Spaccato della “pressa elettronica” PST di Atlas Copco in cui è possibile notare gli accorgimenti tecnici principali adottati.
Ora Power MACS 4000 di Atlas Copco (www.atlascopco.it) è in grado di gestire tutte e tre le tecnologie di serraggio, misura/taratura e pressatura. Grazie al design compatto ad U, che permette di trovare impiego anche in spazi angusti, la “pressa elettronica” PST, presentata da Atlas Copco, permette di agevolare il processo di trasformazione dalle vecchie presse pneumatiche, idrauliche, oleodinamiche a quelle di nuova generazione elettromeccaniche. Essendo la soluzione più piccola e leggera del suo genere permette anche di trovare applicazioni su sistemi automatici robotizzati. La trasmissione a due stadi, con ingranaggi cilindrici a denti elicoidali, permette una maggior flessibilità, rapidità e una durata superiore rispetto alle tradizionali trasmissioni a cinghia. L’avanzamento della “pressa elettronica” PST avviene tramite la rotazione del motore elettrico e viene trasformata in movimento lineare per mezzo di una vite con rulli planetari. I principali vantaggi della vite a rulli planetari rispetto a quelle a ricircolo di sfere, sono: la possibilità di gestire carichi elevati, essendo la superficie totale dei punti di contatto nettamente superiore e quindi la tensione meccanica sulla vite inferiore; la possibilità di gestire velocità di rotazione molte elevate, grazie all’alta rigidità della struttura meccanica. È così possibile governare forti accelerazioni e decelerazioni. Fattori, questi, che consentono alla “pressa elettronica” PST di Atlas Copco di essere la più veloce della sua categoria. Tra i plus assicurati vanno inoltre citati la garanzia di una lunga vita operativa, con un alto numero di cicli, l’assicurazione di un’elevata affidabilità e precisione e la compattezza rispetto alla corrispondente vite a ricircolo di sfere, a parità di prestazioni. La “pressa elettronica” PST utilizza una cella di carico che, contrariamente ai trasduttori piezoelettrici, permette una maggior precisione, perché meno soggetta alle variazioni di temperatura, e possiede una migliore linearità unita a una maggiore durata operativa. Un unico cavo di connessione controllore avvitatore consente di gestire tutti i segnali necessari per garantire il corretto funzionamento della stazione di pressatura, senza alcun bisogno di connessioni esterne volanti.
L’immagine illustra la totalità dei componenti che costituiscono il sistema di controllo Power MACS 4000 di Atlas Copco, compresi la “pressa elettronica” PST e il software Tools Talk Press.
Come detto, grazie al firmware innovativo, il sistema Power MACS 4000 di Atlas Copco consente di gestire tre tecnologie con un unico sistema. Power MACS 4000 può infatti gestire la parte d’assemblaggio dei componenti mediante avvitatura e pressatura e ha la capacità d’effettuare misurazioni/regolazioni di componenti critici quali valvole e rotolamenti scatole d’ingranaggi. Il sistema di pressatura PST ha diverse analogie hardware e software con le due tecnologie precedenti: avvitatura e misurazione. Anche per quanto concerne la parte software, il pacchetto Tools Talk Press utilizza la stessa struttura delle tecnologie precedenti Tools Talk Tightening e Gauging, permettendo, in tal modo, di ridurre notevolmente i costi e i tempi di programmazione e formazione. È sufficiente immaginare una linea di produzione nella quale sono state installate stazioni di avvitatura e pressatura per capire le potenzialità del sistema: grazie all’80% delle parti hardware in comune, è possibile disporre di un ridotta scorta di ricambi a magazzino, contraendo notevolmente i costi di gestione, con lo stesso controllore e lo stesso cavo utensile, adoperano anche lo stesso motore elettrico.
Il software di programmazione Tools Talk Press, infine, permette di usufruire di un’elevata gamma di strategie di pressatura e di disporre di una completa reportistica di dati quali: forza, avanzamento, statistica in tempo reale SPC, lista degli eventi e degli errori, guasti, messaggi di allarme per possibile deriva del processo. Nel controllore è integrato anche un PLC che permette d’interfacciarsi con i componenti di stazione, consentendo di gestirne tutto il ciclo senza bisogno di dispositivi aggiuntivi. Tutto ciò permette di ridurre sensibilmente i costi di gestione e di risparmiare sull’acquisto di un controllore programmabile aggiuntivo e sul relativo software di programmazione. La soluzione di Atlas Copco consente di effettuare il tutto con un unico software.
La “pressa elettronica” PST10 di Atlas Copco. La rotazione del motore elettrico viene trasformata in movimento lineare per mezzo di una vite con rulli planetari.