In numerosi casi, i tradizionali concetti di recupero dell’energia non hanno convenienza economica, perché i dispositivi sono difficili da installare, troppo complicati da gestire e i costi di investimento superano di gran lunga qualsiasi risparmio di energia. Il nuovoSmart Recovery Unit di Lenze (www.lenzeitalia.it) rende il recupero di energia possibile, anche in applicazioni per cui finora non era ritenuto conveniente.
Un vantaggio speciale? Il circuito di recupero è direttamente collegato a un circuito intermedio, che, a sua volta, fornisce in modo indipendente la potenza rigenerativa sopra alla rete di alimentazione attraverso un raddrizzatore separato. La funzione rigenerativa è progettata in modo che la potenza torni nella rete soltanto quando c’è davvero troppa potenza nel circuito intermedio.
Disaccoppiando le linee di alimentazione e di recupero, il raddrizzatore a ponte non controllato dell’inverter rimane invariato e il circuito di recupero e le misure EMC necessarie devono essere adattate solo per la potenza rigenerativa effettivamente necessaria.
L’eliminazione di filtri esterni rende il dispositivo molto più compatto e riduce gli ingombri rispetto alle soluzioni convenzionali. Inoltre, il modulo rigenerativo è particolarmente facile da gestire: gli utenti non devono personalizzarlo per l’applicazione, nessun parametro deve essere impostato sui dispositivi prima dell’installazione. L’adeguamento a macchinari esistenti è semplice ed immediato.
A seconda della quantità di energia recuperata, il sistema si ammortizza in circa un anno. Alcune applicazioni tipiche sono le unità di stoccaggio e i trasloelevatori o altri dispositivi di sollevamento e movimentazione in cui una quantità relativamente elevata di energia si accumula come il carico viene abbassato, o su banchi di prova, dove, in linea di principio, l’energia del pezzo testato deve essere permanentemente scaricata.
La conversione dell’energia di frenatura in calore o l’immagazzinamento nel sistema non sono opzioni praticabili in applicazioni di questo tipo, e pertanto recuperare l’energia prodotta e reintrodurla di nuovo nella rete attraverso la nuova Smart Energy Recovery r700 è una reale alternativa.