L’industria dei sistemi di trasmissione cresce e si rinnova. Nell’occasione dei suoi quarant’anni, Assiot, l’associazione di categoria che riunisce i costruttori di organi di trasmissione, movimento e potenza, si è ritrovata per parlare del futuro di un settore che resiste alla crisi. Premiate con 30.000 € le tesi di laurea sui sistemi di trasmissione, movimento e potenza.
di Federica Conti
Per celebrare quarant’anni di storia e discutere del futuro del settore, Assiot, l’Associazione di categoria che riunisce i costruttori di organi di trasmissione, movimento e potenza, ha organizzato il 2 e 3 dicembre, fra Milano e Varese, una ricca serie d’iniziative: un convegno, un momento formativo e la consegna delle benemerenze alle più importanti personalità dell’Associazione. Inoltre, Assiot ha investito sui giovani e nella ricerca, consegnando premi per 30.000 € a 10 tesi di laurea sull’industria dei sistemi di trasmissione, movimento e potenza. “I produttori di sistemi di trasmissione e ingranaggi giocano un ruolo chiave nell’industria italiana”, ha spiegato Tomaso Carraro, Presidente di Assiot. “Il settore è cresciuto del 12,5% nel 2011, in controtendenza con la crisi economica attuale, ed è protagonista di una continua innovazione, con l’integrazione di meccanica, elettronica pneumatica ed oleodinamica”.
I NUMERI DEL SETTORE
Nel terzo trimestre 2011, il fatturato dell’industria dei sistemi di trasmissione e potenza ha trainato la ripresa, attestandosi a +12,3% e, secondo i dati forniti da Assiot, l’anno appena concluso si sarebbe dovuto chiudere con un probabile +13,6%; in crescita anche export (+10,5%) e il mercato interno (+15%). Le imprese dei sistemi di trasmissione, movimento e potenza si dimostrano dunque in crescita e pronte ad affrontare le sfide del futuro, anche quando soffiano forti venti di crisi. “I dati del terzo trimestre 2011 sono positivi su tutti i fronti”, ha confermato Carraro, sottolineando i numeri espressi per il settore. Confrontando l’andamento trimestrale del 2011 con quello del 2010 emergono dal mercato europeo segnali di rallentamento, da collegare con il contesto particolarmente incerto e delicato. In particolare, si prevedono lievi incrementi nell’ultimo trimestre, in controtendenza con le normali dinamiche economiche. “Già nel 2010 c’erano stati evidenti segnali di ripresa del comparto rispetto al 2009 e nel 2011 è continuato il trend positivo”, ha evidenziato Carraro. “Tuttavia è da notare che nonostante questi ottimi incrementi i livelli del 2008 sono ancora lontani. Per affrontare le sfide del futuro occorre fare sistema e investire sui giovani e sulla ricerca. I dati, comunque, confermano che il nostro settore è tra le eccellenze dell’economia italiana che, nonostante la forte crisi attuale, ha la forza e le capacità per ritornare a crescere”.
LE CELEBRAZIONI
Tra le iniziative per festeggiare i quarant’anni di attività dell’Associazione Italiana Costruttori Organi di Trasmissione e Ingranaggi, nata nel 1971 per iniziativa di alcune fra le più importanti aziende del comparto e che oggi conta un centinaio d’iscritti che rappresentano il 60% circa della produzione italiana e quasi il 70% dell’export del settore, per un giro d’affari di oltre 6 miliardi di euro, va sicuramente menzionato il convegno “Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza, prospettive per il futuro”, una tavola rotonda che si è svolta al Palazzo Giureconsulti di Milano il 2 dicembre, a cui sono intervenuti ricercatori ed economisti italiani e internazionali per confrontarsi su innovazione tecnologica e crescita del comparto. Presenti, tra gli altri, Luigi Zingales, Professor of Entrepreneurship and Finance all’Università di Chicago, e Bernd-Robert Höhn, Responsabile del centro di ricerca sugli ingranaggi FZG dell’Università Tecnica di Monaco.
Dopo il convegno, l’evento è continuato al Centro Congressi Ville Ponti di Varese, dove sono stati ripercorsi i quarant’anni dell’Associazione e consegnate le benemerenze alle personalità che hanno fatto la storia di Assiot: fondatori, ex presidenti e soci emeriti. “Le nostre virtù portanti sono quattro: positività, passione, determinazione e ambizione”, ha ricordato il Presidente Carraro. “Abbiamo perciò scelto altrettanti premi in ricordo di quattro persone che hanno incarnato questi valori: Clementino Bonfiglioli, Natale Casagrande, Remo Scolari e Luigi Galbiati”. Alle celebrazioni per i 40 anni di Assiot è intervenuta, con un videomessaggio, anche il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, che ha ribadito come in un momento difficile come quello attuale è fondamentale unire le forze per obiettivi chiari e condivisi: “Chiediamo a gran voce che il nostro Governo faccia le riforme necessarie perché l’Italia recuperi credibilità sui mercati internazionali; d’altra parte chiediamo all’Europa di fare un passo avanti verso l’integrazione e una Governance equilibrata, in grado di tenere in piedi la moneta unica. A voi imprese chiediamo di non perdere la fiducia e di continuare a fare rete”.
Sempre il 2 dicembre, Assiot, insieme alle principali aziende italiane del comparto, ha premiato le tesi di laurea legate all’industria dei sistemi di trasmissione, movimento e potenza. Dieci sono stati gli ambiti applicativi individuati, e dieci i vincitori, che hanno ricevuto 3.000 € ciascuno. “Particolare attenzione l’abbiamo riservato agli elaborati che valorizzavano i concetti d’efficienza, ecocompatibilità e interdisciplinarietà”, ha commentato Carraro. “Per Assiot è fondamentale contribuire alla ricerca e alla formazione di persone preparate ad affrontare le sfide del futuro”.
E proprio per affrontare al meglio il futuro la formazione rimane per Assiot in primo piano. “Fare squadra? Conviene!” è il titolo del momento di Team Building che è stato dedicato agli Associati e alle loro famiglie, la mattina del 3 dicembre a Varese. “Da sempre l’obiettivo degli associati Assiot è lavorare insieme per risolvere i problemi comuni ed estendere il valore dei nostri prodotti”, ha concluso Carraro. “Con le celebrazioni per il nostro quarantesimo abbiamo voluto ricordare i traguardi che abbiamo raggiunto e ribadire che il nostro futuro è nel fare sistema, fra di noi e con gli altri attori che operano nei nostri mercati di riferimento”.