Elena Hamerski, Denatura, 29,7 x 21cm, grafite e olio di lino su carta, 2020. Nella foto di anteprima: Greta Pllana, More points of view, olio e carboncino su tela, 160 x 135 cm, 2019 (Courtesy ©artista).
SEA Vision Group, azienda leader nella progettazione di sistemi di visione e di software per la digitalizzazione dei processi industriali, prosegue il percorso - avviato nel 2021 e dedicato all’arte contemporanea - ideato con Isorropia Homegallery, associazione culturale no profit con sede a Milano.
Quest’anno VISIONS 23 presenta dal 18 marzo al 2 novembre 2023 le opere di cinque artisti: Elena Hamerski, Greta Pllana, Riccardo Garolla, Luca Zurzolo e Giacomo Cossio che si sono confrontati con il tema uomo-natura. Il percorso artistico si sviluppa all’interno del quartier generale di SEA Vision Group, in via Claudio Treves 9/E, a Pavia, un campus istituzionale sostenibile e orientato all’innovazione.
La mostra è visitabile da tutti i collaboratori aziendali e su richiesta anche dal pubblico esterno (previa registrazione: artevents@seavision-group.com), con l’obiettivo di creare un nuovo flusso di scambio inesauribile tra creatività e logiche di produzione.
Il progetto VISIONS 23 è infatti volto a esplorare le interconnessioni tra arte e aziende. Una idea ambiziosa che ha l’obiettivo di creare un orizzonte lavorativo più dinamico, più creativo e più connesso. L’arte diventa quindi uno strumento di comunicazione sia interna sia esterna all’azienda, che anche quest’anno mette a disposizione di artisti, parte dei suoi spazi per la realizzazione di mostre e progetti culturali.
I 4.000 metri quadrati di uffici diventano quindi non solo luoghi di lavoro, ma centri di cultura dinamici e innovativi. SEA Vision Group amplia così gli orizzonti dell’esperienza lavorativa quotidiana aprendo la sua sede di Pavia all’arte e alla cultura.
VISIONS è il riconoscimento del ruolo dell’arte che mette in discussione e in relazione i diversi linguaggi dell’arte e delle aziende. Arte come prezioso valore aggiunto al vivere quotidiano, che permette di affrontare temi trasversali ed eterogenei tra loro, creando un dialogo multidisciplinare a sostegno della crescita dei lavoratori e dell’azienda.
I progetti espositivi
I progetti espositivi contamineranno dunque parte degli spazi della sede e gli artisti coinvolti - oltre ad avere la possibilità di esporre - potranno coinvolgere i 300 collaboratori dell’azienda, grazie a degli appuntamenti che verranno organizzati periodicamente.
Sono previste poi delle visite guidate, aperte su richiesta al pubblico (previa registrazione:artevents@seavision.it) che potrà ammirare le opere esposte e visitare l’edificio, un campus progettato dallo studio Bertoletti+Greco Architetti che - grazie all’uso di tecnologie innovative - richiama l’attenzione sul tema della sostenibilità ambientale.
Improntato sui concetti di innovazione e organizzazione moderna degli spazi, il progetto è stato strutturato pensando a una modalità fluida di lavoro e di co-working: la suddivisione flessibile degli ambienti interni asseconda così i cambiamenti continui propri del business; all’esterno, gli spazi verdi sono d’ausilio a una visione del lavoro piacevole ed aggregante.
Il progetto dedicato all’arte contemporanea si innesta, dunque, alla perfezione nella visione innovativa dell’azienda. A sua volta il design della sede riflette - e mostra in modo concreto - i valori e la cultura che ispirano il credo aziendale.
Il percorso espositivo
Tele di grandi e piccole dimensioni, sculture e disegni contaminano gli spazi espositivi. In mostra le opere di: Elena Hamerski, Greta Pllana, Riccardo Garolla, Luca Zurzolo e Giacomo Cossio che riflettono sul tema uomo-natura. Il percorso artistico umano, così come quello scientifico e filosofico, riflette sin dagli albori della civiltà il rapporto che abbiamo con la natura.
Originariamente, per sopravvivere, l’essere umano ha dovuto difendersi dalla natura e di essa cibarsi, l’arte era sacra e propiziatoria, l’ambiente circostante era sì l’unica fonte di risorse essenziali per la vita, ma era al contempo mistero e minaccia e ciò ha costretto l’uomo a tentare di conoscerlo, a viverlo profondamente e quindi a rispettarlo.
L’istinto conservativo lo ha però portato a proteggersi e gradualmente a separarsi dalla natura. Questo atteggiamento, in principio indispensabile, ha sempre più determinato i comportamenti dell’uomo nella sua relazione con l’ecosistema.
Il rapporto tra uomo e natura è senz’altro presente in qualsiasi fase della storia e della cultura umana, da sempre studiata nelle sue infinite sfaccettature e presente tanto nelle ambiziose teorie filosofiche universali quanto nella produzione artistica di ogni epoca.
L’uomo, in principio debole e fragile di fronte alle complessità dell’ecosistema intorno a lui, ha nel tempo sviluppato la struttura della sua società fino a perdere il contatto diretto con le sue radici: si è allontanato da esse, fino ad arrivare a uno sviluppo tecnologico e a una lontananza spirituale dalla natura tali da portare a compimento la mutazione della natura da soggetto a oggetto, soprattutto a oggetto di sfruttamento.
In questa mostra ognuno dei cinque artisti interpreta una delle cinque fondamentali accezioni di questo lungo e complesso rapporto: uomo è natura, natura e uomo, uomo contro natura, uomo senza natura, e natura senza uomo, offrendo l’opportunità di esplorare questo imprescindibile e più che mai attuale argomento in chiave artistica e personale.
Elena Hamerski affronta il tema “uomo è natura”. La sua ricerca artistica è caratterizzata dall’interesse per il mondo naturale in stretto contatto con il mondo artificiale, un’analisi scientifica ed emotiva del mondo in cui viviamo. Ciò che l’affascina di più è proprio la doppia faccia della medaglia: da una parte il lato materno della natura e dall’altro quello matrigno. Il più delle volte sono entrambi contenuti nello stesso elemento.
Greta Pllana si ispira al tema “natura e uomo”: artista di origine albanese basa la sua ricerca artistica sulle sue radici. Le tele in mostra nascono grazie a fotografie che l’artista trovava in album di famiglia. Situazioni urbane come gli edifici non finiti che diventano i soggetti principali delle sue opere.
Il progetto di cui fanno parte le opere proposte da Luca Zurzolo per VISION 23 “uomo contro natura” racconta di un uomo occidentale che crede di essere connesso alla natura, ma che in realtà non lo è. Il visitatore si trova infatti davanti immagini di natura viva che sovrastano e rendono inerme quest’uomo che non sa come districarsi all’interno del creato più spontaneo.
Riccardo Garolla con l’opera “uomo senza natura” presenta il ciclo di opere Lu malamuri, che vuole rintracciare una voce antica, la natura. Le opere sono immagini che si accendono sul passato dell’individuo, su situazioni vissute, su accadimenti che nel tempo si sono persi nella memoria.
Giacomo Cossio in “natura senza uomo” porta, infine, in mostra alcune sue opere come i “giardini portatili”.
-Luca Zurzolo, Eupnea, gesso, legno, pianta (ceropegia woodii) 100 x 30 x 30 cm, 2022. (Sinistra)
-Riccardo Garolla, Madre e figlia, 2021, inchiostro di china e gesso su tela, 110 x110 cm. (Destra in alto)
-Giacomo Cossio, Modigliana, luglio 2021, festival dei sentieri Agrourbani. (Destra in basso)