Presa rapida e affidabile delle celle della batteria: il tempo di magnetizzazione di EMH, qui mostrato nella variante unipolare, è di soli 200 ms. Foto: ©SCHUNK
I moduli elettropermanenti EMH SCHUNK combinano i punti di forza della tecnologia magnetica con i vantaggi della tecnologia a 24 V. Dato che il sistema elettronico è completamente integrato nel modulo di presa e viene azionato con estrema facilità, tramite I/O digitale, non sono necessari componenti aggiuntivi nel quadro elettrico né un sistema di controllo esterno. Ciò consente di risparmiare sui costi e riduce al minimo il cablaggio e lo sforzo di messa in servizio.
Da anni, ormai, queste pinze sono utilizzate con successo, in particolare nell’industria automobilistica e nei settori aerospaziale e della macchina utensile, come “partner” affidabili per la presa di componenti ferromagnetici e minuteria.
SCHUNK sta ora completando il proprio portfolio di moduli magnetici con nuove varianti: l’EMH-DP a due poli e l’EMH-MP a quattro poli vengono aggiunti alla famiglia di prodotti esistente, l’EMH-RP a polo singolo. I moduli sono tutti compatti ed economici, ma ogni variante presenta particolari punti di forza.
L’EMH-RP unipolare può afferrare sia componenti piatti sia circolari, con uguale affidabilità e ripetibilità. Dotato, invece, di un polo quadro, l’EMH-MP è lo strumento preferito per la manipolazione di lamine: la regolazione digitale della forza di presa su quattro livelli consente, infatti, di separare anche lamine di acciaio impilate molto sottili.
L’EMH-DP a due poli dimostra invece i suoi punti di forza nel bin picking, quando i pezzi si presentano in ordine sparso. Anche i suoi lati sono magnetici, pertanto può anche afferrare piccoli componenti che rimangono nello spazio ristretto che si crea tra la pinza stessa e la parete del contenitore.
La gamma di componenti può essere ulteriormente ampliata, tramite estensioni polari standard. Visto che la presa magnetica si effettua generalmente dall’alto, gli utilizzatori traggono vantaggio quando i moduli occupano il minimo ingombro. Ciò è particolarmente interessante nel nuovo settore dell’e-mobility, dove, per esempio, le celle di batterie spesso devono essere ravvicinate per riempire i pacchi batteria o i vassoi.
Disponibili in diverse dimensioni, i moduli EMH coprono un’ampia gamma di pesi dei pezzi: da 3,5 fino a 175 kg. Il pezzo è sempre tenuto assolutamente al sicuro. Ciò è garantito dalla modalità di funzionamento delle pinze, che si basa su una combinazione di magneti elettropermanenti e mantiene in modo affidabile il flusso magnetico anche quando la modalità è disattivata.
Un breve impulso di corrente elettrica è necessario solo per attivare e disattivare il sistema, il che significa che la forza di presa non viene influenzata anche in caso di interruzione di corrente.
Oggi le aziende sono sempre più attente al risparmio energetico e le pinze magnetiche sono anche un vero plus in termini d’efficienza: sono alimentate da un’elettronica a 24 V integrata direttamente nella pinza, e sono facili da collegare. Questi dispositivi elettronici segnalano anche lo stato di magnetizzazione all’operatore e indicano tramite un display a LED la presenza del pezzo.
Presso i centri applicativi CoLab di SCHUNK è possibile testare e convalidare l’applicazione grazie alla presenza di ingegneri esperti (https://schunk.com/it_it/home-page/presa-magnetica/).
I componenti vengono semplicemente afferrati dall’alto: la forza di presa può essere regolata in quattro fasi e questo rende possibile anche la separazione di lamine sottili impilate. Foto: ©SCHUNK