Da sinistra: Guido Callegari, Beatrice Vallaperta e Michele Grazioli, fondatore di Vedrai.
Gruppo Vedrai inaugura i nuovi spazi allestiti attraverso un progetto di employee engagement che ha coinvolto i dipendenti e la community internazionale di creativi AI/CC (Artificial Intelligence Creative Community) nella realizzazione di 70 opere di AI Art che diventeranno parte dell’arredamento dell’ufficio e dell’identità del brand.
AI generativa
Stimolare la riflessione sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel mondo della creatività, creare contaminazione tra team e competenze differenti e rafforzare l’identità del brand. Con questi obiettivi Vedrai, il gruppo specializzato in soluzioni di intelligenza artificiale, ha realizzato un progetto di Employee Engagement utilizzando le più recenti tecnologie e applicazioni di AI generativa per la realizzazione di opere visive che saranno utilizzate nell’arredamento degli uffici della sede milanese del gruppo: tema dell’allestimento è l’identità dell’azienda e la sua evoluzione negli anni.
Vedrai è cresciuta
Nata nel 2020 in piena pandemia, Vedrai è cresciuta rapidamente diventando un Gruppo internazionale che comprende 160 persone tra Italia e Spagna; al suo interno, inoltre, comprende 5 società che hanno portato in azienda nuove competenze e nuove specializzazioni in specifici verticali dell’AI.
In occasione del terzo anno dalla sua nascita e con la prospettiva di un’ulteriore crescita che la porterà nei prossimi mesi ad assumere nuovi professionisti con competenze differenti (sviluppatori, data scientist e UX/UI designer), Vedrai ha deciso con questa iniziativa di rafforzare l’identità del brand e aumentare coinvolgimento e senso di appartenenza dei dipendenti.
70 opere
A questo scopo, Vedrai ha coinvolto il team dipendenti e la community internazionale di creativi AI/CC (Artificial Intelligence Creative Community) in un processo collaborativo per la realizzazione di opere visive che diventeranno parte degli spazi di lavoro comuni e degli uffici dei team.
Utilizzando il tool di text-to-image Midjourney e in particolare il server Vedrai all’interno della piattaforma Discord, i dipendenti di Vedrai e una parte degli artisti della Community - nello specifico Guido Callegari, Manuela Sissa, Eugenio De Riso, Katya Vettorello, Matteo Ferrari, Stefano Baldassari - hanno realizzato 70 opere di AI generativa che rappresentano l’identità dei singoli e del gruppo.
Le opere saranno esposte in anteprima durante un vernissage in occasione del terzo compleanno di Vedrai e diventeranno parte dell’arredamento degli spazi dell’azienda.
“Per una realtà come Vedrai, che si occupa di sviluppare soluzioni di intelligenza artificiale per le aziende, è fondamentale abbracciare l’innovazione a 360° e stimolare la riflessione sull’impatto delle più recenti tecnologie su tutti gli aspetti della nostra quotidianità: dalla creatività fino alle dinamiche lavorative, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza di una collaborazione tra persone e sistemi di AI”, spiega Beatrice Vallaperta, Brand Manager del Gruppo Vedrai.
“In particolare, la diffusione di tool di AI generativa come Midjoruney ci ha portati a riflettere sulla loro applicazione come strumento di coinvolgimento dei dipendenti nel rafforzamento della cultura aziendale, del brand e nella contaminazione tra team differenti: non solo tra figure tecniche e professionalità di business, ma anche tra le diverse aziende del Gruppo. Il risultato è stato un progetto che ha coinvolto creativi e dipendenti nella valorizzazione del brand e dei nostri spazi”, conclude Vallaperta.
Piattaforma Midjourney
Il coinvolgimento è stato reso possibile anche grazie alle specificità di Midjourney, una piattaforma che funge non solo da strumento di produzione di contenuti, ma anche da community; questo ha consentito anche a chi non si era mai cimentato in immagini artistiche con l’AI generativa di acquisire competenze a partire dalle osservazioni delle modalità di utilizzo degli altri utenti.
Un’ulteriore conferma delle opportunità di democratizzazione offerte da questi strumenti, che consentono a figure con background differenti di sperimentare tool di creatività.
“L’utilizzo di tool di AI generativa permette ai creativi di ampliare le possibilità espressive: da un lato l’ottimizzazione di attività ripetitive consente di dare maggior risalto alla creatività, dall’altro strumenti come Midjourney amplificano il potere dell’immaginazione e forniscono nuovi stimoli. Sta quindi emergendo un nuovo approccio in grado di produrre notevoli effetti di innovazione nell’ambito dell’arte e delle industrie a essa legate, sia in termini di come consumiamo il lavoro creativo, sia di come esso viene realizzato”, spiega Guido Callegari, AI Creator e Community Founder di AI/CC.
Vedrai ha coinvolto il team dipendenti e la community internazionale di creativi AI/CC (Artificial Intelligence Creative Community) in un processo collaborativo per la realizzazione di opere visive che diventeranno parte degli spazi di lavoro comuni e degli uffici dei team.