Una banale mancanza di pulizia di un impianto può diventare la causa di un fermo macchina addirittura nel 15% dei casi.
Professionista del settore della pulizia di macchine utensile, CONSERGEST-TECH consiglia di affidare la pulizia di macchine e impianti ad aziende specializzate che eseguono operazioni di pulizia manutentiva pianificata.
di Sofia Cairo
L’idea che la pulizia di una macchina utensile sia un’operazione semplice e banale, e che – in quanto tale – possa essere trascurata o demandata a un qualsiasi operatore addetto al macchinario è sbagliata, ma anche piuttosto diffusa. A sollevare la questione è, ancora una volta, ConsergesT-TECH, azienda specializzata – non a caso – nel lavaggio a caldo di macchine utensili e capannoni industriali, con un’esperienza decennale in questo campo. In un momento storico come quello attuale, infatti, dove temi come produttività ed efficienza produttiva sono all’ordine del giorno, investire in nuove tecnologie non è sufficiente a mantenere alto il livello di competitività di un’impresa. Nonostante infatti si tratti di un’operazione alla base di ogni crescita economica che si rispetti, non può essere l’unica e la sola.
“Uno degli aspetti che al giorno d’oggi vediamo trascurare maggiormente dalle imprese è la pulizia degli impianti e delle macchine”, ci spiega Francesco Calabrese, fondatore di ConsergesT-TECH. “Una macchina pulita è una macchina sana e produttiva e mantenere tale stato evita che si presentino malfunzionamenti, con conseguenti dannosi fermi impianto. Senza contare tutta una serie di fattori correlati come la salubrità degli ambienti lavorativi, anch’essi da non sottovalutare”.
Francesco Calabrese, fondatore di ConsergesT-TECH.
PROBLEMI SOTTOVALUTATI
Come fa notare Francesco Calabrese, quella che potrebbe essere considerata una banale mancanza di pulizia di un impianto (pensiamo per esempio all’accumulo di trucioli, morchie e residui in genere) può diventare la causa di un fermo macchina addirittura nel 15% dei casi. Ma non solo, perché “gli oli refrigeranti che restano a lungo in una vasca sporca”, continua il fondatore di ConsergesT-TECH, “vengono contaminati da sporcizia e batteri, finendo per influire negativamente sulla qualità degli olii, sulla salubrità degli ambienti di lavoro, sulla durata degli utensili e sulla qualità finale del pezzo lavorato”.
Tale situazione può essere prevenuta attraverso operazioni di pulizia professionale, ovvero attraverso un lavaggio completo, accurato ed efficace di tutta la macchina e dei suoi componenti. “Non basta pulire sommariamente l’esterno”, precisa infatti Calabrese, “ma occorre rimuovere sporco, scarti di lavorazione, residui di olio dall’interno dell’impianto”.
PULIZIA ACCURATA
Per le operazioni di pulizia professionale ConsergesT-TECH si avvale di pulitrici a caldo a bassa pressione, in grado di rimuovere lo sporco e sterilizzare anche le zone più difficili da raggiungere con l’ausilio sia dell’acqua, che viene portata a temperature superiori ai 90 °C, sia di appositi detergenti sgrassanti. Successivamente si passa al lavaggio finale con la stessa emulsione lubrificante normalmente impiegata sulla macchina, al fine di eliminare residui di detergenti e lasciare un velo oleoso che la protegga dalla ruggine.
“Per ottenere buoni risultati”, aggiunge Calabrese, “bisogna aprire le vasche e accedere ai punti in cui morchie e trucioli si accumulano, causando difficoltà nella circolazione del lubrificante e problemi di efficienza delle pompe di rilancio. Lo stesso dicasi per tutte le altre parti del sistema macchina. Solo successivamente si provvederà a reimmettere in macchina i lubrificanti prima aspirati e filtrati”.
Se svolte in maniera periodica e professionale, queste operazioni consentono di ottenere vantaggi tangibili, che vanno dalla notevole riduzione della proliferazione batterica e dei cattivi odori al miglioramento del funzionamento di pompe, galleggianti, evacuatori, magazzini utensili e componenti vari delle macchine, nonché di una maggiore durata dei lubrificanti e di una qualità più alta delle lavorazioni.
“Non basta pulire sommariamente l’esterno delle macchine”, spiega Calabrese, “ma occorre rimuovere sporco, scarti di lavorazione, residui di olio dall’interno dell’impianto”.
CI SONO RISCHI?
“Una delle domande che ci sentiamo fare più frequentemente è se il contatto con l’acqua possa provocare dei guasti all’impianto”, continua il fondatore di ConsergesT-TECH. “Un dubbio più che lecito, ma la risposta è no. A patto chiaramente che si operi in modo corretto e attento”. Anche se, in genere, la componentistica presente sulle macchine è di per sé adatta al contatto con l’acqua, esistono infatti parti più delicate, come motori, righe ottiche e impianti elettrici, che – proprio per evitare che possano in qualche modo essere raggiunti dall’acqua – vengono coperti e isolati con materiali impermeabili. L’acqua, inoltre, viene immessa a bassa pressione, così da poter essere prontamente aspirata senza che crei problemi.
Il contatto con l’acqua non provoca guasti all’impianto, a patto chiaramente che si operi in modo corretto e attento.
MANUTENZIONE ORDINARIA
Ciò che in buona sostanza preme sottolineare a Francesco Calabrese è che “un impianto pulito è un bene strumentale pienamente funzionante e produttivo, più facile da manutenere, nonché indice di una buona organizzazione aziendale”.
Si tratta infatti di un’operazione di manutenzione vera e propria, che – in quanto tale – dovrebbe essere svolta ciclicamente, e non considerata straordinaria. “Grazie alla nostra esperienza più che decennale”, aggiunge ancora il fondatore di ConsergesT-TECH, “siamo in grado di fare in modo che il fermo macchina duri solo il tempo strettamente necessario, affinché non sia troppo oneroso nell’ambito del processo produttivo”. ©TECN’È
Se svolte in maniera periodica e professionale, le operazioni di pulizia di macchine e impianti consentono di ottenere vantaggi tangibili.