“PMI. La ripresa post-Covid in 8 focus”: Repower, gruppo svizzero attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, ha affidato al Il Sole 24 ORE e a Info Data, il progetto di data journalism de Il Sole 24 ORE che analizza i fatti attraverso i numeri, una ricerca in cui vengono indagati 8 settori chiave del nostro tessuto imprenditoriale attraverso altrettanti focus dettagliati.
Durante il lockdown, Repower ha voluto rafforzare il rapporto con le oltre 35.000 aziende con cui è in contatto non solo per la fornitura della commodity, ma anche per le soluzioni sviluppate nella mobilità sostenibile e nell’efficienza energetica, mettendo a disposizione la propria esperienza e vision per offrire un contributo concreto alla strategia per la ripresa.
Ogni focus è composto da un sommario iniziale, da un’analisi dei vari cluster di cui si compone il settore, con numeri e dati aggiornati, e da 10 consigli per battere il Covid-19 nei diversi ambiti di business.
Certamente, uno dei settori più forti della nostra economia è quello manifatturiero, soprattutto per i cluster plastica, gomma e chimica, che registrano un impatto diretto sul prodotto interno lordo dell’1,3%. L’export, soprattutto verso l’Europa, prima della pandemia, è stato in continua crescita, con il 37% del totale del valore della produzione – 32 miliardi di dollari nel 2019 – che prende la strada dei mercati esteri, di cui il 16% in Germania, il 12% in Francia e il 7% in Spagna.
L’emergenza Covid ha messo in grave difficoltà il settore manifatturiero italiano, che ha registrato un crollo importante della domanda internazionale: ad aprile, l’export del settore chimico ha visto un calo del 15% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre quella di gomma e plastica del 27%. La produzione industriale della plastica non è mai stata così bassa dal 1990, con una produzione più che dimezzata rispetto a gennaio 2020.
Secondo un’analisi di Modefinance per conto de Il Sole 24 ORE su un campione di medie imprese italiane, nella quale si ipotizzava uno scenario prudenziale di perdita di ricavi a fine anno pari al 9,1%, è stato mostrato come nella chimica la probabilità di default media salirebbe a fine anno da circa il 2,6% al 6,7%, mentre nel settore della gomma e della plastica passerebbe dal 2,8% al 7,2%.
Per ripartire, sono diversi i driver che le imprese devono seguire, tra cui prioritaria sarà data alla sicurezza dei lavoratori, anche grazie a politiche diverse e maggiori investimenti in digitalizzazione dei macchinari. Anche la sostenibilità avrà un ruolo chiave nei prossimi decenni e fondamentale sarà una maggiore attenzione sull’impatto e sull’efficienza generale delle produzioni.
Saranno importanti gli investimenti in tecnologie digitali, seguendo il trend di Industry 4.0 e integrando la dimensione della fabbrica con quella commerciale, e ancor più gli investimenti in ricerca e sviluppo e formazione di nuove figure professionali, come Safety Manager o Sustainability Manager.
Qui è possibile scaricare il focus “Manifattura”. Il report complessivo è invece disponibile qui.