Oliver Jung, CEO di Festo, mostra l’SDG 13 delle Nazioni Unite, l’insieme di azioni indicate dall’organizzazione mondiale per la salvaguardia del clima. Ai suoi punti si ispira il percorso verso la sostenibilità avviato dal Gruppo.
Festo, produttore di sistemi di automazione di fabbrica e di processo, tra i principali player nel campo dell’automazione, raggiungerà la neutralità carbonica in tutte le sue sedi del mondo a partire dal 2023.
di Riccardo Oldani
Se un’azienda intende affrontare seriamente il tema della sostenibilità, oltre a rivedere i propri processi interni e ad aggiornare le tecnologie di produzione, deve preoccuparsi anche di quanto avviene nella filiera a monte e a valle della propria attività. Quindi deve assicurarsi del comportamento virtuoso dei propri fornitori e mettere a punto a sua volta prodotti e strumenti di supporto per i propri clienti. Questo approccio vale ancora di più per chi progetta e sviluppa tecnologie per la produzione.
Festo, uno dei principali player nello sviluppo di sistemi di automazione di fabbrica e di processo, ha posto questo impegno al centro della propria attività. E proprio su questo tema ha incentrato la sua abituale conferenza stampa internazionale, giunta quest’anno alla diciannovesima edizione e celebrata agli inizi di luglio a Esslingen, in Germania, nel quartier generale del gruppo.
CARBON NEUTRAL DAL 2023
Il primo passo è, ovviamente, dare il buon esempio. Lo ha sottolineato il CEO dell’azienda, Oliver Jung, annunciando nei prossimi due anni una sostanziale riduzione dell’impronta carbonica che, come risultato, “porterà tutti i nostri siti globali di produzione e logistica, così come gli uffici commerciali in Germania e la sede centrale di Esslingen, a essere carbon-neutral già dall’inizio del 2023”. Significa che il bilancio delle emissioni di anidride carbonica di tutte le attività del Gruppo avrà un saldo pari a zero: un risultato davvero notevole per una realtà di queste dimensioni. Festo ha allineato la sua attività, ha spiegato Jung, con gli SDG, gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile definiti dalle Nazioni Unite e documenta tutte le sue attività in questa direzione nel suo Rapporto annuale sulla sostenibilità, che può essere consultato sul sito al link www.festo.com/sustainability.
Il Motion Terminal VTEM, uno dei dispositivi che rendono possibile il concetto di Pneumatica Controllata di Festo, orientata a ottimizzare consumi e tempi di produzione.
INNOVAZIONI VIRTUOSE
Il Gruppo, che investe il 7% del suo bilancio in ricerca e innovazione, intende anche trasferire ai suoi clienti le conoscenze sulla sostenibilità che ha sviluppato al proprio interno. “Le aziende che si rivolgono a noi”, ha sottolineato Jung, “sempre più ci percepiscono come partner in questo processo. Insieme a noi possono imprimere una trasformazione nell’industria”. Sono molte le innovazioni introdotte dal gruppo che possono aiutare le aziende del manifatturiero nel percorso verso la sostenibilità, dalla pneumatica digitale e intelligente alle piattaforme di automazione, ai concetti per il risparmio di energia nell’impiego dell’aria compressa. Festo ha anche presentato quest’anno il primo robot collaborativo ad azionamenti pneumatici.
“CONTROLLED PNEUMATICS”
Quali sono allora questi strumenti per la sostenibilità? L’evento di Esslingen è stata l’occasione per presentarli in maniera approfondita. Ecco alcuni degli spunti più interessanti emersi dalla giornata, a partire dalla Controlled Pneumatics, una soluzione di Festo che unisce tecnologia, sensori e algoritmi per realizzare un ciclo di controllo in grado di minimizzare tempi e consumi. A renderlo possibile sono dispositivi come il Festo Motion Terminal VTEM, che usa tecnologia piezoelettrica e software avanzati come la sua Motion App, per regolare in modo fine la pressione dell’aria compressa, secondo le necessità operative, e monitorare eventuali perdite nel circuito per semplificare la manutenzione. Soluzioni di questo tipo si rivelano preziose in settori produttivi anche molto diversi tra loro, come quello degli pneumatici, dove può ridurre in modo significativo i consumi delle presse di vulcanizzazione, e nella produzione di wafer di silicio per l’elettronica. In questa seconda applicazione, valvole piezoelettriche sviluppate da Festo consentono di prevenire l’ossidazione dei semiconduttori mantenendo intorno a loro un’atmosfera neutra di azoto.
Valvola piezoelettrica integrata in un sistema ad aria compressa di Festo, per il controllo fine di flussi e pressioni.
DALL’AUDIT ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
La strada verso la sostenibilità non è fatta però solo di prodotti, ma anche di procedure. In questo ambito Festo ha sviluppato uno strumento di analisi, il Compressed Air Energy Efficiency Audit GFAA, articolato in cinque fasi, che consente ai suoi clienti di produrre aria compressa in modo più efficiente, riducendo i consumi ed evitando le perdite di pressione. Un tool prezioso se si pensa che, da uno studio del Fraunhofer Institute per la ricerca sui sistemi e l’innovazione (Fraunhofer ISI), che l’energia impiegata costituisce la principale fonte di spesa nei sistemi ad aria compressa, pari al 77% dei costi complessivi. Adottando questo audit si possono attivare procedure che portano a ridurre questi costi anche del 60%. Dopo l’audit si può anche decidere di attivare un altro dei Festo Energy Saving Services sviluppati per i clienti, denominato Festo AX (o, per esteso, Festo Automation Experience). Consiste in un sistema di monitoraggio dell’efficienza energetica di una macchina o di un sistema guidato da sistemi di intelligenza artificiale e di machine learning, che corregge immediatamente eventuali deviazioni dai parametri di partenza o dai settaggi preimpostati di consumo energetico.
ANCHE LA PROGETTAZIONE È SOSTENIBILE
Il primo passo per avere macchinari o sistemi sostenibile consiste però nel progettarli nel migliore dei modi. Festo interviene anche qui per supportare i suoi clienti, attraverso strumenti di progettazione come la “CO2 & TCO Guide”, che confronta a priori i consumi energetici dei prodotti quando sono in funzione e il loro impatto sul TCO (total cost of ownership). Uno strumento di questo tipo aiuta i costruttori a scegliere la tecnologia di automazione più adatta agli scopi che si prefiggono. Con particolare riferimento alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica, inoltre, l’azienda ha messo a punto strumenti come “Pneumatic Sizing”, “Electric Motion Sizing” o la “Handling Guide Online”, che aiutano gli ingegneri a scegliere tra prodotti elettrici o pneumatici e a dimensionarli in modo corretto nei loro progetti. ©TECNeLaB
La “CO2 & TCO Guide” è uno dei tool sviluppati da Festo per aiutare gli ingegneri dei produttori di macchine o sistemi di automazione a sviluppare progetti già in partenza attenti ai consumi energetici e alle emissioni.