La IX edizione degli Stati Generali della Scuola Digitale si è conclusa con un bilancio estremamente positivo. L’evento, svoltosi a Bergamo dal 20 al 22 febbraio, ha così consolidato il proprio ruolo chiave nel dibattito nazionale sull’istruzione, registrando un incremento del 20% di presenze rispetto al boom dell’edizione del 2023, che sembrava impossibile eguagliare.
Ha fatto da cornice all’evento la nuovissima ChorusLife Arena di Bergamo, cuore dello smart district ChorusLife che, dallo scorso novembre, ha rigenerato un’area dismessa nel quartiere di Borgo Santa Caterina, favorendo la socialità e l’incontro tra generazioni.
Anche quest’anno, gli Stati Generali della Scuola Digitale si sono trasformati in una vera e propria piazza di riflessione e dibattito per tutta la comunità scolastica. L’alta partecipazione ha evidenziato l’importanza del confronto aperto e dello scambio di best practice tra i diversi protagonisti del mondo educativo.
I relatori
Relatori di spicco hanno arricchito il dibattito con prospettive innovative e stimolanti sul futuro della scuola: in ordine di apparizione Paola Frassinetti, M. Alessandra Gallone, Alessio Butti, Carlo Cottarelli, Marco Bentivogli, Davide D’Amico, Fabio Viola, Laura Monteleone, Selenia Scinaldi, Alberto Pellai, Enrico Panai, Daniele Barca, Ranieri Razzante, Guido Scorza.
E ancora: Tito Boeri, Dianora Bardi, Roberto Maragliano, Nando Pagnoncelli, Gianna Barbieri, Matteo Lancini, Loredana Cirillo, Marco Berardinelli, Massimo Chiriatti, Valentino Magliaro, Andrea Papini, Stefano Quintarelli, Elvis Tusha, Pietro Parodi, Antonello Giannelli, Simona Montesarchio.
E dopo: Alessandro Barbesta, Fabrizio Colombo, Stefano Ghidini, Sergio Venturino, Licia Maria Bevilacqua, Cosimo Accoto, Gianvito Martino, Luca Perri, Marilù Chiofalo, Teresa Farroni, Daniela Lucangeli e Maria Concetta Morrone.
“Le giornate sono state intense, caratterizzate da un’atmosfera di grande collaborazione”, ha dichiarato Dianora Bardi, Presidente e Fondatrice dell’Associazione Impara Digitale. “Abbiamo avuto il privilegio di ascoltare 40 relatori, ognuno dei quali è anche un amico, con cui stiamo crescendo insieme”.
“Le loro opinioni, talvolta contrastanti, ci hanno ricordato che la vera bellezza sta nella diversità delle idee. È proprio da queste differenze che nascono riflessioni e senso critico. Abbiamo ricevuto una vera e propria ‘bomba’ di informazioni. È il momento di fermarci, riflettere e riorganizzare questi temi, per affrontarli con maggiore profondità”, ha aggiunto Bardi.
Nel suo intervento, il Sottosegretario Paola Frassinetti ha ribadito l’impegno del Ministero dell’Istruzione e del Merito: “Nonostante i problemi, la scuola è in salute e la dispersione scolastica diminuisce: la tecnologia può aiutare a creare una didattica personalizzata e quindi a non lasciare indietro nessuno”.
Intervistata dopo il suo intervento, Frassinetti ha ricordato che “sono già stati effettuati consistenti stanziamenti per l’innovazione digitale e la trasformazione tecnologica nelle scuole. Dobbiamo intensificare la formazione degli insegnanti e salvaguardare il loro rapporto con gli studenti, aggiornandolo con la capacità di usare le nuove strumentazioni senza però perdere la profondità del ragionamento, che deve sempre governare il cambiamento”.
Intelligenza artificiale
Le risorse messe a disposizione dal PNRR sono state al centro del dibattito e di molti interventi. Ma ampio spazio è stato dedicato anche all’intelligenza artificiale, a partire dall’importanza di scioglierne i nodi etici e legislativi.
Si tratta di strumenti potenti che richiedono conoscenza, consapevolezza e regole: l’innovazione massimizza il benessere collettivo solo se non ignora persone e diritti, a cominciare da privacy e sicurezza.
I diversi panel hanno esplorato le domande che l’AI ci pone: come modifica la nostra idea di intelligenza, il cervello e persino il DNA, quali provocazioni lancia e perché ci spaventa, in cosa può aiutarci e come ci si difende.
Le tante questioni che solleva, dagli aspetti neuroscientifici ai deepfake, riportano sempre a un’unica risposta: la centralità dell’educazione e dell’educatore in carne e ossa, o meglio in sguardi e sorrisi. La potenza dell’umano sull’umano.
L’intelligenza artificiale ha interrogato i relatori anche a un livello più pratico. Il mondo del lavoro sta cambiando a una velocità mai vista prima: stiamo preparando le persone giuste? quali sono le competenze chiave?
La scuola sta già cambiando per allineare le aspirazioni dei più giovani con le esigenze del mercato: un esempio fra tutti, la sperimentazione 4+2. A livello economico, l’impatto dell’AI sulla produttività a oggi è ancora contenuto, ma preoccupa e provoca l’impatto sul lavoro: per la prima volta un’innovazione tecnologica agisce sul lavoro cognitivo.
Dal palco si è affrontato anche il dolore di una generazione alla disperata ricerca di adulti. La scuola è il luogo nel quale i ragazzi possono trovare adulti alternativi e una relazione in grado di salvarli. L’urgenza? Ascoltarli e alfabetizzarli emotivamente, dare voce a quel dolore anziché riempirlo di cose da fare, ma anche essere cauti nella medicalizzazione delle fragilità, per non patologizzarle.
Si è parlato anche di salute mentale e sono emerse posizioni nette riguardo all’idea che il digitale abbia disatteso le sue promesse: oggi si conoscono variabili - prima inimmaginabili - che mettono in discussione i benefici del suo ingresso in età evolutiva.
imparIAmo a scuola con l’AI
Nel corso dell’evento sono stati premiati i migliori lavori realizzati da studenti e docenti nell’ambito del progetto di Ricerca-Azione “imparIAmo a Scuola con l’intelligenza artificiale”, condotto da Impara Digitale con la partnership tecnica di Edulia Treccani Scuola e ScuolaZoo.
Al primo posto si è classificata la classe 5 (indirizzo telecomunicazioni) dell’I.I.S. “Enrico Mattei” di Recanati, in provincia di Macerata, con Giorgio Cipolletta come docente referente.
Secondo posto per la classe 3B liceo linguistico dell’Istituto Magistrale Statale “Carlo Lorenzini” di Pescia, in provincia di Pistoia, con David Del Carlo come docente referente.
Chiude il podio la classe 3A Professionale Made in Italy-Produzioni tessili e sartoriali dell’I.I.S. “Luigi Calamatta” di Civitavecchia, in provincia di Roma, con Elisa Salvatore come docente referente. I premi sono stati offerti da Acer Italia e Google Italia.
I tavoli speciali
Molto apprezzati anche i tavoli speciali di dibattito e approfondimento, tenuti dalle scuole e dai formatori di Impara Digitale. Tante le esperienze e le buone pratiche condivise.
In chiusura della manifestazione, Dianora Bardi ha rilanciato la sfida alle Istituzioni: Impara Digitale si impegna a inviare al Ministero una sintesi scritta delle tre giornate per dare una panoramica di ciò che pensa la base, fatta dai docenti che conoscono davvero i bisogni della scuola. Questa sintesi sarà un punto di partenza su cui lavorare, con l’obiettivo di orientare le azioni future.
Gli Stati Generali della Scuola Digitale restano un evento gratuito grazie all’impegno e alla generosità di tante aziende che hanno deciso di investire nel futuro anche attraverso l’istruzione, come C2 Group, Google for Education, Know K., Lenovo, Rekordata - parte del gruppo R-Store -, T.S.A. [Sponsor Platinum]; A2A [Espositore]; Acer for Education, Epson, MSI, Milan Bergamo Airport-BGY [Sponsor Gold].
Hanno supportato l’evento come partner tecnici: ATB e TEB, BD Expo, ChorusLife Arena, Decibel Events, Gewiss, Lazzarini Home Project, Li.Ber Associazione Librai Bergamaschi, Urca Videoproduzioni.
I media partner sono stati: Wired, Orizzonte Scuola, ScuolaZoo, Quotidiano Nazionale, Il Giorno, Il Resto del Carlino, La Nazione, Luce!, BergamoNews e RAI Scuola. Hanno organizzato l’evento il Comune di Bergamo e l’Associazione Impara Digitale in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con il supporto di ANP-Associazione Nazionale Presidi.
Le registrazioni di tutti gli interventi saranno disponibili on line a breve su www.statigeneraliscuoladigitale.it.