La nuova saldatrice laser di Emerson automatizza l’assemblaggio di piccoli componenti in plastica dalle geometrie complesse.
Emerson ha annunciato la nuova saldatrice laser Branson™ GLX-1, che offre agli utenti la flessibilità necessaria per soddisfare la crescente domanda di giunzione di componenti e gruppi in plastica piccoli, complessi o delicati. La piattaforma Branson GLX-1 è una soluzione particolarmente adatta all’automazione e garantisce saldature pulite e prive di vibrazioni e il supporto del riciclo dei prodotti a ciclo chiuso.
L’ingombro ridotto e il design modulare rendono la saldatrice ideale per l’uso in camera bianca ISO-8, mentre un controllore integrato semplifica l’installazione e le interfacce con la robotica di produzione.
Controlli d’attuazione precisi e servoassistiti assicurano una maggior libertà di progettazione e giunzione dei componenti con contorni tridimensionali, in applicazioni per il mercato medicale, come cateteri e dispositivi indossabili con dispositivi microfluidici, nonché per i sensori nei mercati dell’elettronica, dell’automobile e degli elettrodomestici.
La nuova saldatrice può unire polimeri a prestazioni elevate e misti e componenti con geometrie di giunzione 3D critiche o complesse o componenti preassemblati senza il rischio di provocare danni dovuti al calore o alle vibrazioni. Le saldature al laser non producono sbavature o segni sugli oggetti, conferendo ai componenti un aspetto estetico di alta qualità.
Per supportare il crescente interesse dei produttori di dispositivi per il riciclo dei prodotti a ciclo chiuso, la saldatrice GLX-1 può anche “dissaldare” in modo sicuro e non distruttivo le plastiche utilizzate per i comuni dispositivi medici e indossabili. Questa funzionalità di disassemblaggio consente di recuperare e riutilizzare i preziosi materiali interni, a beneficio delle iniziative di sostenibilità e di riduzione dei rifiuti.
“C’è una crescente domanda di componenti in plastica di alta qualità, più piccoli e più complessi, che spesso ospitano componenti elettronici sensibili in una serie di mercati importanti”, ha dichiarato Emma Wood, responsabile globale dei prodotti non ultrasonici di Emerson. “Grazie alle giunzioni robuste e pulite e alle funzioni di connettività avanzate in un ingombro estremamente compatto, la nuova saldatrice laser GLX-1 consente ai produttori di progettare e produrre in modo efficiente prodotti di altissima qualità”.
La saldatrice GLX-1 è basata sulla tecnologia di saldatura laser Simultaneous Through-Transmission Infrared® (STTlr) di Emerson, che garantisce un’efficienza della produzione senza pari, una resistenza e un’estetica della saldatura che si dimostrano ampiamente superiori a quelle ottenibili con gli altri metodi di saldatura di materiali plastici.
La GLX-1 eroga la potenza di saldatura utilizzando i banchi laser ad alta potenza di Branson, che offrono livelli di potenza configurabili fino a un massimo di 250 W per banco. Un attuatore servoassistito avanzato garantisce un controllo preciso, ripetibile e a ciclo chiuso della forza di carico, dai livelli più bassi a quelli più elevati. È inoltre disponibile un controllo pneumatico opzionale a ciclo chiuso.
I risultati sono tempi ridotti del ciclo di saldatura che supportano una produzione a volumi e qualità elevati, in una vasta gamma di applicazioni.
Il cambio degli utensili è efficiente e preciso, grazie a una funzione d’identificazione in radio frequenza (RFID) in grado di riconoscere e abbinare le ricette di saldatura agli utensili di produzione corretti. La GLX-1 offre inoltre connettività e sicurezza eccezionali, con funzioni di raccolta, trasferimento e protezione dei dati di saldatura che semplificano la trasmissione dei dati stessi sulle reti interne dei clienti.
Le funzionalità operative e di sicurezza sono accessibili mediante un touchscreen HMI da 12”, intuitivo e facile da usare, montato su un braccio sospeso e girevole per una facile visualizzazione nella migliore angolazione possibile.
La saldatrice garantisce la massima sicurezza, con 99 livelli di protezione e password personalizzabili. Inoltre, si connette con facilità alle reti degli impianti, per soddisfare i requisiti dell’Industrial Internet of Things (IIoT) o della comunicazione industriale, offrendo compatibilità con l’interfaccia DIG (Data Interface Gateway) e l’interfaccia Fieldbus, una porta USB e un’interfaccia OPC-UA.