Clima di fiducia quello conclusivo di Seatec-Compote, rassegna di tecnologie, componentistica e design per la nautica e i materiali compositi che si è svolta a CarraraFiere dal 5 al 7 febbraio scorso.
Si è concluso con l’apprezzamento dei 448 espositori – 153 erano stranieri da 26 paesi – l’evento Seatec-Compotec che, dal 5 al 7 febbraio, ha visto una nuova importante interazione fra la rassegna di tecnologie e componentistiche per la nautica con il mondo dei compositi e le attività del refitting che, con YARE, hanno portato nel distretto toscano 110 capitani di grandi yacht. Possiamo dire fin d’ora che l’edizione 2014 della dodicesima rassegna di tecnologie, componentistica e design per la nautica e i materiali compositi svoltasi a CarraraFiere ha dato un chiaro segnale di inversione per un settore che, negli ultimi anni, ha registrato un calo importante per fatturati, occupazione e numero di aziende.
di Elena Mantovani
Si è conclusa sotto l’insegna della positività l’edizione 2014 di Seatec-Compotec (www.sea-tec.it – www.compotec.it). “Siamo soddisfatti”, dice Paris Mazzanti, direttore di CarraraFiere (www.carrarafiere.com), “perché fra gli espositori e, più in generale all’interno del comparto, si è registrato un clima di nuova fiducia, confermato anche nel corso dei tanti incontri che abbiamo avuto sia negli stand che nell’ambito di convegni e dibattiti di carattere tecnico. Ovviamente gli attori del comparto sanno che il percorso per tornare ai livelli di qualche anno fa è lungo e difficile, ma già aver visto un cambiamento di tendenza è motivo di soddisfazione per tutti. È chiaro che i segnali che vengono da Seatec, come da Compotec, dovranno tradursi in una ripresa effettiva per il settore che, anche grazie all’attività congiunta di ICE, Toscana Promozione, Regione Toscana, Lucca Promos e Navigo, ha avuto un primo ‘sussulto’, grazie alla possibilità offerta agli espositori di incontrare importanti delegazioni estere alle quali si sono aggiunti operatori arrivati autonomamente e i capitani di grandi yacht che hanno preso parte alle attività di YARE”.
Il clima positivo è affiorato con chiarezza anche durante i numerosi convegni, workshop e iniziative tecniche che si sono svolte, come è tradizione, nel corso di una rassegna che coinvolge tutti i settori collegati alla nautica, ai materiali compositi e al refitting. La valutazione è rafforzata in positivo dai molto risultati delle attività svolte negli spazi riservati agli incontri B2B organizzati da ICE, presente in forze, oltre che dal successo, anche organizzativo, di YARE.
Numerose anche le visite di esponenti del mondo dello sport come Andrea Mura, vincitore della Route du Rhum, che, in preparazione della nuova edizione della regata, ha visitato Seatec per trovare componenti tecniche esposte solo in fiera, mentre la Federazione Italiana Vela, con il suo coordinatore Guglielmo Vatteroni, ha tenuto una conferenza stampa per presentare campioni e progetti olimpici.
SUPERYACHT IN PRIMO PIANO
La partenza dei 110 comandanti ospiti a Viareggio ha definitivamente chiuso anche YARE, il più importante evento business internazionale in Italia dedicato al mondo dell’after-sales e del refit del settore super e megayacht che si è svolto a Viareggio e a Marina di Carrara, in concomitanza con Seatec-Compotec. Organizzato e promosso da Penta, Polo per l’eccellenza nautica toscana rivolto all’innovazione e alle tecnologie del mare, e da Navigo, centro servizi per l’innovazione e lo sviluppo della nautica toscana, grazie al supporto decisivo del Comitato promotore composto da Comune di Viareggio, Regione Toscana, Toscana promozione, Provincia di Lucca, Camera di Commercio di Lucca, Lucca Promos, Assindustria Lucca, CNA e Confartigianato, YARE si è confermato un appuntamento di successo confermato dalla presenza e qualità delle 150 aziende presenti a Viareggio ed espositrici al Seatec.
Società di fleet management, broker, cantieri e imprese del refit, porti e marine, cluster di imprese, registri navali non hanno voluto mancare a questo evento costruito con una formula innovativa che ha proposto alle imprese una ricca e variegata offerta di proposte per gli addetti ai lavori, concentrate in un’intensa settimana di lavori. Incontri informali, networking e la possibilità – per le imprese del refit e fornitrici di prodotti e servizi – di entrare in contatto diretto con gli utenti finali che appartengono all’area tecnica e decisionale del refitting, come i comandanti di grandi unità, hanno destato interesse nelle imprese dei poli nautici toscani, ma provenienti anche da molte regioni italiane (Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Umbria, Campania, Sardegna e Sicilia) e dall’estero (Principato di Monaco, Francia, Malta, Croazia, Montenegro, Corsica, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Germania, Belgio, Stati Uniti e Finlandia).
La qualità della manifestazione è stata anche apprezzata grazie alla partecipazione e al confronto tra esperti nell’Italian Superyacht Forum, organizzato da The Super Yacht Group, dalla professionalità dei 110 comandanti protagonisti attivi, dai focus group del Captains Superyacht Forum e nei tour a cantieri e aziende nei distretti nautici visitati. Circa 700 gli incontri b2c che si sono tenuti nel corso delle giornate interamente dedicate al business a Viareggio e a Marina di Carrara, in cui i capitani hanno potuto incontrare varie aziende del settore, secondo un programma di appuntamenti precedentemente fissato. Grande partecipazione e interesse è stata riservata al Captains Superyacht Forum, una serie di sessioni di tavoli tematici dove i principali protagonisti della vita di un super yacht hanno potuto manifestare le loro difficoltà, idee e necessità direttamente a chi produce le imbarcazioni o a chi fornisce servizi.
Pieno successo per YARE, l’evento dedicato ai superyacht che si è svolto a Viareggio e a Marina di Carrara, rassegna internazionale dedicata all’aftersales e al refit: 150 le aziende presenti, 700 gli incontri b2c con 110 comandanti presenti
CENTINAIA DI INCONTRI B2B
Si sono conclusi con un bilancio estremamente positivo anche i tre giorni di incontri Business-to-Business che hanno visto protagonisti a Seatec-Compotec cinquanta operatori esteri selezionati e invitati da ICE in collaborazione con CarraraFiere per avviare rapporti commerciali con le aziende italiani presenti alla rassegna. L’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha messo in campo per Seatec-Compotec il gruppo di lavoro di Anna Maria Di Gennaro, in fiera con Marta Rosci e Beatrice Capobianco per i comparti Nautica e Automotive e per quelli Meccanica, Chimica, Energia e Ambiente con Arianna De Ruvo e Agostino Ambrogetti, per il settore dei materiali compositi. Per ospitare gli incontri finalizzati a scambi commerciali è stata allestita un’area nella quale i responsabili dell’ICE hanno coordinato i lavori accogliendo e supportando gli operatori italiani ed esteri. La delegazione di operatori esteri invitati da ICE, oltre cinquanta buyer, era composta da responsabili di uffici acquisti, responsabili tecnici, designer di cantieri di megayacht, distributori, studi di progettazione provenienti da Brasile, Croazia, Emirati Arabi, Francia, Germania, Israele, Olanda, Polonia, Russia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Tunisia, Turchia e Ungheria.
“Sono state giornate molto intense e, a quanto ci risulta anche particolarmente proficue per le aziende italiane”, sottolinea Anna Maria Di Gennaro, dell’area Nautica e Automotive di ICE, e abbiamo potuto verificare, nel corso delle tre giornate di incontri, l’apprezzamento degli operatori italiani e stranieri. Già prima dell’avvio dell’attività in fiera avevamo pianificato 650 incontri con il nostro software, studiato appositamente per incrociare le caratteristiche e le richieste di domanda e offerta ed era un risultato già ottimo. Nel corso di Seatec abbiamo avuto richieste di partecipazione da parte di altri operatori e il bilancio complessivo è molto oltre i 750 contatti. È un ottimo risultato, con un coefficiente di b2b molto alto rispetto ad altre iniziative alle quali partecipiamo, determinato dalla valenza professionale di Seatec-Compotec che conta una presenza di espositori e visitatori qualitativamente molto elevata”.
Risultati molto interessanti che consentiranno a ICE di utilizzare i dati raccolti per sviluppare nuovi progetti specifici per il comparto, ma anche per arricchire un database che può consentire nuovi contatti professionali fra le aziende italiane e i buyers stranieri, nell’ambito di una mission basata sullo stimolo dell’innovazione e la valorizzazione delle eccellenze della tecnologie italiana non solo per il presente ma anche per le prossime edizioni.
QUALITEC TECHNOLOGY AWARD
Il premio riservato agli oggetti -componentistica e arredo che presentano elementi significativi di ricerca e innovazione ha scelto come vincitore un’interfaccia universale destinata alla motonautica vince il primo premio mentre le menzioni speciali vanno a una resina e una biosilice ottenuta dalle ceneri della pula di riso
Carrara, 7 febbraio 2014
Anche per l’edizione 2014, Seatec ha riservato un premio a oggetti e componenti di arredo presentati dalle aziende espositrici come esempio di innovazione utili per elevare la qualità della vita a bordo e nelle attività collegate. La giuria, presieduta da Paolo Scifoni, che ha avuto come giurati Roberto Franzoni e Tommaso Molinari, ha scelto fra numerose proposte oggetti e prodotti molto utili che dimostrano come nel settore della nautica le aziende siano impegnate, con successo, nella ricerca. Nel corso della cerimonia di premiazione il presidente di CarraraFiere, Fabio Felici, ha ricordato che: “si tratta di premi molto ambiti dagli espositori che, presentando alla giuria prodotti altamente innovativi, ribadiscono la capacità del settore di fare ricerca puntando sulla qualità che è elemento centrale del made in Italy”.
Paolo Scifoni ha poi letto le motivazioni della giuria nell’assegnazione dei premi che hanno visto vincitore ECI-100 di Raymarine in quanto “unità d’interfaccia universale di piccolissime dimensioni destinata alla raccolta di dati dei motori e del controllo autopilota via CANbus. Si tratta di un’unità semplice, destinata all’utenza motonautica di piccole e media dimensione, che permette di integrare l’ultima generazione di display multifunzione, eliminando, al contempo, la necessità di gateway multipli per ogni motore e per l’autopilota. Il punto di forza del sistema è la sua semplicità, il suo basso costo, le piccolissime dimensioni che ne consentono un’applicazione in ogni recesso dell’imbarcazione e la versatilità di interfaccia con quasi tutti i produttori di motori presenti sul mercato. La tecnologia del sistema non è nuova, ma finora era riservata ad apparati propulsori di dimensioni, costo e complessità molto più elevate. Aver dimensionato questo componente per una scala molto più semplice e più accessibile a più ampie fasce di utenza costituisce un importante passo avanti sul mercato e merita il riconoscimento della Giuria”.
Una menzione speciale è stata assegnata LINSET, Laboratorio di Ingegneria Sperimentale e testing, per NRJ 1401 T, che ha presentato in concorso “una resina ottenuta mediante un processo di conversione e additivazione, la cui caratteristica finale più rilevante è la polimerizzazione mediante innesco con esposizione ai raggi UVA”. Il processo è di per sé già noto e applicato in vari ambienti (resine per applicazioni ricostruttive dentali), ma proposto per la prima volta in una filiera industriale di pre-trattamento, in modo da eliminare completamente gli effetti collaterali di rilascio di inquinanti in atmosfera (catalizzazione tradizionale). Rispetto ai sistemi di recupero degli inquinanti mediante sacco del vuoto, questo metodo innovativo consente di effettuare lavorazioni di riparazione, ad esempio, in posizione subverticale o sopratesta, anche in situazioni in cui la tecnica dell’infusione sarebbe non praticabile, con un tempo di reazione estremamente breve, anche per spessori di laminato fino a 20 mm. Le caratteristiche meccaniche del manufatto risultano ancora migliorate, grazie al fatto che la penetrazione delle radiazioni UV consente di “attivare” correttamente il processo di polimerizzazione in modo costante e controllato in tutto lo spessore. Il processo è incredibilmente rapido: si parla di alcune centinaia di secondi. Lo sviluppo di questa tecnica è stato realizzato in un ambiente ideale (un laboratorio di ingegneria sperimentale e testing) che fornisce credibili garanzie sulla concreta attuabilità industriale del processo nel suo insieme. A giudizio della Giuria l’iniziativa merita l’attenzione della filiera industriale della nautica ed il riconoscimento per la spinta innovativa.
Menzione speciale anche per Cosmos Rice presentata da Contento Trade che ha proposto un prodotto che è: “una biosilice ottenuta per estrazione dalle ceneri della pula di riso, con impiego di due processi a tecnologia già collaudata”. Questa produzione di inerti ben si armonizza con la ricerca di processi e prodotti dall’impronta inquinante sempre più ridotta, e consente di ricavare una matrice dai molteplici utilizzi, partendo da uno scarto ampiamente disponibile (RHA-Rice Husk Ash) e fornendo il prodotto finale ad un costo più che competitivo. Trattasi di un intermedio da cui si può ricavare, per esempio, un materiale inerte che può fare da filler. La pula di riso contiene una rilevante quantità di silice e ben si presta per questa forma di recupero da impiego di fonti rinnovabili. I processi in questione sono già sperimentati a livello di laboratorio e sono stati validati da molteplici ricerche in tutto il mondo. Questa iniziativa, che si prefigge di dare un concreto sbocco industriale e commerciale al processo di sfruttamento di questo scarto risulta una tecnologia rinnovabile, biocompatibile e, per definizione, assolutamente “verde”.
RILANCIARE LA NAUTICA
Nella seconda giornata di Seatec si è svolto il convegno sull’industria nautica e sullo sviluppo del sistema porto, ideato e curato dal portale digitale di informazione Digitalyachting, che ha messo a confronto esperti del settore per dibattere sui principali temi riguardanti l’industria nautica. Un evento che, proprio per questo, “assume un valore di assoluto rilievo all’interno di Seatec che è vetrina non solo di strumenti, materiali e tecnologie, ma anche occasione di proposte e dibattito”, come ha sottolineato il presidente di Carrara Fiere, Fabio Felici. L’incontro, moderato da Isidoro Trovato del Corriera della Sera, è stato occasione di dialogo tra i principali attori del settore: cantieri, porto e accessoristi, grazie agli interventi di Vincenzo Poerio, presidente di Navigo Toscana e Yare, Luciano Serra, presidente Assonat, Giulio Bertani, direttore commerciale di Baglietto, e Luca Boldrini, direttore marketing e commerciale CRN. Dopo una premessa sulle eccellenze e sulla qualità delle maestranze che sostengono il Made in Italy, sulla forte leadership in termini di quota di mercato e di impareggiabile know-how e capacità di innovazione, Trovato ha affrontato le criticità del settore: oltre alla difficile ripresa economica che interessa l’intero comparto, il drammatico calo del fatturato di oltre il 60%, gli ostacoli burocratici e la questione fiscale. Tutti elementi che pesano su un’industria che, un po’ per sua natura e un po’ per volontà, risulta frammentata e non ancora in grado di “fare sistema”. Poerio ha parlato di un settore frammentato, in cui le aziende vantano prestigiose maestranze e una capacità assoluta nel costruire il prodotto, ma pagano l’incapacità di fare aggregazione. Secondo Poerio a ciò si aggiunge un quadro di aziende destrutturate, totalmente concentrate sul prodotto e sui processi produttivi, e molto poco sul sistema. “Occorre ritrovare il coraggio di ricostruire, ma per farlo è necessario il contributo di tutti”, ha detto il presidente di Navigo Toscana. “Per un rilancio vero ed efficace dell’economia, bisogna puntare a creare un sistema aggregato che sia in grado di rappresentare tutti, l’intera filiera, non solo una parte di essa. Del resto, i numeri parlano chiaro, da 6,5 miliardi di euro di fatturato che produceva l’intero settore si è scesi vertiginosamente a poco più di 2 miliardi”.
Su queste dichiarazioni, Trovato ha chiesto agli esperti se la critica situazione attuale non sia dovuta anche in parte ad una poco efficace richiesta di intervento delle istituzioni. Un settore così disgregato e difficile da compattare, fa sì che anche per chi lo rappresenta diventi complicato esporre le diverse esigenze e adottare una comune e netta posizione. D’accordo Poerio che, oltre a sottolineare la mancanza di comunicazione all’interno del settore, ricorda quanto sia fondamentale costruire un sistema che dialoghi e funzioni in maniera verticale, secondo una “logica locale-regionale-nazionale”. Serra, presidente di Assonat, ha sottolineato quanto la politica abbia determinando gravissimi danni economici al settore nel 2012 e come, dal conferimento dei poteri alle regioni, sia derivata una maggiore disgregazione e gestione disomogenea dei porti. Il quadro che emerge è quello di un sistema porto a livello nazionale da costruire e da riorganizzare secondo accordi di pianificazione uguali per tutti, che permettano un’agevole e fluida costruzione dei porti in tempi ragionevoli e la creazione di una rete unica e stabile, che favorisca il flusso internazionale. Occorre fare squadra, ma è fondamentale anche ammodernare gli approdi, riqualificare i servizi per rilanciare il territorio, favorire il turismo ed essere di maggiore appeal per tutte le imbarcazioni del Mediterraneo: chi approda in un porto deve poter essere sicuro di trovare una struttura che funziona e che sa accogliere. Il presidente di Assonat ha inoltre sottolineato come “senza aggregazione non si va da nessuna parte: agire insieme, pensare anche a soluzioni che vadano oltre la creazione di un sistema nazionale facendo riferimento a un modello integrato sull’intero Mediterraneo”. Qualche passo avanti è stato fatto in questa direzione come, ad esempio, il protocollo d’intesa sottoscritto con i francesi al Salone di Parigi, mentre Poerio ha lanciato l’idea di un progetto nuovo che permetta di uscire dai confini nazionali e magari consenta all’Italia, forte di un solido know-how, di fungere da centro servizi per tutto il Mediterraneo citando il caso di quattro imprese viareggine scelte per la costruzione di un polo nautico in Cina, ad Hainan, ultima frontiera della nautica di lusso in Oriente.
Che servano azioni comuni a livello imprenditoriale e associativo è una necessità condivisa anche dai i cantieri presenti, Baglietto e CRN. Boldrini ha sottolineato quanto faccia parte della cultura dell’italiano essere e agire da “solista”, cosa che adesso, a fronte di un mercato dove la concorrenza è forte e la situazione economica in crisi, non è un atteggiamento che favorisce la ripresa. Pare un aspetto ovvio, eppure oggi non lo è: porti funzionanti e ben costruiti favoriscono la produzione di barche. Anche Bertani è intervenuto favorevolmente sull’argomento sottolineando quanto la complicata burocrazia italiana, legata al possesso e alla gestione di un’imbarcazione, agisca da freno all’intera industria, favorendo invece la produzione straniera. In Italia, una barca che approda in quattro porti turistici subisce altrettanti controlli, all’estero uno solo. Secondo Bertani, sarebbe auspicabile la creazione di un sistema unico e condiviso a livello nazionale che consenta alle imbarcazioni di entrare nei nostri porti in maniera, certamente controllata, ma intelligente e agevole.
Il quadro che si è delineato dalle considerazioni finali è quello di un’industria che va ripensata in chiave più moderna, riorganizzata secondo un sistema nuovo e innovativo con idee nuove e contributi da parte di tutti gli operatori tenendo conto che le azioni e gli interventi devono coinvolgere e interessare tutte le 30.000 aziende del settore. Ma coinvolgere significa prima comunicare. Il primo passo da compiere sarà quindi creare un sistema di informazione capillare e sinergico su azioni, progetti e iniziative, in grado di raggiungere tutti per costruire insieme.
A Seatec si è svolto un importante confronto fra esperti sui temi strutturali e sugli interventi necessari per adottare piani adeguati alle necessità del settore che conta 30.000 aziende che oggi fatturano complessivamente oltre due miliardi.