IBM (https://www.ibm.com) ha annunciato le nuove funzionalità cloud ibride che aiutano le aziende a migrare, integrare e gestire applicazioni e carichi di lavoro in maniera trasparente e sicura su qualsiasi cloud, pubblico o privato, e negli ambienti IT on-premise.
L’IBM Institute for Business Value https://www.ibm.com/thought-leadership/institute-business-value/report/multicloud stima che il 98% delle aziende prevede di adottare architetture ibride entro il 2021, ma di queste solo il 38% disporrà delle procedure e degli strumenti necessari per operare in tali ambienti. Attualmente, il processo è difficoltoso a causa dell’elevata manualità dei processi, con importanti implicazioni per la sicurezza e una mancanza di strumenti di gestione e integrazione coerenti.
Durante l’evento IBM Think 2019 di San Francisco, IBM ha annunciato una serie di nuovi strumenti e servizi per il cloud ibrido, progettati per aiutare le aziende a navigare attraverso le complessità di questo nuovo scenario.
In sintesi si tratta della nuova IBM Cloud Integration Platform, progettata per ridurre i tempi e la complessità nel lancio di nuovi servizi e applicazioni in ambienti cloud multipli in maniera coerente e uniforme; dei nuovi servizi di consulenza di IBM Services per affiancare le imprese nella definizione di una strategia cloud olistica e per semplificare la gestione delle risorse tra ambienti cloud differenti; dei nuovi servizi progettati per offrire il più alto livello di sicurezza disponibile commercialmente per dati e applicazioni su public cloud.
La soluzione IBM Cloud Integration Platform è progettata per connettere in sicurezza applicazioni, software e servizi di qualunque produttore, indipendentemente dal fatto che questi si trovino su infrastrutture IT proprietarie (on-premise), su cloud pubblico o privato. La piattaforma riunisce in un unico ambiente di sviluppo un insieme completo di strumenti di integrazione.
Tale soluzione consente di migliorare notevolmente la produttività, in quanto gli specialisti dell’integrazione possono scrivere, testare e mettere in sicurezza il codice in un solo processo, per poi memorizzarlo e riutilizzarlo quando serve. Un’operazione complessa che in precedenza richiedeva tempi molto lunghi. Ciò può aiutare le aziende a ridurre tempi e costi di integrazione di un terzo, rispettando al contempo i requisiti di sicurezza e conformità.
“La maggior parte delle aziende di grandi dimensioni hanno i loro dati e i carichi di lavoro suddivisi tra diversi cloud, pubblici e privati, SaaS e ambienti IT locali. Talvolta ciò è dovuto alla natura delle infrastrutture che supportano i processi aziendali, ma in altri casi si tratta anche di necessità associate alla conformità, a regolamenti e a questioni di privacy dei dati”, spiega Denis Kennelly, General Manager di cloud integration di IBM.
“La sfida in questo ambiente consiste nel superare il modello basato su silos di dati e tecnologie per implementare nuovi servizi aziendali e applicazioni in maniera rapida e sicura. Attualmente, stiamo lanciando nuove funzionalità progettate per aiutare le aziende a sfruttare al massimo la potenza del cloud ibrido”, aggiunge Kennelly.
Tutti i dettagli sulla soluzione IBM Cloud Integration Platform sono disponibili visitando il sito www.ibm.com/cloud/integration/platform.
IBM ha annunciato anche i nuovi IBM Services for Cloud Strategy and Design, un insieme completo di servizi progettati per fornire consulenza ai clienti su come progettare la strategia cloud in maniera olistica; si tratta di servizi che comprendono progettazione, migrazione, integrazione, servizi di architettura per definire e realizzaare il percorso di transizione verso il cloud.
IBM Services sta creando team di consulenti dedicati, composti da esperti certificati con competenze specifiche nei servizi e nelle tecnologie emergenti associate a piattaforme cloud multiple.
I team utilizzeranno strategie multicloud aperte e sicure, attingendo all’esperienza di IBM nei progetti di trasformazione dell’IT, così come alle competenze ed esperienze dell’ecosistema dei partner. I nuovi servizi si basano sul metodo Cloud Innovate e sull’approccio IBM Cloud Garage per affiancare le imprese nella co-creazione di idee innovative scalabili per procedere poi nello sviluppo, migrazione, modernizzazione e gestione delle applicazioni stesse.
Facendo leva sulla recente espansione della partnership con ServiceNow, IBM sta anche introducendo la nuova soluzione IBM Services for Multicloud Management, per fornire un singolo sistema in grado di aiutare le aziende a semplificare la gestione delle loro risorse IT con una combinazione di svariati provider di cloud pubblico, ambienti IT locali e cloud privati. Tutti i dettagli su IBM Services sono disponibili sul sito www.ibm.com/services.
IBM annuncia infine un servizio denominato IBM Cloud Hyper Protect Crypto Service, che è progettato per fornire il più alto livello di sicurezza commerciale disponibile su cloud pubblici ed è reso possibile portando la soluzione IBM LinuxONE nei data center IBM Cloud di tutto il mondo. Questo servizio fornisce la gestione delle chiavi crittografiche con un modulo di sicurezza hardware (HSM) dedicato, basato sulla tecnologia FIPS 140-2 di livello 4, offerta da un provider cloud pubblico.
Il servizio è parte integrante della famiglia di servizi IBM Cloud Hyper Protect, che vede già tra i propri clienti aziende come DACS e Solitaire Interglobal. Al fine di fornire elevati livelli di sicurezza su cloud privati e pubblici, IBM ha annunciato anche notevoli miglioramenti a IBM Cloud Private on Z. Tutti i dettagli sulle nuove funzionalità di IBM nel settore della sicurezza cloud sono disponibili sul sito www.ibm.com/security.