Cimon-2 a bordo della ISS. @Credit NASA, ESA, DLR.
Capacità di volo autonomo, controllo vocale sulla navigazione, risposta ai compiti affidati, gestione dello stress e dell’isolamento: sono questi, in sintesi, i compiti a cui Cimon-2 è stato sottoposto sulla Stazione Spaziale Internazionale dal comandante Luca Parmitano e che il team di progetto – composto da DLR, Airbus e IBM, e dai partner scientifici LMU e Biotesc per conto dell’ESA – ha appena terminato di analizzare.
I risultati indicano che il piccolo assistente digitale con tecnologia IBM Watson, messo a punto in Germania in meno di un anno e lanciato in orbita il 5 dicembre con un volo di rifornimento dello Space X-19, ha superato tutte le prove di interazione con l’equipaggio, dimostrando così la sua validità come strumento pioneristico per l’applicazione dell’intelligenza artificiale alle missioni spaziali. Non a caso, Cimon-2 è rimasto sulla ISS con l’obiettivo di operarvi per i prossimi tre anni.
L’attuale versione ha microfoni più sensibili e un senso dell’orientamento più sviluppato rispetto al predecessore rientrato sulla Terra nell’agosto 2019, dopo 14 mesi trascorsi nello Spazio. A risultare notevolmente migliorate sono le funzionalità di intelligenza artificiale e la stabilità delle complesse applicazioni software. L’autonomia della batteria è stata aumentata di circa il 30%. Capace di rilevare le emozioni e i toni del linguaggio degli interlocutori, grazie a Watson Tone Analyzer, Cimon-2 è risultato persino più empatico del progenitore.
Gli esperimenti condotti ne hanno verificato le caratteristiche. Prendiamo, ad esempio, le capacità di navigazione e il suo controllo vocale: Cimon-2 è in grado di raggiungere una specifica posizione tramite comandi verbali, indipendentemente dal luogo in cui si trova.
Per la messa a punto delle componenti hardware e software, Luca Parmitano ha chiesto al dispositivo di spostarsi al Biological Experiment Laboratory (Biolab) all’interno del modulo Columbus, ordine eseguito con successo. Un altro compito lo ha visto all’opera come fotografo e operatore video, con la richiesta di mostrare i risultati al suo interlocutore. Tutte competenze con cui Cimon-2 supporterà in futuro le attività condotte sulla ISS.
Non solo. Il fatto che Cimon-2 possa essere di aiuto agli astronauti impegnati dall’abituale carico di lavoro – esperimenti scientifici, attività di manutenzione e di riparazione – significa che è in grado di abbassarne l’esposizione allo stress causato dai processi dinamici di gruppo e dall’isolamento tipici delle missioni a lungo termine. E se ciò vale nello Spazio, potrebbe trovare presto applicazione in altri contesti sociali qui sulla Terra.
Lo sviluppo e la costruzione di Cimon, acronimo di Crew Interactive Mobile Companion, e primo robot autonomo europeo per i viaggi nello spazio, fu commissionato dall’Agenzia Spaziale tedesca (DLR) con fondi del Ministero federale dell’Economia e dell’Energia, e portato a termine da Airbus a Friedrichshafen e Brema.
Le tecnologie Watson, tra le quali Watson Visual Recognition, Watson Speech to Text, Watson Text to Speech, Watson Assistant, Watson Tone Analyzer su IBM Cloud, servono come strumenti di intelligenza artificiale a comando vocale. Gli aspetti umani del sistema sono stati co-sviluppati e supervisionati dagli scienziati del Centro clinico dell’Università Ludwig-Maximilians (LMU) di Monaco.
Il Centro di assistenza utenti ESA Biotesc dell’Università di scienze applicate di Lucerna si è preoccupato di far funzionare perfettamente Cimon anche nel modulo Columbus dell’ISS e di accompagnare la cooperazione degli astronauti con il robot direttamente dalla Terra.
Alla realizzazione di Cimon-1 ha lavorato un team di circa 50 persone per quasi 2 anni, a partire dall’agosto 2016. Il prototipo dell’esperimento tecnologico è rimasto a bordo della ISS dal 2 luglio 2018 al 27 agosto 2019 ed è stato presentato in anteprima mondiale il 15 novembre 2018 con l’astronauta tedesco dell’ESA Alexander Gerst. A seguito della missione, Cimon-1 è stato dichiarato patrimonio culturale tedesco, con l’obiettivo di farne strumento di ispirazione per le generazioni future verso lo studio delle materie STEM.
Cimon-2 è stato invece realizzato in meno di un anno da uno staff di circa 20 specialisti. Per ulteriori elementi sul lancio di Cimon-2 del 5 dicembre 2019 (Fonte DLR) https://www.dlr.de/content/en/articles/news/2019/04/20191205_cimon2-on-its-way-to-the-iss.html. Un video è disponibile su https://youtu.be/f-F00IJM_-U.
Luca Parmitano con Cimon-2 a bordo della ISS. @Credit NASA, ESA, DLR.