Così come a inizio 2021, anche alla chiusura d’anno è stata la contrazione delle forniture di materie prime a segnare lo scenario del mercato globale. In particolare, tutte le imprese manifatturiere italiane hanno segnalato, oltre alla già nota battuta d’arresto del ferro, ulteriori difficoltà nell’approvvigionamento di materie plastiche, acciaio, gomma e altri materiali, e quanto sia difficile reperirli a prezzi competitivi.
Nuova Oleodinamica Bonvicini, industria meccanica d’eccellenza a livello mondiale nella realizzazione di cilindri oleodinamici, sta continuando a fronteggiare la difficoltà di reperimento di materie prime, comune a tutte le imprese, ponendosi quale player strategico nelle dinamiche industriali connesse all’economia circolare.
L’azienda ha deciso infatti di perseguire sulla strada della razionalizzazione del comparto produttivo, per cogliere da un clima generale di difficoltà nuove sfide e opportunità. Prima tra tutte, quelle legate al settore del recycling: il forte aumento dei prezzi del rottame ha portato gli end user del settore a nuovi investimenti sui macchinari per il trattamento del rottame.
Questa tipologia di impianti molto spesso lavora 365 giorni all’anno su tre turni, e il cilindro oleodinamico ne è il cuore pulsante. I cilindri prodotti da Nuova Oleodinamica Bonvicini sono in grado di assicurare efficienza e durabilità in queste applicazioni critiche.
In tal senso, l’azione strategica di Nuova Oleodinamica Bonvicini si inserisce nelle dinamiche di stretta attualità legate alle logiche di transizione da un’economia lineare a una di tipo circolare, diminuendo la dipendenza di molte industrie dalle complesse necessità di approvvigionamento delle materie prime.
“Anche nel 2022 il nostro intento è di promuovere l’innovazione e gli investimenti attraverso il potenziamento di tutti i settori progettazione, programmazione e qualità”, afferma afferma Marco Maccagni, Direttore Commerciale di Nuova Oleodinamica Bonvicini.
“La formazione del personale e la presenza di ingegneri altamente qualificati hanno permesso all’azienda in questo anno di inserirsi nelle fasce di mercato con maggiori opportunità di lavoro. Intendiamo quindi procedere sulla strada della promozione dell’innovazione, degli investimenti strategici sulla produzione industriale attraverso catene di valore specifiche”, spiega Maccagni.
Una produzione completamente tailor made è ciò che continua dunque a caratterizzare l’azienda cremonese, ampliando i settori di riferimento che spaziano dal navale – in particolare per quanto riguarda le navi da crociera – al siderurgico e all’idroelettrico – per la movimentazione delle paratoie delle dighe – e ora anche al recycling, con la possibilità di ottenere materie prime e materiali critici che diversamente si dovrebbero importare.