Rockwell Automation, leader mondiale nel mondo dell’automazione, ha deciso di rispondere alle richieste sempre più stringenti del mercato adottando un approccio digitale e sostenibile. Il digital twin o “gemello digitale” e la messa in servizio virtuale sono solo alcuni dei concetti che vengono discussi in occasione del Forum Meccatronica, che si tiene a Padova il 4 ottobre.
Centrale è il tema della digitalizzazione che, sebbene si ponga come soluzione e base per i sistemi di produzione all’avanguardia, prevede l’utilizzo di tecnologie che non sono ancora ampiamente sfruttate. Nel mondo industriale, efficienza e velocità sono tutto. Gli ingegneri di Rockwell Automation sono alla ricerca costante di nuove tecniche per incrementare la produttività senza sacrificare sicurezza e qualità.
Questo uno dei motivi cardine che ha spinto Rockwell Automation verso Emulate3D, una soluzione che porta all’unione dello spazio virtuale e di quello fisico. Il software Emulate3D aiuta a risolvere sfide di progettazione e prototipazione, permette di effettuare una messa in servizio digitale e molto altro.
Oggi, sempre più spesso, le macchine e gli impianti non vengono ordinati a catalogo, ma vengono discussi e customizzati sulle base delle esigenze del cliente. In questo scenario, il commissioning tradizionale ci può esporre a rischi significativi durante le operazioni di verifica, che vengono svolte sul campo solitamente avvalendosi di prototipi o delle stesse macchine già in fase avanzata di realizzazione.
Il virtual commissioning invece utilizza la modellazione 3D per testare le capacità, valutare la funzionalità e identificare i potenziali miglioramenti sulla base di modelli digitali – i digital twin – in modo completamente autonomo dalla realizzazione fisica del bene.
Avere a disposizione, con Emulate3D, di uno spazio virtuale su cui fare simulazioni e analisi rappresenta perciò un indiscusso elemento di valore, perché permette di analizzare modifiche e/o implementare soluzioni altamente innovative senza preoccuparsi di costi e tempi.
Anche creare scenari e convalidare il sistema durante la fase di progettazione diventerebbe insostenibile avendo a disposizione solo il mondo reale. Questo approccio digitale, quindi, oltre a ridurre i rischi e il “time to market” delle nuove soluzioni diventa la base per progettare prodotti a più alte prestazioni.
Rockwell Automation ha unito alle potenzialità di Emulate3D anche altre soluzioni software, con lo scopo di rispondere alla seguente domanda: e se fosse possibile generare il codice PLC direttamente dal modello 3D? In occasione del Forum vengono analizzati quali sono i passi fondamentali da compiere e capire come sfruttare, in unione a Emulate3D, il software Studio 5000® Application Code Manager per la generazione del codice.
Questo consentirebbe, mediante blocchi di librerie di codici altamente riutilizzabili e parametrizzabili, di generare un codice base funzionante secondo le dinamiche, le logiche e gli oggetti utilizzati all’interno del mondo virtuale.