L’intelligenza artificiale ha la capacità di migliorare i processi esistenti e garantire un alto ritorno di investimento.
In che modo l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il manifatturiero? Quali sono le reali opportunità e i vantaggi ottenibili con l’applicazione di soluzioni di AI nella produzione industriale? La parola a 7 esperti.
di Luca Munari
Le innovazioni nella tecnologia di acquisizione, archiviazione e analisi dei dati consentono livelli completamente nuovi di automazione e virtualizzazione dei processi. In che modo l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il manifatturiero? Quali sono le reali opportunità e i vantaggi ottenibili con l’applicazione di soluzioni di intelligenza artificiale nella produzione industriale? La parola agli esperti di AVEVA, Dell Technologies, Horsa Insight, IBM, Intel, Microsoft e Oracle.
CONTROLLI EFFICACI
L’AI è infusa in tantissimi processi industriali, più o meno visibili, più o meno demandati al cloud, perché consente di migliorarne velocità ed efficienza. Nel mondo manifatturiero un esempio particolarmente rilevante è il controllo qualità. In passato, il personale eseguiva il controllo qualità delle caratteristiche superficiali di un oggetto manualmente. Ora, grazie a telecamere ad alta frequenza, a sistemi di computer vision in grado di analizzare la forma degli oggetti, all’utilizzo di telecamere per le scansioni a raggi X e all’impiego dell’AI, si ha la possibilità di verificare le caratteristiche interne ed esterne di componenti e prodotti, settando dei parametri per un’azione di controllo automatizzata, più veloce e precisa. L’AI è infatti in grado di comparare il risultato ottenuto dalla computer vision nella scansione di un oggetto su rullo con il modello standard dello stesso oggetto, proposto all’AI in fase di training. Tramite tale comparazione, l’AI può segnalare eventuali imprecisioni e difformità, taggando il singolo componente che non ha superato il controllo qualità per scartarlo. In un contesto digitale, lo stesso dato di esclusione del componente può spiegare al sistema quali sono state le cause dietro alla difformità, raffinando gradualmente il processo per ridurre il numero di scarti sulla linea. (Maurizio Galardo, AVEVA)
Maurizio Galardo, Chief Technologist XR di AVEVA.
PRODUZIONE SMART
Nell’industria manifatturiera, ‘l’edge’ è l’ambiente produttivo dove telecamere, sensori, macchine e linee di assemblaggio generano dati, che vengono poi raccolti e analizzati per ottenere insight in tempo reale e prendere decisioni rapide e pertinenti. Paradossalmente, però, l’eccessivo volume di dati generati nell’edge può diventare un limite alla trasformazione, arrivando a sovraccaricarne la tecnologia.
Grazie all’AI, un’azienda manifatturiera migliora la qualità della sua produzione, limitando interventi di manutenzione, rende più sicuro il lavoro dei propri dipendenti, colma eventuali lacune formative e, di conseguenza, diventa più competitiva. L’AI, combinata con l’edge computing e il data streaming analytics, si sta diffondendo sempre di più per applicazioni quali la manutenzione predittiva, la computer vision, il monitoraggio della qualità della produzione. Il suo impiego aiuta le industrie manifatturiere a garantire ai clienti prodotti innovativi e di alta qualità a prezzi competitivi, rispettando al contempo obiettivi di redditività, sostenibilità e sicurezza sempre più stringenti. Si tratta di vantaggi aziendali tangibili e misurabili, grazie a una migliore qualità delle informazioni, disponibili in tempi più brevi e al momento del bisogno. Un approccio smart alla produzione che permette a questa industry di differenziarsi e competere in un mercato globale competitivo. (Luigi De Vizzi, Dell Technologies Italia)
Luigi De Vizzi, Sales Director Medium Business di Dell Technologies Italia.
LA CULTURA DEL DATO
Nonostante sia ormai chiaro a tutte le industry che i dati siano un valore, il tema della cultura del dato rimane un aspetto importante sul quale è ancora necessario investire, soprattutto nel settore manifatturiero italiano. Parallelamente, persiste la convinzione che qualunque progetto di reingegnerizzazione dei processi che parta da essi interessi in modo invasivo il lavoro quotidiano. E tuttavia l’Intelligenza Artificiale ha la capacità di migliorare i processi esistenti e garantire un alto ritorno di investimento, senza costruire applicazioni complesse. L’AI, infatti, può intervenire sia su processi molto standardizzati e ripetitivi sia su fronti più creativi.
Nel primo caso, anche piccole ottimizzazioni possono portare grandi risultati, come i processi di spedizione: la soluzione H-IDA di Horsa Insight, società del gruppo che si occupa di soluzioni e servizi di Data & Analytics, applica l’Intelligenza Artificiale per ottimizzare la capacità di spedizione e trasporto, fornendo diversi scenari e per validare il processo approvativo in real time.
Sul fronte dell’elaborazione dei concept creativi, Metaverso, società del gruppo Horsa specializzata nella produzione di applicazioni e contenuti multimediali basati sulla visualizzazione 3D, ha implementato, nella propria piattaforma web di prototipazione virtuale per i settori fashion e furniture, delle feature che permettono in tempi molto ridotti di creare varianti di prodotto sulla base di input testuali. (Sergio Fraccon, Horsa Insight)
Sergio Fraccon, Managing Director Analytics di Horsa Insight.
EVOLUZIONE DEI PROCESSI
Nel settore manifatturiero, analogamente a tutti i settori industriali, è evidente la tendenza di infondere l’Intelligenza Artificiale in diverse aree di business. Possiamo identificare due ambiti in cui rilevare i maggiori vantaggi: i processi di produzione e i processi interni.
I processi di produzione sono il core business. Attraverso i Digital Twin, è possibile modellare, analizzare, ottimizzare tali processi e simularli prima della loro realizzazione. I “gemelli digitali”, basandosi sui dati collezionati da dispositivi IoT degli impianti, permettono anche di applicare algoritmi di Intelligenza Artificiale che possono, per esempio, predire i guasti degli impianti, correlarli a fattori endogeni o esogeni e suggerire ottimizzazioni. I processi interni di progettazione, produzione di documentazione, verifiche di qualità, gestione dei sistemi IT sono solo alcuni esempi di ambiti di applicazione degli Intelligent Workflow. Integrando l’Intelligenza Artificiale Generativa con le automazioni queste piattaforme permettono di ottimizzare attività effort intensive per ottenere riduzioni ingenti dei costi operativi.
Le aziende leader del futuro saranno quelle che oggi mettono al centro dei loro processi l’Intelligenza Artificiale. L’intelligenza Artificiale rivoluzionerà come operano i processi (produttivi e non), come lavorano le persone, come interagiscono con i loro clienti e come collaborano con i fornitori. Il tempo è oggi e non si può rimanere indietro. (Fabrizio Macaluso, IBM)
Fabrizio Macaluso, AI & Automation Practice Leader, Senior Managing Consultant di IBM.
RIVOLUZIONE NELL’IIoT
Dall’elaborazione e analisi in tempo reale di una grande mole di dati all’ottimizzazione dei processi e la manutenzione predittiva, l’intelligenza artificiale sta innescando una vera e propria rivoluzione nell’IoT industriale, così come in tanti altri settori: città, trasporti, medicina, scienze della vita, commercio al dettaglio.
Per il manufatturiero, una grande spinta innovative è data dall’AI nell’edge. Una svolta in termini di elaborazione di dati in tempo reale e di analytics, che portano una maggiore efficienza dei processi e consentono la manutenzione predittiva dei macchinari, oltre che introdurre applicazioni importanti come l’ispezione visiva e controllo qualità automatizzata.
L’offerta tecnologica di Intel è completa di hardware e soluzioni software, e sta già oggi aiutando le aziende a rispondere alle esigenze di calcolo delle piattaforme cloud private e dell’infrastruttura iperconvergente con un tessuto cloud unificato modulare. Ha l’effetto di accelerare la trasformazione digitale delle imprese e contribuire a portare più rapidamente i prodotti sul mercato, riducendo i tempi di realizzazione, offrendo prestazioni elevate, consolidando i flussi di lavoro e consentendo una soluzione scalabile a costi contenuti.
L’AI presto potrà essere ovunque. Si parla di democratizzazione dell’AI: disponibile non solo come opzione premium, ma presto parte integrante di ogni dispositivo. (Andrea Toigo, Intel)
Andrea Toigo, Public Sector Digital Strategy Development Manager di Intel.
NUOVI SCENARI
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il manifatturiero in modi diversi e profondi, raggiungendo livelli di automazione mai visti prima.
L’AI è in grado di svolgere compiti complessi, come la diagnostica predittiva, la pianificazione della produzione, la manutenzione predittiva e l’ottimizzazione dei processi. Inoltre, può essere utilizzata per aumentare l’efficienza delle catene produttive e di approvvigionamento, ridurre i costi di produzione e migliorare la qualità dei prodotti. Per esempio, l’AI può essere utilizzata per identificare le parti difettose in una linea di produzione oppure prevedere le esigenze future dei clienti e persino progettare nuovi prodotti. In molti casi è stata utilizzata per migliorare la sicurezza sul lavoro: per esempio, queste tecnologie possono essere utilizzate per monitorare le condizioni di lavoro, rilevare le anomalie e prevenire gli incidenti.
Le aziende sono attualmente sempre più predisposte all’utilizzo di sistemi innovativi che vadano oltre le applicazioni più classiche, come l’identificazione preventiva dei problemi oppure l’efficientamento delle operazioni di logistica. Ad oggi la tecnologia di intelligenza artificiale più avanzata come quella generativa consente di pensare a nuovi scenari. Uno tra i più considerati è quello relativo all’utilizzo del linguaggio naturale per l’interazione uomo-macchina: questo trasforma completamente il modo di implementare i processi manifatturieri rendendoli più adatti (e quindi efficaci) a risolvere lo specifico problema di business.
Le opportunità e i vantaggi ottenibili con l’applicazione di soluzioni di AI nella produzione industriale sono numerosi e reali oggi, nel prossimo futuro lo saranno ancora di più e scopriremo nuovi scenari ad oggi sconosciuti. (Andrea D’Onofrio, Microsoft Italia)
Andrea D’Onofrio, Marketing lead for Data & Analytics di Microsoft Italia.
UN ALLEATO IDEALE
L’elevata attenzione sul tema dell’AI è alimentata da due aspetti. Da un lato c’è la tecnologia che è maturata molto; dall’altro c’è una maggiore richiesta di strumenti di supporto alle decisioni: il permanere delle incertezze e problemi nelle catene del valore globali, che pesano molto sulla logistica, la produzione, la programmazione. Siamo in un mondo che non tornerà mai più come prima, soggetto a ripetute crisi: i modelli di pianificazione operativa che finora avevano funzionato bene sono insufficienti, serve una capacità di analisi e di elaborazione a fini decisionali che trova nell’AI un alleato ideale.
I vendor si sono fatti trovare pronti, soprattutto spingendo l’integrazione dell’AI all’interno delle applicazioni in modo sempre più marcato e diffuso, così da aiutare anche le aziende meno strutturate a realizzare velocemente il valore dei loro investimenti. Lo strumento è nelle mani di chi quotidianamente opera per ottimizzare, gestire, efficientare i processi: sul momento, quando serve, senza necessariamente coinvolgere un esperto di dati.
In Oracle, per esempio, forti della nostra profonda cultura del dato, abbiamo sviluppato delle applicazioni verticalizzate, che supportano in modo mirato le sfide - che sono diverse - della supply chain, della produzione, dell’efficienza logistica e operativa; ma anche le sfide emergenti connesse alla sostenibilità, in particolare per aiutare ad avere la capacità di ricondurre le informazioni rilevanti dei processi ERP e di supply chain anche nel quadro della rendicontazione dei dati ESG, che deve essere oggi formalizzata da un numero sempre crescente di aziende. (Simone Marchetti, Oracle Italia) ©ÈUREKA!
Simone Marchetti, ERPM Business Development Manager di Oracle Italia.