Si è svolta lo scorso 12 dicembre 2012 l’assemblea generale di GISI (www.gisi.it), l’Associazione che raggruppa le imprese italiane che operano in ambito di strumentazione e automazione industriale. Tema centrale dell’evento “Riprendere la via della crescita. Rilanciare l’industria e l’economia attraverso sviluppo, innovazione e investimenti. È possibile?”. Su questa spinosa questione hanno portato le rispettive esperienze e i propri punti di vista il Presidente di GISI Sebastian Fabio Agnello, il giornalista ed economista Oscar Giannino, Pino Cova, Presidente di e-work S.p.A., Agenzia per il Lavoro e il Professor Alberto Broggi, docente e ricercatore presso l’Università degli Studi di Parma. “La competitività del sistema produttivo nazionale è influenzata da innumerevoli fattori, tra cui la capacità di creare valore attraverso innovazione e ricerca, valorizzando il capitale umano e applicando tecnologie produttive che consentano di fare la differenza in ambito di qualità, sicurezza e valore della produzione”, ha affermato Sebastian Fabio Agnello, Presidente di GISI. “A questo proposito, l’automazione industriale rappresenta oggi uno dei maggiori fattori di propulsione dell’innovazione dei processi produttivi, tanto nell’industria manifatturiera, quanto in quella di processo. Ben si comprende, dunque, la grande importanza che il comparto rappresentato da GISI riveste quale fattore strategico di competitività a livello non solo industriale, ma addirittura di Sistema Paese”.
Queste considerazioni non possono fare a meno di incrociarsi con quelle riguardanti la capacità del nostro paese di attrarre i cosiddetti IDE, gli investimenti esteri diretti, che, secondo le recenti statistiche UNCTAD-United Nations Conference on Trade and Development, Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo, hanno visto in Italia un calo del 53% dal 2009 al 2010, situazione che ha portato il nostro Paese ad uscire dal ranking delle Top 20 Nations a maggiore attrattività. Segnali incoraggianti sembrano tuttavia emergere dagli ultimi forecast. Dopo il drammatico stop del 2008-2009, che ha visto gli IDE a livello mondiale scendere da 1.969 a 1.180 miliardi di dollari, i flussi di investimenti stanno tornando complessivamente a crescere: una sfida a cui l’Italia non può né sottrarsi né farsi cogliere impreparata.
“Come Associazione, la nostra missione è quella di impegnarci al massimo delle nostre possibilità affinché il valore professionale, il vantaggio tecnologico, nonché il capitale umano che noi rappresentiamo possa essere un fattore di competitività che sostenga, e anzi rafforzi, l’attrattività dell’Italia dal punto di vista degli investimenti”, ha dichiarato Sebastian Fabio Agnello. “A questo proposito è necessario uno scatto del paese e delle sue forze migliori per invertire la rotta, come ha dimostrato più volte di saper fare nei 150 anni dalla sua unificazione. Su questo punto mi sento pienamente concorde con quanto ha affermato l’economista Gianni Toniolo, curatore per conto di Banca d’Italia della ricerca ‘L’Italia e l’economia mondiale, 1861-2011’, che sottolinea come […] la storia degli ultimi 150 anni sembra avere impresso nel DNA della nostra ‘capacità sociale di crescita’ la forza di uscire, a volte solo alla ventitreesima ora, da difficoltà a prima vista insormontabili e di uscirne non solo congiunturalmente, ma reinventando un progetto di sviluppo economico e sociale. Lo storico non possiede palle di vetro, ma la consapevolezza di questo DNA gli infonde fiducia nell’esito dell’enorme partita in gioco”.
La giornata è stata anche un utile occasione per presentare i primi dati dell’indagine, condotta da SDA Bocconi in esclusiva per GISI, sul mercato italiano della strumentazione e dell’automazione industriale. Rimandiamo i lettori interessati alla sezione di tecnelab Approfondimenti/Inchieste.
Sebastian Fabio Agnello, Presidente GISI, l’Associazione che raggruppa le imprese italiane che operano in ambito di strumentazione e automazione industriale.