Secondo una nuova ricerca condotta da Epson in Europa, Medio Oriente e Africa, il 78% degli studenti italiani (73% la media generale) preferisce non stampare materiale, anche fondamentale per lo studio, per motivi dettati da considerazioni di natura ambientale.
Condotto nell’anno più caldo finora registrato a livello mondiale il sondaggio ha coinvolto 3.400 studenti di età pari o superiore a 16 anni e ha ipotizzato un possibile legame tra le preoccupazioni per il clima e il potenziale impatto sui voti.
Nello specifico, il 93% degli studenti italiani, in linea con il 92% della media, concorda sul fatto che i materiali didattici stampati favoriscono una migliore comprensione e memorizzazione delle informazioni rispetto ai soli materiali digitali, confermando anni di ricerca (Intergraf, Reading Printed Materials Results In Better Literacy Outcomes).
Tuttavia, il 92% degli studenti italiani (contro l’87%) teme che stampare troppo possa essere considerato uno spreco, oltre a essere dannoso per l’ambiente; di conseguenza, il 90% (83% la media) si sente combattuto se stampare o meno i supporti didattici di cui ha bisogno, perché vorrebbe essere il più eco-sostenibile possibile.
Soluzioni più sostenibili
La ricerca mostra anche come il 90% degli studenti italiani (89% la media) concordi sul fatto che l’utilizzo di soluzioni di stampa più sostenibili sarebbe preferibile per avere meno preoccupazioni di natura ambientale e quindi poter produrre materiale stampato che è dimostrato essere un valido supporto per l’apprendimento.
Le soluzioni di stampa inkjet a freddo, quindi, possono rivelarsi la scelta per consumare meno energia e generare una minore quantità di rifiuti rispetto alle stampanti laser (Tecnologia a freddo | Epson Italia).
“In tutti i paesi in cui sono stati interpellati”, ha dichiarato James Osborne di Epson Europa, “è emerso che gli studenti non solo si preoccupano dell’impatto che la stampa può avere sull’ambiente, ma agiscono anche in base a tale considerazione”.
Questa scelta potrebbe avere non solo un impatto sull’apprendimento degli studenti e quindi in qualche misura sui loro risultati, ma anche potenzialmente creare difficoltà al settore dell’istruzione, che viene misurato in base alla capacità di migliorare i risultati e preparare i giovani al futuro. Le istituzioni educative devono essere coinvolte nell’azione alla quale si sentono chiamati i giovani: agire per non dover scegliere tra il loro futuro e quello del Pianeta.
Le stampanti inkjet Epson con tecnologia a freddo (Heat-Free) possono stampare i documenti riducendo, al contempo, i consumi energetici e gli sprechi (Tecnologia a freddo | Epson Italia), poiché non utilizzano calore nel processo di stampa e consumano meno energia rispetto alle stampanti laser. La maggior parte dei modelli ha anche un minor numero di parti mobili e di consumabili (Tecnologia a freddo | Epson Italia).
Mettendo a disposizione degli studenti questa soluzione, i docenti potrebbero condividere con i ragazzi l’impegno verso l’ambiente garantendo strumenti e materiali di qualità utili per un apprendimento efficace.
La ricerca è stata commissionata da Epson e condotta online tra luglio e novembre 2023 da Coleman Parkes, una società indipendente che si occupa di ricerche di mercato. Sono stati interpellati 3.400 studenti di 16 o più anni, iscritti a istituti di istruzione superiore e universitaria di 28 paesi diversi.