Laboratori di iMAGE S nella sede di Mariano Comense.
Con l’obiettivo di fotografare i cambiamenti dell’Image Processing, abbiamo chiesto a Paolo Longoni, CEO di iMAGE S, quale fosse l’attuale orientamento strategico dell’azienda che ha segnato la storia della visione artificiale nel nostro Paese.
di Fiammetta Di Vilio
iMAGE S S.p.A., realtà di Mariano Comense, in provincia di Como, ha cambiato la storia della visione artificiale in Italia e dal 1994 assicura ai clienti le tecnologie di Image Processing più avanzate, facendosi promotrice della “cultura della visione” nel nostro Paese. Centralità delle persone, capacità di innovarsi e di proporre una gamma sempre più ampia e differenziata di soluzioni sono i fattori che decretano la leadership di una solida impresa capace di ascoltare i clienti.
Abbiamo chiesto a Paolo Longoni, CEO dell’azienda, le linee guida perseguite per il successo.
“Se siamo arrivati fin qui, è anche perché la stessa attenzione che la nostra azienda storicamente ha posto nella ricerca di prodotti sempre più performanti è stata rivolta alla selezione dei collaboratori e alla loro formazione”, afferma Paolo Longoni, CEO di iMAGE S S.p.A.
SVILUPPI E TENDENZE DI UN SETTORE DINAMICO
“Siamo nati nel 1994 con la precisa volontà di affermarci sul mercato italiano come distributore specializzato di componenti per realizzare sistemi di visione, individuati e scelti per risolvere problematiche nei vari comparti industriali: manifatturiero, medicale, scientifico”, dichiara Paolo Longoni. “Le tecnologie di Image Processing non sono solo un irrinunciabile elemento di competitività, ma anche una necessità imposta da altri aspetti, quali, per esempio, il controllo qualità, l’ottimizzazione dei materiali con il fine di ridurre gli sprechi, l’automazione nelle realtà industriali per migliorare la produttività”.
“iMAGE S ha sempre fatto dell’innovazione tecnologica la propria forza, e anche in questi due anni, in cui l’imprevedibile è accaduto, non ci siamo fermati. Scienza e tecnologia sono stati i nostri punti di riferimento per ripartire anche meglio di prima. Perché abbiamo la fortuna di riconoscere e sperimentare nel nostro lavoro la forza propulsiva di un dato di fatto, quello dell’Italia che funziona, dell’Italia delle imprese che sanno fare innovazione, che guardano avanti nonostante le bufere e affrontano le sfide grazie alla tecnologia”, dice Paolo Longoni. “Per queste ragioni, dobbiamo continuare a promuovere la cultura della visione industriale, divulgando le grandi potenzialità che quest’ultima può esprimere nei diversi settori”.
La pandemia di Covid-19 è stata anche un fattore di trasformazione: ha messo in crisi alcuni aspetti dell’economia ma ha costretto a forti investimenti, per esempio nella ricerca e sviluppo e nella creazione di strumenti per la sostenibilità e l’ottimizzazione dei processi.
“L’introduzione di soluzioni smart e di sensori integrati, sempre più performanti grazie agli ingenti investimenti dell’industria dell’auto nei sistemi di assistenza alla guida e nell’elettronica consumer, ha ampliato l’utenza dei sistemi di visione industriale in virtù del miglior rapporto prezzo/prestazioni e della maggiore semplicità di implementazione. Per quanto riguarda i sistemi di alta gamma vi sono telecamere ad altissime risoluzioni e velocità a prezzi che consentono un’espansione del mercato. Tutto ciò ha consentito di diffondere l’uso dei sistemi di visione artificiale in più mercati nei quali prima esistevano delle barriere, generando un incremento della domanda nei suoi diversi aspetti”, spiega Longoni.
Per le aziende e gli sviluppatori di sistemi interessati a scoprire i recenti trend della Machine Vision, le soluzioni proposte da iMAGE S sono una tappa obbligata da considerare.
LE PERSONE AL CENTRO DEI PROGETTI
“La Machine Vision – insieme di tecnologie e soluzioni, hardware e software, che hanno il compito di dare materialmente il ‘senso della vista’ alle macchine – è ormai consolidata e ampiamente riconosciuta dal mercato, ma, grazie alla sua versatilità e trasversalità, esistono ancora campi inesplorati. Le applicazioni più complesse e che coinvolgono diversi ambiti, dalla visione alla robotica e all’intelligenza artificiale, richiedono personale sempre più esperto e multidisciplinare. È indispensabile dunque migliorare costantemente l’istruzione tecnica; per questo iMAGE S ha sempre creduto nel ruolo determinante della formazione, che rappresenta anche oggi un fattore imprescindibile di sviluppo. Se siamo arrivati fin qui, è anche perché la stessa attenzione che la nostra azienda storicamente ha posto nella ricerca di prodotti sempre più performanti è stata rivolta alla selezione dei collaboratori e alla loro formazione, così da creare e mantenere un team esperto, costituito da tecnici e figure professionali capaci di assicurare un futuro solido e duraturo all’azienda”, spiega Longoni.
Negli anni l’organico di iMAGE S è progressivamente cresciuto: sono state assunte diverse professionalità, che, insieme ad un gruppo consolidato di esperti, hanno contribuito a delineare una struttura più articolata, competitiva ed efficiente. Grazie anche a una una rete commerciale presente su tutto il territorio nazionale, l’azienda brianzola è un punto di riferimento per quanti sviluppano sistemi di visione nel Paese. Ma quale impatto ha avuto l’attuale situazione emergenziale nella gestione del personale?
“In questa emergenza pandemica abbiamo puntato molto anche sulla sicurezza dei nostri colleghi che lavorano con noi, stabilendo dei protocolli assai rigidi ma cercando, nello stesso tempo, di rendere il più confortevole possibile operare in azienda. Vogliamo che i nostri colleghi stiano bene, che si sentano parte di un progetto e del nostro modo di concepire il lavoro. Sono convinto che il well-being, inteso come strategia volta a migliorare il benessere delle persone in senso olistico (fisico, mentale e sociale), debba essere una priorità, una forma di responsabilità sociale. Progettare iniziative di tutela per la sicurezza, la salute e la sostenibilità è dunque necessario per delineare il proprio orientamento alla crescita. Soprattutto in un contesto, come quello di iMAGE S, in cui a fare la differenza sono proprio le persone con il loro patrimonio di idee, conoscenza e creatività, fondamentale per rendere competitiva l’impresa e per decidere le sorti delle sfide che il mercato continuamente propone”. Un talento straordinario, quello che si evince, nell’attrarre e trattenere i “capaci”, consentendo loro di dare il meglio sia professionalmente sia personalmente. ©TECN’È
“In questa emergenza pandemica abbiamo puntato molto anche sulla sicurezza delle persone che lavorano con noi, cercando, nello stesso tempo, di rendere il più confortevole possibile operare in azienda”, dichiara Paolo Longoni.