connessione con un largo spettro di sistemi ERP, CRM ed e-commerce, affinché il processo di gestione licenze possa essere svolto automaticamente attraverso i sistemi di back office già presenti in azienda.
Se queste scelte hanno permesso agli sviluppatori di dispositivi intelligenti di avvalersi di CodeMeter continuando a utilizzare gli strumenti a loro noti, Wibu-Systems ha poi stretto ulteriori accordi con i vendor che hanno trainato il mondo dell’automazione per far conoscere il proprio messaggio di rinascimento economico digitale in modo capillare.
È il caso di Kontron, che ha adottato CodeMeter per tutti i moduli ECT di nuova generazione, o di B&R, che trasferisce il valore aggiunto di CodeMeter ai propri stessi clienti di Technology Guarding, o di Siemens, che ha messo a disposizione delle API con cui CodeMeter è ora in grado di gestire le password e la proprietà intellettuale degli utenti del proprio Portale TIA.
Ma è anche il caso anche di CODESYS, che ha supportato un’integrazione di CodeMeter con il dispositivo e con l’ambiente di sviluppo, o di Phoenix Contact, che può ora contare su una gestione lineare, rapida, completa, sicura e flessibile degli ordini per le licenze di PC Worx Engineer, grazie a un’integrazione di CodeMeter con il proprio parco di ERP.
“Sebbene si identifichi spesso l’Industria 4.0 con i principi tecnologici sui cui si fonda, la vera trasformazione che sostiene il movimento è quella legata al business. Trasferendo il paradigma dall’hardware al software e facendo convergere IT e OT in un’unica infrastruttura costituita da sistemi cyber-fisici connessi in remoto, si
aprono infatti nuove opportunità commerciali”, afferma Daniela Previtali, Global Marketing Director e Business Development Italia.
“La produzione di macchine identiche, in cui le funzionalità possono essere attivate remotamente in tempi differiti, abbatte i costi di ingegnerizzazione, logistica e manutenzione, e apre invece le porte a modelli di business che rispondono alle esigenze e ai consumi reali e mutevoli dei clienti”, conclude Daniela Previtali.