Renishaw è un’azienda globale con competenze nella misura, nel controllo del movimento e nella produzione.
La pandemia sta velocizzando le trasformazioni tecnologiche nell’industria: se prima era lecito pensare di innovare i processi, oggi è obbligatorio. Parola di Renishaw, azienda globale esperta nella misura, nel controllo del movimento e nella produzione.
di Simona Recanatini
Se fino a ieri, per le aziende, innovare era fondamentale, oggi lo scenario è cambiato: innovare è diventato obbligatorio. Indipendentemente dalle dimensioni e dai settori, mai come in questo preciso momento storico, in un mercato “contagiato” e ferito dalla pandemia, l’innovazione diventa la vera chiave per la sopravvivenza. Lo sostiene, e ha ben metabolizzato questo concetto, Renishaw, azienda globale con competenze nella misura, nel controllo del movimento e nella produzione, la cui sede principale è nel Regno Unito, in particolare nel Gloucestershire, dove avviene la maggior parte delle attività di ricerca, sviluppo e produzione. Renishaw, del resto, si occupa di innovazione tecnologica da quasi 50 anni e conta una rete di filiali in 37 Paesi del mondo.
“La situazione legata al Covid-19 ha ‘esasperato’ una serie di richieste che già erano presenti nel mercato. Se prima era lecito pensare di innovare i processi produttivi, oggi per le aziende è obbligatorio. In sostanza: tutto quello che ruotava intorno al concetto di Industria 4.0, ovvero legare tra loro tutti i pezzi delle varie fasi del processo produttivo, se prima era considerato un’opportunità adesso è una reale necessità”, esordisce Roberto Rivetti, Amministratore Delegato di Renishaw S.p.A., filiale italiana dell’azienda, con sede a Torino. Una necessità che Renishaw aveva già concretizzato. Infatti, per fare un esempio, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, l’azienda è riuscita a far arrivare i prodotti ai clienti nei tempi “giusti”, senza troppi intoppi, sia nella prima fase dell’emergenza che in questa seconda fase, in cui si è aggiunta la Brexit come ulteriore sfida.
La sede principale di Renishaw è nel Regno Unito, dove avviene la maggior parte delle attività di ricerca e sviluppo.
UN AIUTO DALL’AUTOMAZIONE
“A proposito di Brexit, Renishaw ha investito in anticipo per mantenere alto il ritmo della produzione e per avere il materiale da consegnare ai clienti già stivato in magazzini europei. Da fornitori abbiamo vissuto per primi sulla nostra pelle le difficoltà di questi cambiamenti repentini, perciò possiamo immaginare cosa potrebbero passare i nostri clienti: per questo ci sforziamo di suggerire loro soluzioni che possano agevolarli lungo tutte le fasi del processo produttivo. Uno dei problemi principali che devono affrontare oggi, tra positività al virus e isolamenti forzati, riguarda per esempio l’incognita del personale a propria disposizione. Un minimo di automazione in più potrebbe agevolare: guardando le fasi del processo produttivo, che sia l’impostazione di un pezzo o di un utensile o il controllo delle lavorazioni eseguite, ci sono tutta una serie di operazioni che i nostri sistemi di misura per macchine utensili possono fare senza dover gravare sui compiti dell’operatore”, spiega Rivetti.
Con il presetting utensile si possono misurare le dimensioni degli utensili prima dell’inizio della lavorazione ed è possibile individuare eventuali rotture o usure degli utensili durante il ciclo produttivo, a tutto vantaggio dell’efficienza delle macchine.
“Stesso discorso a valle del processo: a lavorazione finita, il pezzo normalmente va verificato in sala metrologica. Se prima si aveva la possibilità di avere un flusso di lavoro organizzato, oggi non è così scontato poter avere un feedback nei tempi previsti. Ecco quindi che, senza voler sostituire l’importante ruolo delle macchine di misura, spostando molti dei controlli direttamente sulla macchina utensile non si devono aspettare i tempi di risposta della sala metrologica. Anche in questo caso, sono le sonde di controllo del pezzo che permettono di ovviare facilmente al problema”, aggiunge l’Amministratore Delegato di Renishaw.
L’obiettivo di Renishaw, storicamente, è sempre stato chiaro e ben delineato: progettare, sviluppare e commercializzare soluzioni e sistemi in grado di assicurare un livello di precisione, controllo e affidabilità senza precedenti.
CONTROLLO DEI PROCESSI
Il sistema di calibrazione Equator permette un ottimo controllo dei processi, introducendo in officina verifiche altamente ripetibili, versatili, riprogrammabili. Si tratta di un sistema flessibile, sviluppato per assicurare velocità e facilità d’uso in applicazioni automatiche: molte aziende stanno sostituendo i loro sistemi di verifica proprio con Equator. “L’indicazione che riceviamo da Equator ci dà la certezza che il nostro processo produttivo sia sotto controllo: non ci sono variabili che lo potrebbero influenzare in negativo. In tutto questo, si possono fare le misure più velocemente e magari aggiungerne altre con sensori di tipo diverso, aumentando a dismisura la possibilità di gestire efficacemente il processo anche con un numero variabile (ed imprevedibile) di dipendenti a disposizione”, spiega Rivetti.
La macchina di misura, ci ricordano in Renishaw, non è un oggetto utile solo nella fase finale della produzione, ma può essere portata all’interno della linea produttiva e gestita come una “semplice” misura in un processo di altra natura. Con un tastatore multisensore montato sulla macchina di misura si possono accorpare diversi tipi di controllo senza dover spostare il pezzo o far intervenire altri reparti o operatori, riuscendo a compattare le operazioni e adattarle al nuovo layout produttivo.
Il sistema REVO di Renishaw assicura prestazioni di misura molto elevate, ispezioni senza contatto e analisi delle finiture di superficie. Inoltre, utilizza il movimento sincronizzato e la tecnologia di misura a 5 assi per ridurre al minimo gli effetti dinamici del movimento della macchina ad altissime velocità di misura. L’adozione di una sonda di rilevamento flessibile aumenta ulteriormente l’accuratezza e la flessibilità del sistema. “Il tutto, utilizzando le macchine che già esistono: si tratta semplicemente di modificarle attraverso opportuni aggiornamenti. E quando parliamo di installare una sonda su macchine utensili ci riferiamo a operazioni che richiedono qualche migliaio di euro, non cifre astronomiche. Ma si tratta di operazioni che permettono alle aziende di poter far fronte velocemente alle emergenze, programmando il sistema per far sì che gestisca la produzione in automatico, al posto dei controlli manuali, a tutto vantaggio dell’efficienza, della precisione e della ripetibilità”, racconta Rivetti. “I clienti, su questo fronte, sono molto ricettivi: per loro l’innovazione è diventata un’esigenza ancora più sentita. Se già in precedenza ci avevano fatto un pensiero e avevano calcolato il vantaggio di poter avere questo tipo di soluzioni all’interno del loro processo produttivo, oggi guardano più nel dettaglio a quello che si potrebbe ottenere. E ci ritroviamo ad avere dal cliente un tipo di richiesta molto specifica, legata all’applicazione reale: il cliente sta già pensando a come integrarla immediatamente nel proprio processo produttivo. Questa è una delle cose che ci fa maggiormente piacere”, aggiunge Rivetti.
Roberto Rivetti, Amministratore Delegato di Renishaw S.p.A., filiale italiana dell’azienda, con sede a Torino.
UN’ACCELERAZIONE TECNOLOGICA
Una situazione in apparenza molto negativa come la pandemia, dunque, è riuscita a velocizzare le trasformazioni di processo industriale. Se ci pensiamo non è niente di diverso da quello che è successo a ognuno di noi con lo smart working o la spesa online. “È stata una forzatura verso un processo che era già in corso, dandogli una bellissima accelerazione in senso positivo. Per ottenere quello che abbiano ottenuto in un anno circa, senza la pandemia sarebbero serviti dieci anni. Prima le aziende guardavano soprattutto gli ostacoli e i possibili svantaggi prima dei benefici. Cambiare è difficile per tutti, ogni cambiamento implica uno sforzo e non necessariamente si ha voglia di fare quello sforzo quando, in apparenza, sembra non essercene bisogno. In realtà, gli sforzi vanno fatti quando le condizioni ti permettono di farlo: se ci si ritrova a fare dei cambiamenti in emergenza totale o quando si è sotto pressione o il problema si è già presentato ecco che diventa tutto più complicato. Bisogna cercare di bilanciare la necessità con il momento: la pandemia ha dato una grande accelerata. E ci ha insegnato che a volte stare tanto a pensarci non è conveniente: se si intravede un’opportunità bisogna prenderla, in particolare per quanto riguarda il processo produttivo, perché oggi più che mai è necessario adattarlo e trasformarlo. Nel momento in cui miglioro il mio processo produttivo divento più flessibile e attraente nei confronti dei miei clienti esistenti e di quelli potenziali”, sottolinea Roberto Rivetti.
Renishaw ha sviluppato una serie di sistemi di presetting utensili, ideali per misure a contatto e senza contatto e per la verifica dell’integrità degli utensili.
RIPENSARE I PROCESSI
La pandemia ha messo a dura prova tutto il sistema di approvvigionamenti: ha messo in luce che alcune soluzioni che sembravano soddisfacenti anche dal punto di vista economico si sono rivelate un boomerang nel momento in cui si va incontro a un evento imprevisto. “La storia però ci insegna che di eventi imprevisti negli ultimi anni, a partire dalla crisi del 2008, ne abbiamo incontrati diversi. La pandemia ha costretto le aziende a studiare una catena di approvvigionamento più logica e più vicina, pensata con un giusto mix di costi, ma anche di logistica, elemento che prima non veniva considerato in maniera così importante. Questo evento ha dimostrato che il prezzo è una semplice componente e non è mai quella fondamentale da valutare: diventa un criterio di valutazione necessario e assoluto, ma come singolo e unico elemento non si rivelerà mai vincente. Chi sceglie di lavorare con mercati lontani, dove il prodotto costa meno, ma la qualità è più bassa, perde, perché quello che guadagna da una parte lo perde dall’altra e si troverà sicuramente a dover affrontare un problema. Bisogna sforzarsi di ripensare i processi: è sufficiente, per esempio, un semplice controllo automatico posto all’inizio della lavorazione per andare incontro a un risparmio certo sui costi di produzione, potendo contare su una soluzione più efficiente. La tecnologia serve a questo… Stiamo vivendo una fase in cui possiamo permetterci di pensare e ripensare al modo in cui stiamo facendo le cose: approfittiamone. E valutiamo se non è davvero questo il momento adatto per cercare di far evolvere al meglio i nostri processi produttivi. Non prendere decisioni corrette oggi, comporterà una selezione naturale delle aziende nel prossimo futuro”, conclude Rivetti. Perché mai come in questo preciso periodo storico stare al passo con l’innovazione si rivela l’unico strumento che abbiamo per poter affrontare sfide e imprevisti, non solo a livello produttivo…
Il sistema di ispezione Equator permette un ottimo controllo dei processi, introducendo in officina verifiche altamente ripetibili, versatili, riprogrammabili.
FOCUS: L’AIUTO DEL SOFTWARE INTELLIGENTE
Con la pandemia le aziende sono state costrette a lavorare con personale ridotto e in smart working. “La nostra sezione software per macchine utensili comprende, per esempio, software di programmazione utilizzabile da remoto: il programma di misura può essere fatto anche da casa partendo da un modello 3D e non necessariamente stando davanti alla macchina. Il software di ispezione per PC e centri di lavoro Productivity + permette una programmazione interattiva dei cicli di misura, degli aggiornamenti dei parametri macchina e il richiamo dei cicli di presetting utensili. Comunica direttamente con la macchina utensile per andare a riequilibrare alcuni parametri se la misura non corrisponde al modello matematico. Prodotti come questo erano disponibili già prima della pandemia: Renishaw sta raccogliendo i frutti di anni e anni di ricerca e sviluppo. Le soluzioni esistevano già, ma questo è forse il momento giusto per metterle in funzione”, esorta Roberto Rivetti. ©TECN’È
Il sistema REVO di Renishaw assicura prestazioni di scansione molto elevate, ispezioni senza contatto e analisi delle finiture di superficie.