Una ricerca commissionata da Dynatrace ha rilevato che più della metà dei CIO afferma che i team IT non sono mai in grado di completare tutte le attività richieste dall’azienda, a causa della quantità di tempo sprecata per mantenere i sistemi attivi.
Tenere il passo nella corsa all’innovazione digitale è sempre più una priorità per le aziende che vogliono restare competitive. Per riuscirci, è necessario che i team IT lavorino senza intoppi, grazie a una perfetta combinazione tra AI e automazione.
di Abdi Essa (*)
Le organizzazioni di tutte le dimensioni sono costantemente impegnate a creare nuove esperienze digitali e superare nuovi limiti per essere sempre un passo avanti alla concorrenza. Mentre questa sfida continua a infiammarsi, IDC prevede che entro il 2023 l’economia globale raggiungerà la “supremazia digitale”, con più della metà di tutto il PIL mondiale generato da prodotti e servizi di imprese che si sono trasformate digitalmente. Nel continuo viaggio verso questo futuro che vede il digitale al primo posto, è essenziale innovare più velocemente degli altri: nessuna organizzazione vuole essere lasciata a terra mentre i concorrenti superano la stratosfera.
A titolo di esempio, gli eventi dello scorso anno hanno visto i clienti richiedere più servizi digitali a tutti i livelli. Tuttavia, molte organizzazioni fanno fatica a rendere l’innovazione digitale una priorità. La ricerca Dynatrace “2020 Global CIO Report” ha rilevato che più della metà dei CIO afferma che i team IT non sono mai in grado di completare tutte le attività richieste dall’azienda, a causa della quantità di tempo che viene sprecata semplicemente “mantenendo i sistemi attivi”. Quando gli ingegneri del software si invischiano in attività banali che richiedono tempo, la trasformazione digitale viene frenata. È quindi essenziale che le organizzazioni trovino un modo per superare questi vincoli in modo da essere sicure di rimanere in prima linea nella “corsa allo spazio” dell’innovazione digitale.
PRIMO STEP: CONSOLIDARE LE BASI
Prima che le organizzazioni possano lanciarsi verso nuovi orizzonti digitali è essenziale – al fine di avere successo – che l’innovazione si fondi su basi solide. Questa base deve essere costruita su team IT ben organizzati, strettamente allineati con il business e che lavorano per una serie ben definita di obiettivi e risultati. Tuttavia, è sempre più difficile raggiungere tale allineamento, poiché gli ecosistemi di servizi cloud e digitali continuano a crescere in complessità.
Il problema è che i team IT e di business digitali spesso si affidano a una tale moltitudine di strumenti per monitorare diversi aspetti dell’ambiente IT e gestire l’esperienza utente, che avere un’immagine chiara di ciò che sta accadendo in tutta l’azienda è diventata un’impresa significativa. Per questa ragione, con diversi gruppi che esaminano diversi set di dati e la propria versione della “verità”, la collaborazione tra team è molto difficile da ottenere. Colmare queste lacune e consentire ai team di lavorare in un più stretto allineamento sta diventando un imperativo cruciale e in questo settore sono già stati fatti sforzi significativi. In questo contesto, Gartner prevede che il 50% delle organizzazioni sperimenterà una maggiore collaborazione tra i team business e IT entro il 2022.
Gartner prevede che il 69% del lavoro di routine attualmente svolto dai manager sarà completamente automatizzato entro il 2024 e che solo allora i team IT delle aziende saranno liberi di concentrarsi su nuovi progetti di innovazione.
SFRUTTARE AL MASSIMO AI E AUTOMAZIONE
Consentire una maggiore collaborazione tra i team di per sé non affronta il problema principale che impedisce alle organizzazioni di realizzare le proprie ambizioni digitali: i team IT, infatti, sono ancora troppo limitati e non hanno abbastanza tempo per portare a termine tutte le attività che gravano sulle loro spalle. Per ovviare a questo problema, le organizzazioni dovrebbero cercare di automatizzare le attività quotidiane ripetitive che portano via tempo. In questo senso, Gartner prevede che il 69% del lavoro di routine attualmente svolto dai manager sarà completamente automatizzato entro il 2024, e che solo allora i team saranno liberi di concentrarsi su nuovi progetti di innovazione.
Permettere una maggiore automazione negli odierni ambienti cloud dinamici e su scala web può essere particolarmente impegnativo, data la difficoltà di mantenere l’osservabilità: non è possibile automatizzare ciò che non si può vedere. Per cominciare, i team IT hanno bisogno della capacità di analizzare continuamente e automaticamente l’intero ambiente, comprese le applicazioni, i microservizi e l’architettura serverless. Questo garantirà che possano mantenere l’osservabilità nel loro ambiente. Tuttavia, non è sufficiente acquisire semplicemente i dati di osservabilità: i team devono anche essere in grado di analizzarli in tempo reale e comprenderli in un contesto completo, in modo da poter ricavare intuizioni fruibili che possono essere utilizzate per automatizzare i processi. Ciò può essere ottenuto solo con un modello di dati unificato, che combina metriche IT e aziendali e intelligenza artificiale in grado non solo di interpretare immediatamente la causa principale di eventuali anomalie, ma anche di offrire risposte automatizzate per risolverle. Questo significa potersi concentrare su iniziative di ampio respiro che generano valore per l’azienda e i propri clienti, lasciando che l’AI si occupi dei processi di routine.
UN CASO ESEMPLARE
Un’azienda che sta sfruttando questo approccio per supportare l’innovazione continua è ERT, uno sviluppatore di applicazioni utilizzate dai ricercatori medici nel 75% di tutti gli studi clinici approvati dalla FDA nel 2019. Le soluzioni di ERT permettono ai clienti di creare trattamenti e vaccini nuovi, e potenzialmente salvavita, da commercializzare più rapidamente. L’azienda ha utilizzato l’osservabilità per automatizzare i suoi processi DevOps, riuscendo così ad accelerare la consegna di nuove applicazioni, passando da una media di sei settimane a sole quattro settimane. ERT utilizza anche l’automazione e l’intelligenza artificiale per attivare carichi di lavoro autoriparanti, riducendo i tempi di sviluppo e garantendo i più elevati standard di qualità e precisione.
Mentre la nuova corsa allo spazio continua, emergerà il divario crescente tra coloro che sfruttano l’AI per automatizzare i processi e coloro che non lo fanno. IDC prevede che la spesa mondiale per l’intelligenza artificiale dovrebbe raddoppiare in quattro anni, raggiungendo i 110 miliardi di dollari entro il 2024, il che dà un’idea di quanta attenzione viene posta su queste tecnologie. Adottando misure per adattarsi ora, le organizzazioni possono mettersi in una posizione decisamente migliore per essere tra le prime a piantare una bandiera sulla base dell’innovazione digitale appena scoperta. ©TECNeLaB
(*) Abdi Essa, Regional Vice President, UK&I, Dynatrace.
IDC prevede che la spesa mondiale per l’intelligenza artificiale dovrebbe raddoppiare in quattro anni, raggiungendo i 110 miliardi di dollari entro il 2024, il che dà un’idea di quanta attenzione viene posta su queste tecnologie.