Le Reverse Vending Machine (RVM) sono distributori automatici inversi predisposti per la raccolta di rifiuti da riciclare (bottiglie di platica, vetro, lattine…) in cambio di buoni sconto o denaro. I sistemi delle RVM sono automatizzati grazie alla presenza, al loro interno, di sensori intelligenti, che rendono i processi affidabili e sicuri.
Per le loro caratteristiche funzionali, alcune delle famiglie di sensori sviluppate e prodotte da wenglor risultano essere ideali per questi sistemi automatizzati, dove il riconoscimento degli oggetti, la distinzione dei materiali, la protezione degli impianti e la logistica giocano un ruolo centrale per il perfetto funzionamento delle Reverse Vending Machine.
Sensori smart
I sensori optoelettronici, a ultrasuoni, induttivi e la tecnica di sicurezza di wenglor sono in grado di risolvere le principali sfide tipiche dei sistemi di distribuzione automatica inversa. Sia che si tratti di bottiglie monouso, riutilizzabili, in PET, in vetro o lattine, il sensore all’interno delle RVM deve essere in grado di riconoscere i contenitori in modo affidabile, indipendentemente dalla forma e dal colore.
Oggetti lucidi, riflettenti e trasparenti, in parte anche deformati, devono essere rilevati e distinti in modo preciso, una problematica che viene risolta grazie alla capacità dei sensori wenglor di rilevare l’intero spettro cromatico per il riconoscimento di oggetti, così come contrasti, scala di grigi oppure ombreggiature.
Questi distributori, inoltre, vengono utilizzati centinaia di volte al giorno e la contaminazione causata da fuoriuscite di liquidi o polveri potrebbe rappresentare un problema per i sensori stessi. Anche in questo caso, la tecnologia sviluppata da wenglor permette ai dispositivi di rilevare in modo affidabile gli oggetti, indipendentemente dalle condizioni locali e dalla luminosità.
Innovazione è la parola chiave
Il team di R&S di wenglor ha progettato e perfezionato alcune soluzioni appositamente per le Reverse Vending Machine, oggi più che mai attuali per rispondere alle problematiche di riciclo dei materiali in ottica di maggior sostenibilità ambientale. Vediamo più nel dettaglio quelle principali.
Barriere unidirezionali
Le barriere unidirezionali di wenglor sono in grado di distinguere in modo affidabile il PET trasparente (resina termoplastica adatta al contatto alimentare) da altri materiali trasparenti, quali il vetro o altri oggetti opachi. È proprio questa caratteristica che li rende perfetti per l’impiego all’interno delle RVM. Questi sensori dispongono di due uscite di commutazione per identificare le diversità dei materiali. Attraverso la funzione test input, tali barriere possono essere testate facilmente per verificarne il funzionamento.
Inoltre, sincronizzando i diversi emettitori è possibile utilizzare le barriere anche affiancate senza alcuna interferenza tra loro. Il design compatto 1R (56,5 × 26 × 24 mm) e il fissaggio con filettatura M18 permettono di montare i sensori in modo semplice, anche in spazi ristretti.
Barriera catarifrangente
Oltre al riconoscimento di superfici lucide, cromate o riflettenti, le barriere catarifrangenti per oggetti trasparenti rilevano e controllano in modo affidabile anche oggetti trasparenti come vetro o pellicole mediante luce rossa: l’ideale, dunque, per rilevare all’interno delle RVM le bottiglie di vetro.
L’interruzione del raggio di luce tra il sensore e il catarifrangente rileva gli oggetti. L’innovativa forma 1R unisce i vantaggi di un sensore cubico compatto alla filettatura standard M18, consentendo un montaggio rapido e semplice. Questa tipologia di sensori funziona in modo affidabile anche in ambienti ad alta presenza di polveri o liquidi grazie all’adattamento dinamico della soglia di commutazione.
Grazie a IO-Link 1.1, le barriere catarifrangenti permettono il monitoraggio delle condizioni e la manutenzione da remoto. Inoltre, il tasto Teach-in esterno rende possibile configurare i sensori in modo semplice e intuitivo.
Sensori di distanza a ultrasuoni
I sensori a ultrasuoni misurano il suono riflesso dall’oggetto. Sono in grado di riconoscere praticamente qualsiasi oggetto indipendentemente dal materiale e dalle sue caratteristiche.
Grazie all’innovativa testata acustica, questo sensore dispone di un cono acustico particolarmente ampio. In questo modo è possibile riconoscere in modo affidabile i carichi più disparati sui nastri trasportatori all’interno delle Reverse Vending Machine.
Il sensore può essere utilizzato esclusivamente nella modalità di rilevamento. Come per i precedenti, anche questo dispositivo dispone di un design compatto e robusto dell’alloggiamento 1R (56,5 × 26 × 24 mm) con attacco filettato M18 per un montaggio semplice.
I sensori a ultrasuoni, infine, operano in modo preciso anche in ambienti con temperature da -30 °C a 60 °C.