G-Mation di Gefran è una piattaforma di automazione programmabile, caratterizzata da alte prestazioni, interoperabilità e scalabilità, che facilita la convergenza tra diversi componenti.
Multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali e sistemi per l’automazione, Gefran ha partecipato alla dodicesima edizione di SPS Italia.
“Gefran guarda al futuro con soluzioni sempre più digitalizzate, modulari ed efficienti, concepite per soddisfare le esigenze dell’industria di domani”, ha dichiarato Marcello Perini, amministratore delegato di Gefran. “Le novità presentate quest’anno a SPS rafforzano il nostro ruolo di partner tecnologico abilitante alla trasformazione digitale e sostenibile dei processi dei nostri clienti”.
CPU e I/O per G-Mation
I dati e la comunicazione hanno acquisito un ruolo sempre più centrale nell’automazione industriale, dove ogni dispositivo fornisce informazioni, in modo autonomo e indipendente, senza vincoli e rigide gerarchie.
In tale contesto, spicca G-Mation di Gefran, una piattaforma di automazione programmabile, caratterizzata da alte prestazioni, interoperabilità e scalabilità, che facilita la convergenza tra diversi componenti.
Tra le famiglie di prodotti facenti parte dell’architettura G-Mation, Gefran ha presentato, in anteprima a SPS Italia, il PLC modulare da interno quadro P6, con processore Intel Atom quad-core. L’inedita CPU supporta la connessione fino a 20 schede I/O su base EtherCAT G-Mation G3, per una gestione avanzata dei segnali di campo.
Parallelamente, l’adozione della tecnologia Docker - una piattaforma di virtualizzazione a livello di sistema operativo - consente di installare applicazioni realizzate da Gefran, dai costruttori di macchine o anche open source.
Completava le novità in esposizione, la nuova famiglia di Panel PC G-Mation V, in cui confluiscono i pannelli operatore G-Vision, ora dotati di PLC run-time integrato.
Relè statici monofase e bi/trifase
Focus anche su scalabilità e configurabilità per GRP e GRZ: le ultime serie di relè statici di Gefran per il controllo delle resistenze elettriche nel riscaldamento industriale. Gli statici monofase serie GRP si distinguono per un range di corrente particolarmente esteso, da 15 A fino 120 A. Ulteriore plus è l’efficienza nel setup dei parametri, garantita dall’esclusiva App Gefran NFC. I GRP sono disponibili anche in versione con comunicazione digitale IO-Link.
In particolare, Gefran ha presentato a SPS Italia un gemello digitale del GRP che abilita funzionalità di diagnostica predittiva e controllo adattivo dei processi termici, per le quali è stato depositato un brevetto.
La gamma di relè GRZ, per carichi bi e trifase, si caratterizza per la sua architettura modulare. Basati sulla piattaforma GRx, da cui ereditano il formato estremamente compatto, gli statici GRZ sono disponibili in taglie di corrente che vanno da 10 A a 75 A.
Altre proposte
In virtù della consolidata esperienza nel settore del trattamento termico, Gefran ha poi sviluppato i GSLM, dispositivi smart per la gestione di potenza per carichi elettrici. Lavorando in sinergia con i power controller serie GPC, i GSLM permettono di distribuire in modo coordinato gli istanti d’innesco delle resistenze del riscaldamento, al fine di evitare dannosi e dispendiosi picchi di consumo d’energia.
Nell’ambito dei sensori, Gefran ha valorizzato il know-how maturato nel settore dell’idraulica mobile presentando a SPS Italia il nuovo trasduttore di posizione a filo multivariabile GSH-A. Disponibile con un’uscita CAN Open, si avvale della tecnologia a effetto Hall per la misura lineare fino a 12.500 mm, e di un inclinometro MEMS a singolo asse per la rilevazione simultanea di posizione e angolo di inclinazione.
Tra le novità dedicate al mondo dell’idraulica mobile, spazio anche alla serie di trasduttori di pressione industriale KM. Estremamente leggere e compatte, le sonde KM presentano un’alta resistenza a shock (fino a 100 g) e vibrazioni (20 g), oltre che un’elevata immunità elettromagnetica (fino a 100 V/m).
A completare la panoramica dei sensori in esposizione, i trasduttori di posizione lineare senza contatto LM-C con tecnologia brevettata TWIIST. Gli smart sensor TWIIST misurano inoltre diverse variabili di processo quali velocità di spostamento, accelerazione, vibrazione e angolo di inclinazione. Alla base della potenza d’elaborazione di TWIIST vi è un esclusivo modello di ricostruzione del moto tridimensionale, oggetto di brevetto, che incorpora tecniche combinate di scomposizione di processo e intelligenza artificiale.
Spazio alla creatività
Proprio in questo ultimo contesto si colloca l’applicazione basata su un robot collaborativo realizzata da Gefran e Robot at Work (RAW). Quest’ultima è una giovane realtà, dinamica e innovativa, che svolge attività di progettazione, realizzazione, vendita e installazione di impianti industriali, tra cui celle robotizzate, controllo visivo e Virtual Commissioning, di cui Gefran ha acquisito una quota di minoranza lo scorso dicembre.
Una demo, collocata presso lo stand Gefran, era costituita da un sensore TWIIST montato sul braccio del robot. Il sensore ricostruiva il movimento del braccio e identificava quale operazione stava eseguendo il robot, senza alcun collegamento con il sistema di controllo del robot stesso. Si tratta di un’applicazione adattabile a diversi movimenti di macchina, tanto in ambito di idraulica mobile (macchinari agricoli, da cantiere), quanto in ambito industriale.
Gli smart sensor TWIIST misurano inoltre diverse variabili di processo quali velocità di spostamento, accelerazione, vibrazione e angolo di inclinazione.