Se la stima di crescita del +5,2% verrà rispettata, il 2014 porterà il comparto rappresentato da Assiot al suo massimo storico di 6,56 miliardi di euro.
I dati preconsuntivi dicono che il 2014 è stato per l’industria italiana dei sistemi di trasmissione del movimento e della potenza un anno decisamente buono. Se la stima di crescita del +5,2% verrà rispettata, il 2014 porterà il comparto rappresentato da Assiot, l’Associazione italiana dei costruttori di organi di trasmissione e ingranaggi, al massimo storico di 6,56 miliardi di euro.
di Alberto Taddei
I dati preconsuntivi dicono che il 2014 è stato per l’industria italiana dei sistemi di trasmissione del movimento e della potenza un anno decisamente buono. Dopo un 2012 in netto calo (-5,2%) e un 2013 sostanzialmente piatto (+0,7%), se la stima di crescita del +5,2% verrà rispettata il 2014 porterà il comparto rappresentato da Assiot (www.assiot.it), l’Associazione italiana dei costruttori di organi di trasmissione e ingranaggi, al massimo storico di 6,56 miliardi di euro.
Il dato che forse incoraggia maggiormente è quello relativo alle dinamiche dei mercati. A trainare la crescita, oltre all’export, che segna +5,1%, è anche il mercato domestico, che, con un ottimo +5,3%, risponde colpo su colpo alle consegne provenienti dai paesi esteri (+5,2% di importazioni). A conferma di una – così parrebbe – ritrovata fiducia, vi è il saldo della bilancia commerciale, che cresce anch’essa sull’ordine del +5% e si porta a quota 1,68 miliardi di euro, cioè oltre il 25% dell’intero valore del comparto.
Sistemi di trasmissioni e potenza: preconsuntivi 2014. Dati in milioni di euro. Fonte Assiot.
ECONOMIE IN CRESCITA
Scendendo più nel dettaglio, per quanto riguarda le esportazioni si segnala l’ottima performance del continente asiatico, che, rispetto al 2013, registra +11%. Non vanno male, comunque, le “vecchie” economie, con Europa e Nord America che registrano rispettivamente +4,5% e +3,6%. Ad andare per la maggiore sui mercati esteri (1,4 miliardi di euro) sono gli ingranaggi e le trasmissioni, ovvero i prodotti più tradizionali, seguiti da cuscinetti e trasmissioni lineari (862 milioni di euro). In controtendenza, con un lieve calo, le catene e relative parti, il cui peso, però, è decisamente modesto (81 milioni di euro). I prezzi dei prodotti esportati rimangono sostanzialmente stabili, al contrario di quelli delle appena citate catene che crollano del 19%.
Dalle rilevazioni effettuate tra gli associati, per i primi mesi del 2015 Assiot prevede una leggera crescita delle consegne sui mercati sia nazionale che esteri, pur con qualche differenza. Se l’Asia continua a mantenersi molto vivace, al contrario il Nord America rallenta. Per quanto riguarda il mercato nazionale, sono buone le prospettive di sbocco legate ai macchinari industriali. In linea con la leggera ripresa del mercato automotive, sembra inoltre affermarsi una tendenza che vede la componentistica dedicata alla “strada” crescere a scapito del cosiddetto “off-higway”, principalmente le macchine movimento terra e da cantieristica.
Tomaso Carraro, presidente di Assiot, e Fabrizio Cattaneo, segretario generale di Assiot, l’Associazione italiana dei costruttori di organi di trasmissione e ingranaggi, alla presentazione dei dati preconsuntivi del 2014.