Durante l’Assemblea Generale svoltasi a Villasimius lo scorso 4 giugno, il Comitato Economico di CECIMO (www.cecimo.eu) ha confermato che per il 2013 si prevede che la produzione di macchine utensili raggiungerà livelli simili a quelli del 2012, quando la produzione di macchine utensili in Europa ha toccato un valore di 22,2 miliardi di euro. Non solo, nel 2013 i produttori europei di macchine utensili stanno diventando sempre più dipendenti dalle esportazioni. Per il 2013 CECIMO prevede che la richiesta di macchine utensili in Europa rimarrà stabile. Infine, per ripristinare la crescita dei consumi interni sarà di vitale importanza assicurare che nel futuro l’Europa continui a produrre innovazioni.
Nel 2012 la produzione europea di macchine utensili è cresciuta del 6%, raggiungendo i 22,2 miliardi di euro. Tenendo conto degli sviluppi economici globali, si prevede una stabilizzazione della produzione, che dovrebbe raggiungere i 22,5 miliardi di euro nel 2013. Questa prospettiva è sostenuta da un aumento degli ordini del 15% durante l’ultimo trimestre del 2012 rispetto al trimestre precedente, con un inizio d’anno moderatamente positivo.
Le macchine utensili europee sono richieste e spedite in tutto il mondo. Nel 2012 le esportazioni CECIMO hanno raggiunto i 18,8 miliardi di euro, un aumento del 9% rispetto al record precedente stabilito nel 2008. Le macchine utensili europee sono altamente competitive sui mercati globali, e contribuiscono al commercio europeo con un bilancio positivo di 10,5 miliardi di euro.
Il declino della fiducia dei mercati in Europa lascia il segno sul consumo di macchine utensili. Rispetto all’anno precedente, nel 2012 il consumo europeo di macchine utensili è sceso del 2%.
Dalla crisi del 2008-2009 il settore della macchina utensile ha sofferto a causa della diminuzione dei crediti disponibili e del sempre più limitato accesso alle risorse finanziarie. Le incertezze economiche hanno un impatto negativo sugli investimenti delle aziende e, allo stesso tempo, le istituzioni finanziarie applicano criteri di prestito che escludono dal loro portfolio le piccole e medie aziende del settore macchine utensili, a causa della natura ciclica delle loro attività. Questo accesso molto limitato al credito ha un ruolo importante nella contrazione della domanda interna, mettendo il settore delle macchine utensili sotto forte pressione.
I consumi deludenti in Europa stanno diventando un fenomeno preoccupante per i produttori di macchine utensili europei, malgrado il successo del settore nei mercati emergenti. L’anno scorso il rapporto export-produzione ha raggiunto il 100%, specialmente in alcuni paesi dell’Europa meridionale. Le esportazioni implicano generalmente costi più alti per i produttori e quindi una dipendenza eccessiva dalle stesse crea una forte pressione sui margini di profitto. “Un mercato domestico lento porta inoltre alla rottura di legami vitali tra i fornitori e i loro clienti tradizionali, sconvolgendo il ciclo innovativo. Nell’industria delle macchine utensili, l’innovazione prospera in un forte ecosistema dove i produttori interagiscono in maniera serrata con i clienti. Le PME, che rappresentano una spinta importante per le innovazioni e che dipendono in maniera pesante dai mercati europei, ne sono particolarmente colpite”, ha affermato Martin Kapp, Presidente di CECIMO. Ripristinare la crescita dei consumi domestici sarà quindi di vitale importanza per assicurare che future innovazioni continuino ad essere sviluppate in Europa.
Per questo motivo, CECIMO vede di buon occhio la forte attenzione rivolta all’industria degli impianti di produzione da parte della Commissione Europea nell’ultima Comunicazione sulle politiche industriali. La Commissione ha indicato le “Tecnologie manifatturiere avanzate per una produzione pulita” tra le sei priorità che guideranno la crescita in Europa. La nuova Task Force per la Produzione Avanzata è espressione del suo impegno totale a lavorare su misure che facilitino il trasferimento di tecnologie manifatturiere avanzate nell’industria manifatturiera europea. CECIMO sostiene pienamente la mobilitazione degli strumenti di finanziamento Europeo e dei prestiti della Banca europea per gli investimenti per aiutare i clienti a rinnovare le proprie linee produttive con tecnologie di ultima generazione. Questo tipo di modernizzazione aiuterà a incrementare sensibilmente la produttività e l'efficienza delle risorse nei settori utilizzatori e contemporaneamente a stimolare l'innovazione nel settore della macchina utensile.
“Nel settore manifatturiero, il modo più diretto per fare fronte alla concorrenza globale è facilitare la promozione e la diffusione di nuove tecnologie produttive tra gli utilizzatori industriali. Gli importanti miglioramenti di produttività, di risorse e di efficienza energetica offerti dal settore della macchina utensile giocano un ruolo importante per la transizione verso un’industria europea a basso livello di carbonio, competitiva a livello mondiale”, ha dichiarato Filip Geerts, Direttore Generale di CECIMO.