
Un primo esempio di apparecchiature di produzione assistita da computer (CAME, Computer Aided Manufacturing Equipment) di Yamaha.
I sofisticati robot industriali di oggi racchiudono millenni di immaginazione e decenni di impegno ingegneristico. Il cammino di Yamaha Motor Europe.
A cura di Oumayma Gad (*)
Le macchine intelligenti che ci aiutano a fare di più esistono nella narrativa da migliaia di anni. Già nell’VIII secolo a.C., l’Iliade di Omero immaginava una squadra di abili automi come assistenti nella lavorazione dei metalli (Iliade, libro 18. “C'erano anche ancelle d’oro che lavoravano per lui, ed erano come vere e proprie giovani donne, dotate di senno e ragione, anche di voce e forza, e di tutta l’istruzione degli immortali; queste si impegnavano come il re ordinava loro”.
Nel mondo reale degli anni Settanta, i robot industriali, il cui nome è stato ripreso dalla letteratura ceca, hanno portato forza, velocità e ripetibilità sovrumane nell’industria automobilistica, svolgendo compiti come la saldatura e la spruzzatura.
La prima industrializzazione
In quel periodo, Yamaha aveva sviluppato le proprie apparecchiature di produzione assistita da computer (CAME, Computer Aided Manufacturing Equipment) per supportare la produzione di motociclette. A differenza dei grandi robot di saldatura, le macchine erano piccole, altamente funzionali e dal design elegante. Nel 1981, percependo un ruolo più ampio nell’industria per questo concetto di CAME, Yamaha ha costituito la prima incarnazione della sua divisione Intelligent Machines (IM). Il team fondatore, composto da circa 50 persone, comprendeva ingegneri del gruppo di tecnologia di produzione e specialisti neoassunti. Tuttavia, all’epoca il mercato per queste apparecchiature non era ancora collaudato e le condizioni erano difficili.
Per un po’ le attività cessarono fino all’arrivo di Katsuhiko Tsuchiya, di ritorno in Giappone da un incarico come responsabile del Centro di ricerca e sviluppo Yamaha in California. Egli riformò la divisione IM e il team continuò a lavorare in un angolo della fabbrica di motociclette. Con l’interesse generale del mercato per i robot industriali in continua crescita, il team colse l’opportunità di mostrare come le proprie tecnologie potessero trasformare i processi produttivi e potenziare la produttività della fabbricazione alla Tokyo International Robot Exhibition del settembre 1983.
A questo evento, i visitatori di un importante produttore di apparecchiature elettroniche assistettero alle dimostrazioni presentate nello stand di Yamaha IM. Si misero in contatto per chiedere se il know-how esposto potesse essere utilizzato per realizzare un piccolo dispositivo di montaggio di chip per il fissaggio di componenti elettronici su circuiti stampati. Questa piccola macchina programmabile ad alta precisione divenne il precursore delle odierne macchine per il montaggio superficiale. Ancora oggi, le macchine in linea per il montaggio di superfici ad alta velocità sono i prodotti più venduti della gamma Yamaha Robotics. Dotate della tecnologia robotica Yamaha, offrono alta velocità, precisione, ripetibilità e flessibilità, con molte funzionalità automatiche innovative che consentono tempi di ciclo sostenuti e rapidi con errori minimi; due dei principali vantaggi che i produttori possono ottenere introducendo i robot nelle loro attività.
La divisione IM continuò a presentare concetti nuovi e più avanzati alle fiere di tutto il mondo. Con l’avanzare dello sviluppo tecnologico, gli ordini acquisiti in occasione di questi eventi divennero più frequenti e più consistenti. I primi progetti comprendevano una linea di assemblaggio per freni e un sistema di produzione di fotocopiatrici. Da allora, la divisione ha fornito un numero sempre maggiore di robot per supportare le attività produttive in una selezione sempre più diversificata di settori, come l’assemblaggio di apparecchi elettrici di consumo, il trasporto di componenti automobilistici e la produzione di grandi pannelli a cristalli liquidi.

Assemblaggio della batteria ad alta velocità e soluzione di test con il robot SCARA Yamaha YK1200X.
Robot industriali oggi
Partendo dalle conoscenze e dalle tecnologie sviluppate per le prime macchine CAME, i robot industriali si sono evoluti fino a diventare robot cartesiani, SCARA, articolati e collaborativi sofisticati e altamente sviluppati. Inoltre, i moduli LCMR200 di Yamaha incorporano la tecnologia robotica per offrire un trasporto dei pezzi ad alta velocità e programmabile come alternativa più silenziosa, robusta, affidabile e flessibile ai trasportatori tradizionali.
La tendenza verso una maggiore automazione continua a crescere nelle fabbriche di tutto il mondo, in quanto le aziende cercano di aumentare la loro produttività in tutti gli aspetti della produzione, del confezionamento e della movimentazione di diversi tipi di prodotti. I robot sono ora ampiamente adottati per accelerare i tempi dei cicli di processo e ridurre al minimo gli errori, mentre l’automazione end-to-end di sequenze di assemblaggio complete può migliorare il flusso di lavoro aumentando la sincronizzazione tra i singoli processi.
Inoltre, sono emersi nuovi mercati e nuove applicazioni, come la produzione di batterie per veicoli elettrici, che è ideale per i robot SCARA di grandi dimensioni. Nel 2023, Yamaha Robotics ha dimostrato una soluzione per l’assemblaggio e il collaudo finale delle batterie in grado di sollevare e posizionare ripetutamente moduli di 35 kg con estrema precisione di posizionamento per il collaudo elettrico e l’assemblaggio finale.
Yamaha sta anche espandendo l’adozione dei robot industriali alle piccole imprese, progettando nuovi prodotti con un elevato rapporto costo/prestazioni. La serie YK-XE SCARA ne è un esempio. Nel 2024 Yamaha ha ampliato la gamma introducendo la serie YK-XEC per camere bianche. Conforme alle norme di pulizia ISO Classe 4 (ISO 14644-1), viene utilizzata nella produzione di semiconduttori, nell’assemblaggio di dischi rigidi, nell’assemblaggio di dispositivi medici e nella produzione alimentare.
I robot hanno fatto molta strada da quando, nel 1981, gli entusiasti ingegneri della divisione IM di Yamaha iniziarono la loro ricerca. Il loro lavoro ha contribuito allo sviluppo di una tecnologia influente a livello globale, sviluppata e adottata da aziende e ricercatori leader. Secondo Fortune Business Insights, il mercato globale dei robot industriali è stimato a 18 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che supererà i 41 miliardi di dollari entro il 2030.
FOCUS: LA DIVISIONE ROBOTICA
Yamaha Factory Automation Section (FA Section), una sottodivisione della Yamaha Motor Robotics Business Unit di Yamaha Motor Corporation, è dedicata all’offerta di robot industriali flessibili e ad alta precisione per vincere le sfide poste dall’automazione di precisione.
Nata con l’introduzione della tecnologia robotica nelle attività di assemblaggio delle motociclette Yamaha, la divisione vanta un’esperienza di oltre 40 anni nell’ideazione di soluzioni per l’automazione, dal livello di intere fabbriche al livello micro. I robot industriali Yamaha hanno conquistato la fiducia di aziende leader a livello mondiale, in settori che spaziano dalla realizzazione di semiconduttori all’assemblaggio di prodotti elettronici, elettrodomestici, componenti per autotrazione e grandi pannelli a cristalli liquidi.
Yamaha Motor FA Section propone una gamma di soluzioni integrate per l’assemblaggio robotizzato che comprende robot ad asse singolo, SCARA, robot cartesiani e articolati. Significative le innovazioni come il modulo di trasporto lineare LCMR200, il successore dei classici trasportatori a nastro e a rulli che offre movimenti più fluidi, minore ingombro e maggiore versatilità, un’emblema dell’evoluzione nell’automazione industriale. Tutte le principali tecnologie robotiche, come anche tutti i componenti chiave e i sistemi robotici completi, sono realizzati internamente, a garanzia della qualità costante e del controllo sui tempi di consegna. Con sede a Neuss, in Germania, Yamaha FA Section serve i clienti di tutta Europa. ©TECNELAB
(*) Oumayma Gad è responsabile marketing e comunicazione di Yamaha Motor Europe N.V.

Il robot SCARA YK-XEC Clean.





































































