Siemens Italia chiude il 2013 con una contrazione del fatturato, ma con un incremento degli ordini, grazie soprattutto all’azione trainante di alcuni settori, tra cui reti intelligenti, energia e tecnologie metallurgiche.
Siemens Italia chiude il 2013 con una contrazione del fatturato, ma con un incremento degli ordini, grazie soprattutto all’azione trainante di alcuni settori, tra cui reti intelligenti, energia e tecnologie metallurgiche. La filiale italiana della conglomerata tedesca si conferma al 7° posto nella geografia globale per giro d’affari. Archiviati i risultati dell’esercizio fiscale 2013, l’azienda guarda al futuro, confermando il suo orientamento verso la trasformazione digitale. “Nel mondo, come in Italia, l’obiettivo per i prossimi anni è focalizzare ulteriormente il portafoglio e migliorare la performance di tutti i nostri settori di business. Tre sono i driver di questa rifocalizzazione orientata alla ‘digital transformation’: elettrificazione, digitalizzazione e automazione”, ha sottolineato Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia commentando i dati dell’ultimo esercizio fiscale.
di Anna Guida
Fatturato a 1.907 milioni di euro, in calo rispetto al 2012, ma ordinativi in crescita dell’1% a 2.018 milioni. In questi due dati c'è la sintesi della performance 2013 di Siemens Italia che, nonostante la crisi, non arretra nei mercati in cui è presente. I settori migliori, quest’anno, sono stati quelli dell’energia e delle reti intelligenti, seguiti dal metallurgico e dell’automazione industriale (quest’ultimo +2%). Questi i dati presentati nel corso di una conferenza stampa da Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia, che li ha commentati così: “Non abbiamo perso mercato, ma abbiamo dovuto registrare un incremento dei tempi di consegna di progetti che si sono rallentati. L’aumento dell’ordinato è invece un segnale molto incoraggiante considerate le condizioni macroeconomiche di contorno”. Archiviato l’esercizio fiscale 2013, Golla guarda poi al futuro: “Nel mondo, come in Italia, l’obiettivo per i prossimi anni è focalizzare ulteriormente il portafoglio e migliorare la performance di tutti i nostri settori di business. Tre sono i driver di questa rifocalizzazione orientata alla ‘digital transformation’: elettrificazione, digitalizzazione e automazione”.
Federico Golla, amministratore delegato di Siemens Italia.
I SETTORI TRAINANTI
In Italia Siemens archivia l’esercizio fiscale 2013, chiuso il 30 settembre, con un fatturato di 1.907 milioni di euro – in flessione del -10% rispetto allo scorso anno – e ordini per 2.018 milioni di euro (+1%). Dando uno sguardo all’andamento dei settori, da notare che le attività legate all’automazione industriale registrano un +2% di nuovi ordini. In particolare, il settore Industry ha beneficiato dell’ottimo andamento delle tecnologie metallurgiche, dove i contratti, grazie a importanti commesse estere, volano alto con un incremento del 67%.
Anche sul fronte dell’energia, per quanto la perdurante diminuzione della domanda abbia ridotto il giro d’affari, i contratti di service sul parco turbine di alcune delle principali utilities italiane hanno da sole contribuito positivamente all’ordinato totale dell’azienda. In evidenza Siemens Transformers – la factory trentina produttrice di trasformatori di potenza venduti per l’80% all’estero – che si è distinta per una chiusura di esercizio in positivo sia in termini di fatturato (20%) che di ordinato (5%).
Nel settore Healthcare, la riduzione progressiva degli investimenti in sanità da parte delle Regioni ha portato alla contrazione della vendita di apparecchiature medicali, ma non sono mancati ordini da parte di alcuni strutture sanitarie che hanno puntato forte sull’innovazione tecnologica.
Il focus sulle smart cities è rimasto molto alto, grazie anche allo sviluppo di progetti per la mobilità elettrica e le reti intelligenti. In questo ambito, a conferma della sua riconosciuta capacità di essere trend setter, Siemens ha realizzato uno studio sulla resilienza delle infrastrutture urbane. A partire da un dato – 160 miliardi di dollari i costi dei danni causati da fenomeni meteorologici estremi – lo studio dimostra come la tecnologia sia una componente chiave per la protezione delle infrastrutture. La conclusione? Le città dovrebbero integrare la resilienza in tutti gli aspetti della loro pianificazione, in modo da ridurre i danni potenziali, migliorando contestualmente la produttività e creando un luogo più sicuro in cui vivere. “L’Italia su questo fronte non ha ancora elaborato una strategia d’azione comune, tuttavia esistono delle buone pratiche già attive sul territorio nazionale. Torino, per esempio, si è organizzata con i contratti di quartiere, strumenti di intervento finalizzati al recupero di quartieri segnati da un diffuso degrado fisico e ambientale”, ha evidenziato Golla.
UNO SGUARDO AL FUTURO: UNA NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
La conglomerata tedesca ha annunciato lo scorso ottobre un nuovo setup territoriale che punta a rafforzare ulteriormente lo sviluppo del business a livello locale, favorendo una maggiore prossimità con i clienti. A tale scopo 30 Paesi – chiamati Lead Countries – i più rilevanti per Siemens in base a volume di business e prospettive di crescita, riporteranno direttamente a quattro membri del Board della casa madre. Nell’ambito di questi Paesi, che contano per oltre l’85% del fatturato della società, l’Italia si conferma al settimo posto e avrà la supervisione su Grecia (che genera un fatturato di circa 100 milioni di euro), Cipro e Malta.
CONSOLIDATA LA STRATEGIA LEGATA ALLA TRASFORMAZIONE DIGITALE
L’auspicio di tutti, naturalmente, è che nel 2014 anche il contesto macroeconomico sia più favorevole. Ma “Siemens non fa i budget sulle speranze”, ha spiegato Golla. “Mi aspetto un 2014 in linea con il 2013”, ha detto Golla. “Mancano ancora gli strumenti per ripartire, ma sono molto ottimista per gli anni successivi, quando riusciremo a concretizzare la nostra nuova strategia 'digital transformation'”.
Di cosa si tratta? Da molti anni Siemens ha riconosciuto a livello globale alcuni “megatrend”: cambiamento demografico, urbanizzazione, cambiamento del clima e globalizzazione. Su questi temi si fonderà la futura azione della multinazionale tedesca. La strategia prevede l’uso di soluzioni informatiche verticali (software applicativo) dedicate al mondo che cambia (smart factory, smart grid, smart building, smart health). Siemens già da qualche tempo, sta percorrendo questa strada attraverso investimenti e acquisizioni mirate. “La trasformazione digitale permea ogni aspetto del vivere quotidiano e delle attività di business, manifestandosi sotto forma di connettività illimitata, di penetrazione di dispositivi intelligenti fino ad arrivare alla convergenza di sistemi IT. Il trend, inarrestabile, porterà nei prossimi anni a uno scenario caratterizzato da automazione sempre più spinta e intelligente, robotica, biotecnologie, processi di business integrati, web semantico, social network, e così via. L’intelligenza applicata all’hardware giocherà un ruolo cruciale: le soluzioni per la rete elettrica smart sono un chiaro esempio di cosa significa per noi evoluzione digitale del portafoglio prodotti”, ha concluso Golla.
Il focus sulle smart cities è rimasto molto alto, grazie anche allo sviluppo di progetti per la mobilità elettrica e le reti intelligenti.