Dal 10 all’11 novembre scorsi si è svolto il tradizionale appuntamento con l’Automation Fair di Rockwell Automation, multinazionale americana che da sempre dedica la propria attività alla creazione di tecnologie innovative, sostenibili, sicure e in grado di incrementare la produttività in ambito automazione industriale.
Dimostrando ancora una volta particolare cura per le persone e la loro sicurezza, quest’anno, Rockwell ha voluto garantire ai visitatori la possibilità di seguire l’evento, svoltosi a Houston, in Texas, sia online sia dal vivo. La società ha messo infatti a punto un sistema ibrido in grado di garantire la completa fruizione dei diversi elementi che rendono questo evento unico nel suo genere.
Tra questi spiccano i keynote speech, i laboratori interattivi dedicati soprattutto alla gamma Allen Bradley® e-FactoryTalk®, le discussioni tecniche e sui prodotti, i panel degli esperti di settore, i diversi forum industriali – con approfondimenti sui comparti automotive, chimico, energetico, alimentare, Life Science, industria dei metalli, delle miniere e dei cementifici, oil & gas, OEM, power & energy e water wastewater –, nonché le opportunità di networking sfruttabili con la visita all’area espositiva e agli stand, effettuabile anche online.
In quet’area, in particolare, i visitatori hanno potuto vedere le più recenti innovazioni degli oltre 100 espositori presenti – presentate sia da Rockwell Automation che dal suo PartnerNetwork™ –, soluzioni ben descritte nel primo giorno di lavoro in cui il Process Solutions User Group (PSUG) ha mostrato una prospettiva sulle ultime tecnologie per l’automazione dei processi e messo in evidenza gli approcci innovativi del Gruppo, unitamente ai successi raggiunti.
“La pandemia ha contribuito a un aumento della pressione sui mercati, nonché a una conseguente crescita dell’importanza della digitalizzazione, elemento strategico per garantire alle aziende manifatturiere di continuare a fornire prodotti con la stessa qualità, accuratezza e sicurezza in tempi veloci”, ha affermato Blake Moret, CEO di Rockwell Automation, durante il suo intervento allo PSUG.
“Le imprese sono uscite da questi due anni più forti, resilienti, agili e sostenibili, e anche noi ci siamo adeguati al cambiamento trasformando la nostra offerta, il nostro sistema di business interno e la nostra cultura, cercando di cogliere più opportunità possibili per sostenere i clienti nella loro trasformazione”, ha proseguito Moret.
“L’obiettivo è stato, ancora una volta, quello di offrire maggiori possibilità, sommando l’immaginazione delle persone al potere della tecnologia per rendere il mondo più connesso, produttivo e sostenibile”, ha aggiunto Moret.
Lo speech del CEO di Rockwell Automation è iniziato con un ringraziamento particolare ai visitatori per la partecipazione a quello che rappresenta un momento di “riconnessione”, dopo due anni di difficoltà e distanze.
Alla conferenza di apertura hanno preso parte anche Cyril Perducat, Senior VP e CTO di Rockwell Automation, Brian Sheperd, Senior Vice President Software and Control, Fran Wlodarczyk, Senior VP Intelligent Devices, Frank Kulaszewicz, Senior VP Services e, infine, Scott Genereux, Senior VP e Chief Revenue Officer.
Condividendo la propria visione sul futuro dell’industria manifatturiera, Ciryl Perducat ha approfondito le tecnologie che oggi ne stanno determinando la forma, quali l’intelligenza artificiale, la movimentazione e la robotica avanzata, i software basati su cloud e la realtà aumentata.
Perducat ha evidenziato come: “le tecnologie creino possibilità e valori potenziali che non possono essere realizzati se queste non sono accessibili agli utenti. La semplicità – nonostante sia attuabile solo tramite una base di tecnologie complicate – è ciò che farà vincere noi e i nostri clienti, e Rockwell ha da sempre l’abilità di coniugare l’innovazione con una user experience amichevole”.
Brian Sheperd ha poi mostrato come unire dati, tecnologia ed esperienza per ottenere risultati nella produzione, illustrando quali sono le direttrici strategiche seguite dal Gruppo per realizzare la “connected enterprise”: il focus sui bisogni di leader e team di produzione, l’adozione del punto di vista dei clienti e una visione centrata sulle aziende per lo sviluppo del proprio portfolio prodotti sono il frutto dell’unione del know-how di Rockwell Automation con quello dei suoi partner.
Fran Wlodarczyk ha invece illustrato le opportunità offerte ai clienti tramite i dispositivi intelligenti inclusi nel portafoglio del Gruppo, in continua espansione. “Stiamo allargando l’offerta di smart connected devices per creare un’infrastruttura in grado di servire facilmente i dati e le informazioni, al fine di portare ai clienti maggiore efficienza nelle loro operazioni”, ha detto Wlodarczyk.
L’importanza di avere al proprio fianco dei partner di fiducia, al fine di capire quali siano le possibilità esistenti, è stata successivamente sottolineata nel discorso di Frank Kulaszewicz, che ha illustrato i servizi di consulenza offerti dalla multinazionale, rimarcando anche l’importanza della cybersecurity nella convergenza tra IT e OT.
“La digitalizzazione è un viaggio che inizia quando siamo in grado di sbloccare le potenzialità contenute in tale convergenza”, ha infine dichiarato Scott Genereux, descrivendo due casi di successo generati dall’applicazione di soluzioni Rockwell Automation e dei propri partner per la digital transformation.
Ancora una volta, quindi, l’evento è servito per far comprendere ai visitatori quanto la digitalizzazione sia fondamentale per ottenere maggiore produttività, sicurezza e sostenibilità, nonché una migliore gestione degli asset e una diminuzione dei costi complessivi. Per chi non è riuscito a partecipare, Automation Fair 2021 continua on demand fino a febbraio 2022.