I risultati della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano indicano una crescita dell’ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale è una tecnologia fortemente matura e ha tutto il potenziale per diventare determinante nella trasformazione digitale. Abbiamo chiesto a sei esperti qual è il loro approccio alla Cognitive Enterprise.
di Luca Munari
Secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, cresce l’ecosistema italiano dell’intelligenza artificiale (+27% nel 2021) e sempre più imprese e consumatori si avvicinano a questa tecnologia dal potenziale ancora in parte inesplorato. L’AI è quindi fortemente maturata e ha tutto il potenziale per diventare determinante nella trasformazione digitale. Abbiamo chiesto ad alcuni esperti qual è il loro approccio alla Cognitive Enterprise. E quali soluzioni propongono per reinventare i flussi di lavoro e l’organizzazione aziendale.
IL “FILO ROSSO” DELLA SICUREZZA
L’innovazione che Cisco porta sul mercato è basata su un approccio architetturale integrato, aperto, programmabile e sicuro, in cui l’AI è già presente in molti nostri prodotti e servizi come Webex, Cisco DNA e la novità più recente della rete predittiva; in prospettiva l’AI avrà un ruolo sempre più rilevante per accelerare l’introduzione di nuove capacità e funzionalità.
Webex è una piattaforma di Collaboration in cui una componente di audio intelligence usa sofisticati algoritmi di elaborazione per eliminare qualsiasi rumore di fondo. Grazie all’AI, le telecamere riconoscono i volti di chi parla; è possibile avere traduzioni scritte multilanguage in tempo reale di quanto viene detto.
Cisco DNA sfrutta l’AI per facilitare la gestione di una rete locale, riconoscendo i dispositivi connessi, guidando nella risoluzione dei problemi e sviluppando previsioni che permettono di ridurre i costi di esercizio, accelerando il ritorno sugli investimenti.
Infine, abbiamo recentemente annunciato la nostra soluzione di predictive networking; l’AI elabora i dati raccolti con le telemetrie dalle infrastrutture di rete geografiche ed è in grado di prevedere e prevenire situazioni che impattano l’erogazione dei servizi.
Tutto questo ha in comune un “filo rosso” che le collega: la sicurezza. Raccogliendo dati da ogni tipo di sorgente è possibile capire prima cosa stia accadendo, se si è sotto attacco, quali siano le componenti più a rischio o quelle più vulnerabili e quindi avere a disposizione degli strumenti efficaci per reagire più rapidamente.
Con la Collaboration, la sicurezza e il fondamentale intervento delle tecnologie di AI e Machine Learning aiutiamo i clienti ad avere strumenti inclusivi, user friendly ed efficaci per dare vita al lavoro del domani. (Luca De Fazio, www.cisco.com)
Luca De Fazio, Enterprise Networking Sales di Cisco Italia.
ECOSISTEMA E SOSTENIBILITÀ PER LA VIRTUAL ENTERPRISE
La Cognitive Enterprise è alla base della strategia di IBM Consulting con i clienti che decidono di re-inventare il loro modello di processi operativi tramite l’AI.
In particolare, l’approccio è quello di costruire Intelligent Workflow e Business Platform sfruttando e combinando le soluzioni basate sulle tecnologie emergenti, i dati aziendali e le competenze del capitale umano.
Combinando le tecnologie con le conoscenze di industria si possono ri-disegnare i processi della compagnia sfruttando il patrimonio informativo aziendale, combinato con quello di fonti esterne, per costruire degli elementi differenzianti che sono i fattori di successo sul mercato.
In questo modo si costruiscono nuove soluzioni che aprono ad analisi ad oggi neppure ipotizzabili, come la Content Intelligence, che estrae da documenti digitalizzati informazioni strutturate sulle quali prendere delle decisioni, o come il Cognitive Care, che indirizza automaticamente la gestione delle “Chiamate Cliente” utilizzando AI e riduce il tempo di chiusura delle richieste ottimizzandone i tempi.
L’evoluzione della Cognitive Enterprise, accelerata dalla pandemia, è rappresentata dalla Virtual Enterprise in cui si introducono, tra gli altri, i concetti di “ecosistema” (da costruire con partnership) e “sostenibilità”, che allargano ancora di piu l’ambito delle possibili opportunità, considerando fondamentale la partnership con altre realtà e il monitoraggio di uno sviluppo aziendale sostenibile. (Gianluca Vergaretti, www.ibm.com)
Gianluca Vergaretti, Data & Technology Transformation Leader di IBM Consulting Italia.
VALORIZZARE I DATI CON l’AI
I dati dimostrano come il tessuto produttivo italiano stia iniziando a comprendere le opportunità generate dagli strumenti digitali e in particolare dall’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in termini di efficienza, scalabilità e sicurezza all’interno dei processi produttivi. All’interno del percorso di trasformazione digitale, le aziende dovranno sempre più investire nel rafforzamento e ampliamento sia della propria infrastruttura digitale, sia nella formazione e l’acquisizione di talenti in grado di sfruttare le competenze digitali a favore dello sviluppo aziendale.
Per accompagnarle in questo percorso, Microsoft ha avviato il progetto Microsoft AI Hub, che mette a fattor comune l’expertise di player nazionali qualificati per aiutare le realtà italiane a cogliere i vantaggi dell’AI e cloud computing e per accelerare la prototipazione di progetti in risposta alle esigenze di diversi settori industriali.
Il cloud rappresenta uno straordinario abilitatore d’innovazione e, con le nostre tre piattaforme Azure, Microsoft 365 e Dynamics 365, siamo in grado di democratizzare l’accesso alle nuove tecnologie e permettere alle organizzazioni di accedere a soluzioni innovative che abilitano esperienze ibride, che valorizzano i dati e fanno leva sull’AI, che garantiscono la presa in carico di sicurezza e privacy in linea con le normative e che supportino una gestione più sostenibile delle risorse. (Roberto Filipelli, www.microsoft.com)
Roberto Filipelli, Direttore della Divisione Cloud & Enterprise di Microsoft Italia.
NUOVI MODELLI ARCHITETTURALI E DI SERVIZIO
Mitsubishi Electric ha stretto recentemente una partnership con la start-up italiana MYWAI, specializzata sul tema della convergenza su Edge Computer di Artificial Intelligence, Industrial IoT e Blockchain.
La collaborazione con MYWAI è incentrata sullo sviluppo del Progetto RAISE™ (Robot As an Intelligent Service Ecosystem), in cui un ecosistema distribuito - formato dalla soluzione Edge AI MYWAI™, i Robot Mitsubishi Electric e la soluzione SCADA ICONICS - sarà orchestrato usando il nuovo standard aperto di interoperabilità OPC UA Robotics della OPC Foundation.
Il progetto è stato realizzato per il Consorzio Europeo Trinity Robotics, che coinvolge numerosi partner EU tra cui CECIMO™, l’associazione Europea dei costruttori OEM di Macchine Utensili. Questo progetto rappresenta un esempio di manutenzione predittiva, con la possibilità di leggere i dati di una macchina in real time su uno standard certificato, l’OPC UA. Il passo successivo è quello di creare la stessa macchina in una versione digitale per poter effettuare tutte le verifiche necessarie in un ambiente virtuale.
MYWAI sta realizzando, in collaborazione con Mitsubishi Electric, Yolo Insurtech e Neurotechnologjios, un nuovo ecosistema per Equipment as Intelligent Services. Inizialmente rivolto al mercato dei robot industriali, ma applicabile a qualunque macchina utensile evoluta, l’ecosistema utilizza nuovi standard per l’interoperabilità semantica delle macchine e dei loro gemelli digitali (l’OPC UA Information Models della OPC Foundation), attualmente condivisi da un numero crescente di fornitori e acquirenti di macchine utensili europei con l’obiettivo di sviluppare nuovi modelli architetturali e di servizio per il monitoraggio, la manutenzione, il pagamento, l’assicurazione, la certificazione e l’interazione di macchinari sia nel mondo reale che in quello cyberphysical del nascente Metaverso produttivo. (Gianmichele Piciocco, https://it.mitsubishielectric.com)
Gianmichele Piciocco, Marketing Manager South EMEA di Mitsubishi Electric Factory Automation.
APPROCCIO OPEN
Per noi di Oracle un’impresa “cognitiva” è un’impresa data-driven, che apprende continuamente dai propri dati: per questo la proposta Oracle integra AI e Machine Learning per rendere “azionabile” ogni tipo di dato e informazione. Ad esempio, in ambito IT, per ridurre la complessità della gestione di infrastrutture cloud, database e cybersecurity abbiamo automatizzato la gestione della sicurezza e del dato in cloud, con una proposta ormai ben nota, l’Autonomous Database.
In ambito applicativo, vogliamo che i clienti possano sfruttare facilmente le potenzialità dell’AI a 360 gradi e trarne valore utile a prendere decisioni con tutti gli strumenti: dai digital assistant - vocali e non - che aiutano a lavorare con l’immediatezza del linguaggio naturale, ai motori che offrono raccomandazioni operative, fino ai tool che automatizzano i compiti a basso valore.
Ne possono trarre vantaggio tutti i processi: quelli che sembrano più “ovvi” perché lavorano sul front end dell’azienda, come il marketing o la customer experience, ma anche aree come i processi manifatturieri e di distribuzione, in cui l’AI potenzia enormemente la capacità di usare i dati raccolti con l’IoT delle filiere produttive e della logistica.
Nelle risorse umane, la suite Oracle HCM Cloud sfrutta l’AI per aiutare il dipendente nello sviluppo di carriera e il datore di lavoro nel creare percorsi ad hoc di fidelizzazione e crescita di talenti; nel mondo ERP, la nuova frontiera viene dall’ambito delle ESG e della sostenibilità, che chiede di integrare in amministrazione, finanza e controllo dati diversi da quelli tradizionali, introducendo complessità che l’AI può aiutare a interpretare.
Infine, da sempre Oracle ha un approccio “open”, per cui a partire dal database, le soluzioni Oracle possono essere un abilitante allo sviluppo di logiche e algoritmi di AI da parte del cliente stesso, in-house, per creare il valore differenziante per il proprio business. (Giovanni Ravasio, www.oracle.com)
Giovanni Ravasio, VP e Cloud Applications Country Leader di Oracle Italia.
FOCUS SULLE APPLICAZIONI
L’Intelligenza Artificiale è un argomento che genera un certo “hype” in svariate aree di business, non ultima quella delle applicazioni industriali. Siemens ha particolarmente a cuore precisare un aspetto: le applicazioni in ambito consumer hanno caratteristiche diverse rispetto all’ambito industriale. Infatti, questo secondo caso sono cruciali l’affidabilità delle risposte del sistema, la ripetibilità dei risultati e la sicurezza complessiva, che hanno un impatto importante sull’efficienza del sistema produttivo e sulla sicurezza di chi ci lavora; nell’ambito consumer, invece, si privilegia la user experience.
Siemens è particolarmente focalizzata su due tipologie di applicazione. Il primo caso d’uso riguarda l’analisi di dati (quali immagini ad alta risoluzione), grazie alla quale è possibile classificare oggetti e valutarne la qualità e l’aspetto. Ci si riferisce naturalmente ai prodotti difficilmente rappresentabili con una geometria precisa (per esempio, i prodotti alimentari), per i quali è indispensabile l’addestramento di reti neurali attraverso grandi quantità di immagini utilizzate come esempio.
Nel secondo caso, invece, l’apprendimento è rivolto ad addestrare uno o più robot nella strategia ottimale di grasping e manipolazione delle parti da assemblare, senza alcuna programmazione esplicita ma attraverso un percorso di tentativi e migliorie progressivi che porta i robot a svolgere compiti complessi, assegnati ad alto livello. (Giuseppe Biffi, https://new.siemens.com) ©ÈUREKA!
Giuseppe Biffi, Digital Enterprise Siemens in Italia.
Sempre più imprese e consumatori si avvicinano alla tecnologia dell’intelligenza artificiale che ha un potenziale ancora in parte inesplorato.