L’aggiornamento e la riqualificazione professionale come leve per lo sviluppo della piccola e media impresa italiana. È questa l’idea alla base di AssoMec, un’Associazione di 350 aziende manifatturiere, nata nel 2010, con lo scopo di aiutare le realtà produttive del settore meccanico ad accrescere il loro valore e la loro competitività. AssoMec è in estrema sintesi un nuovo modello di partecipazione per rilanciare la crescita delle PMI, come ci spiega Barbara Pigoli, Presidente dell’Associazione.
di Anna Guida
Più formazione uguale più qualità. Più qualità uguale più sviluppo. Questa l’idea che ha spinto AssoMec (www.assomec.eu), l’Associazione nazionale delle imprese manifatturiere meccaniche, a sviluppare un progetto di formazione per le PMI del settore. L’iniziativa ha già portato in due anni a risultati tangibili e misurabili su export, fatturato e redditività, grazie alle oltre 37.000 h di formazione erogate e finanziate (per più di 3 milioni di euro) a favore del personale delle 350 aziende aderenti al progetto.
Ma cominciamo dal principio. Cos’è AssoMec e come è nata? “AssoMec è l’aggregazione su base volontaria tra le imprese della filiera meccanica che hanno scelto la “via alta” – basata su conoscenza, qualità e innovazione – e non quella “bassa” – fondata sul taglio dei costi – come modello per lo sviluppo sostenibile, la responsabilità sociale e la competitività”, spiega Barbara Pigoli, Presidente dell’Associazione. “La crisi costringe spesso gli imprenditori a tagliare i costi e le risorse, con un conseguente impoverimento del valore aziendale. AssoMec dà voce alle domande degli imprenditori e mostra loro una strada alternativa basata su innovazione e sviluppo. Esistono molte opportunità a disposizione degli imprenditori per intraprendere questa via, ma spesso non sono conosciute o accessibili. Noi interveniamo proprio su questo snodo cruciale”.
LA FORMAZIONE? NON PIÙ UN’ESCLUSIVA DELLE GRANDI IMPRESE
I dati parlano chiaro: in Italia solo il 4,5% delle piccole e medie imprese manifatturiere gestisce un piano organico di riqualificazione e sviluppo. Il settore manifatturiero risulta fortemente penalizzato in materia di formazione finanziata rispetto agli altri settori economici (poco più del 24% contro una media di quasi il 90%). Un ulteriore svantaggio è dato dal dimensionamento aziendale: le piccole imprese hanno un quinto delle possibilità rispetto alle grandi di mettere in atto concreti piani di riqualificazione del personale e dell’organizzazione. “Eppure fare formazione è importantissimo: non significa solo dare valore alla propria impresa, ma anche avere maggiori possibilità di accedere ai finanziamenti aziendali in tema di innovazione, e poter instaurare proficue partnership con università e centri di ricerca specializzati”, spiega Barbara Pigoli. “Per questo AssoMec opera dal 2010 come soggetto indipendente e intermedio sul mercato delle politiche per lo sviluppo, articolando la domanda espressa da imprese e lavoratori, e generando la risposta (tecnica e finanziaria) a favore della competitività e occupabilità, in una logica di partecipazione, sussidiarietà e coesione sociale”.
UN ESPERTO IN POLITICHE DI SVILUPPO AZIENDALE SEMPRE A DISPOSIZIONE
Gli Esperti in Politiche di Sviluppo Aziendale di AssoMec, attraverso la costruzione di un rapporto stabile “on-to-one” con le imprese, si occupano di articolare la domanda formativa e di sviluppo delle aziende, valutarne la sostenibilità (in termini di obiettivi, innovazione, rischi, pericoli), considerarne la coerenza con i requisiti richiesti dalle normative europee e nazionali, e infine individuare tutti i finanziamenti disponibili per sostenere lo sviluppo aziendale. Una volta ottenuto il finanziamento, AssoMec affianca l’imprenditore anche nella selezione dei fornitori più adatti a soddisfare le esigenza di sviluppo delle competenze e dei saperi.
IMPRENDITORI E LAVORATORI: VERSO UN MODELLO DI COESIONE SOCIALE
“AssoMec è un’Associazione davvero innovativa, perché è riuscita a modificare la classica dicotomia tra mondo imprenditoriale e associazionismo sindacale tipica del sistema industriale italiano. Le aziende che condividono la nostra mission sono protagoniste di una visione inclusiva nei rapporti con le parti sociali ed economiche (istituzioni, sindacati, pubbliche amministrazioni, fornitori di servizi formativi). Migliorando l’accesso alle politiche di sviluppo economico, le imprese sono in grado di rispondere a due bisogni fondamentali e condivisi: incrementare la competitività delle aziende e garantire l’occupabilità dei lavoratori. Senza questa combinazione, che si fonda sulla partecipazione di imprenditori e lavoratori allo stesso percorso, il sistema industriale italiano è destinato a perdere sempre più quote di mercato”.
LE PMI DI SUCCESSO
Il 12 dicembre 2012 a Milano, AssoMec ha assegnato il premio “Dal dire al fare. Premio imprese di successo” a 80 PMI italiane che, grazie alla formazione, hanno migliorato concretamente la loro competitività sul mercato. “Nel contesto economico attuale, questo premio, giunto alla sua terza edizione, è un vero messaggio di speranza. È utile per far sapere ai piccoli e medi imprenditori italiani che la recessione si può affrontare cogliendo tutte le opportunità che consentono di far crescere il capitale immateriale delle imprese. Il successo di queste aziende testimonia che anche le PMI possono ottenere risultati concreti con il corretto utilizzo delle politiche di formazione e qualificazione promosse dai canali istituzionali. Non più un’offerta di corsi e contenuti calata dall’alto, ma una risposta concreta e su misura al fabbisogno aziendale”.