Proprio quando si è scesi a patti con una nuova era incentrata su dati virtuali e lavoro remoto, Wibu-Systems, specialisti in crittografia e gestione licenze con sede a Karlsruhe, in Germania, hanno contribuito a concludere con successo il progetto CloudProtect, un’iniziativa collaborativa made in Germany, volta a fornire metodi di protezione più robusti per il software operativo delle macchine, i loro dati di configurazione e i progetti digitali.
Gestito in collaborazione con il Politecnico di Darmstadt e l’Università di Scienze Applicate di Offenburg – entrambi su suolo tedesco – CloudProtect è stato avviato nell’estate del 2018, per sviluppare una nuova metodologia di salvaguardia di software e beni digitali, nel mondo sempre più connesso e automatizzato del commercio e dell’industria.
Con un ampio sostegno finanziario da parte del Ministero tedesco dell’istruzione e della ricerca e grazie a un’analisi attenta, il Consorzio ha sviluppato un sistema che dimostra, in pratica, come la comune infrastruttura cloud potrebbe essere rafforzata, attraverso una tecnologia di sicurezza ingegnosa, e fornire così un livello di protezione, scalabilità e disponibilità, da cui possa realmente dipendere l’economia moderna.
Nel futuro digitale, immaginato all’inizio del progetto, e, per la maggior parte delle persone nel mondo, reso reale nel 2020, molto prima di quanto previsto su carta, software e dati sono diventati più mobili ed effimeri che mai.
Coloro che lavoravano in ufficio preferiscono ormai la comodità di una postazione casalinga. La rottura delle catene di approvvigionamento non ha soltanto svuotato gli scaffali in molti paesi, ma anche indotto un ripensamento delle pratiche convenzionali di produzione e logistica, dando un’ulteriore spinta all’automazione industriale e alle soluzioni dell’industria intelligente.
Le imprese, che avevano già colto il potenziale del cloud e dei modelli di business guidati da Internet, si sono trovate in netto vantaggio sui loro rivali, ancora legati a pratiche non dettate dalla tecnologia.
In un’economia digitalizzata, alimentata tanto dai sistemi operativi delle macchine e dai dati di configurazione delle stesse, quanto da progetti e informazioni aziendali riservate, la protezione dei dati è diventata una sfida ancora più ardua.
La crittografia è comunemente accettata come mezzo per mantenere sicuri questi dati, ma la sua implementazione non è esente da ostacoli, poiché le indispensabili operazioni crittografiche devono avvenire in ambienti protetti, le chiavi necessarie devono essere conservate e gestite in modo sicuro, e l’intera infrastruttura deve essere impostata, per garantire che ogni attore e dispositivo coinvolto nel processo sia veramente affidabile.
Nel progetto CloudProtect, gli sviluppatori di Wibu-Systems e i team accademici del Politecnico di Darmstadt, guidati dal Prof. Ahmad-Reza Sadeghi, e dell’Università di Scienze Applicate di Offenburg, sotto la direzione del Prof. Andreas Schaad, hanno deciso di affrontare queste sfide con un abile artificio tecnologico, ovvero hanno fatto ricorso alle enclavi, aree di memoria appositamente protette nel cloud, per gestire l’intero critico processo crittografico, al sicuro dalle normali operazioni del software.
Va inoltre sottolineato che la tecnologia enclave scelta – SGX di Intel – è stata ulteriormente migliorata mediante una tecnica unica di randomizzazione della cache, che rafforza il punto debole del sistema, cioè la sua suscettibilità ad alcuni attacchi side-channel.
Wibu-Systems, partner industriale del progetto e pioniere di lunga data nel campo della sicurezza informatica e della crittografia, ha integrato il lavoro dei team universitari in un dimostratore di protezione software su cloud. Completata entro luglio 2021, come da tabella di marcia iniziale, la soluzione ha mantenuto con successo la sua promessa.
Fornisce infatti capacità di protezione del software a prova di manomissione per il mondo imprevedibile ed effimero dell’economia digitale di oggi, in un pacchetto altamente disponibile, scalabile e sicuro. Con tecnologie come quelle alla base del progetto CloudProtect o la gamma di prodotti e servizi di crittografia e protezione di Wibu-Systems, la nuova normalità del lavoro remoto, delle fabbriche intelligenti e del commercio su cloud dispone degli strumenti e dei concetti necessari per un futuro sicuro e affidabile.
“La nostra vita lavorativa è diventata piuttosto arbitraria nella pratica: operiamo da luoghi di lavoro disparati: da casa, in ufficio, in viaggio d’affari, da qualsiasi angolo del mondo. Le applicazioni cui ci affidiamo sono outsourced su cloud o devono essere accessibili da luoghi e dispositivi altrettanto inconsueti. Con CloudProtect, abbiamo proposto al mondo un modello di come questo approccio possa essere messo in pratica al meglio e in modo più sicuro”, afferma Carmen Kempka, Director Corporate Technology di Wibu-Systems.