Interfaccia HMI di una linea di imbottigliamento B&R realizzata con il sistema di trasporto flessibile ACOPOStrak.
B&R riparte nel 2023 dal suo Orange Lab, spazio nuovo di zecca costruito a fianco della sede di Cesate (Milano) per esibire e raccontare le proprie tecnologie per l’automazione. Un gioiello che suggella la forte crescita in Italia.
di Riccardo Oldani
Il discorso si era momentaneamente interrotto con l’inizio della pandemia. Nel 2019, appena inaugurata la sua nuova sede italiana a Cesate, in provincia di Milano, B&R Italia aveva annunciato anche l’intenzione di realizzare un secondo edificio. Una struttura in cui l’azienda del Gruppo ABB, tra i leader mondiali dell’automazione, intendeva realizzare uno showroom tecnologico e spazi per formazione, corsi e conferenze. “L’inizio del lockdown ci aveva suggerito di mettere il progetto in stand by”, dice Marzio Grattieri, Managing Director di B&R Italia. “Ma appena la situazione è migliorata abbiamo deciso di rimetterci all’opera: la costruzione è ripartita nel 2021, e ora eccoci qua”.
SPAZIO TECNOLOGICO
L’Orange Lab, così si chiama la luminosa e razionale struttura da poco operativa, è in effetti uno spazio accogliente, ricco di demo dedicate alle soluzioni del Gruppo austriaco e ai robot di ABB, e gestito da un BMS (Building Management System), anch’esso realizzato con tecnologie B&R, che rende tutto l’edificio sostenibile e a risparmio energetico. Lo vediamo in anteprima (l’inaugurazione ufficiale avverrà a luglio) in occasione di un evento organizzato per la stampa, in cui i manager dell’azienda hanno illustrato i risultati dell’ultimo periodo e i programmi per il prossimo futuro. “Per noi questo spazio”, sottolinea Grattieri, “è la dimostrazione tangibile della nostra crescita. Sono in azienda da 33 anni e tutto è partito da un piccolo ufficio a Milano, in viale Certosa. Trovarci qui, in questa struttura di nostra proprietà, è anche un motivo di orgoglio”.
Un momento dell’evento organizzato da B&R nel suo Orange Lab. Si nota in primo piano una demo riguardante i sistemi di visione, perfettamente integrati con le altre soluzioni di automazione del gruppo austriaco.
IL NUOVO MARCHIO
Sulle pareti spicca anche il nuovo marchio di B&R, completamente ridisegnato. “Lo storico arancione permane, ma in una grafica sobria e lineare”, ci fa notare la Event Manager Silvia Mantica. “Il nuovo design segna anche la ripartenza delle nostre attività di marketing, che quest’anno ci vedranno presenti alla fiera SPS Italia di Parma e che prevedono il riavvio del programma degli Automation Tour, eventi studiati per accogliere i clienti e partner a casa nostra, per ascoltarli e proporre loro nuove soluzioni”.
PRODOTTI REINGEGNERIZZATI
È il Sales Manager Carlo Cuppini a entrare nel merito delle innovazioni tecnologiche di B&R, strettamente legate, negli ultimi due anni, a una decisa ripartenza degli ordini seguita alla stasi del 2020. “Abbiamo però dovuto confrontarci con lo shortage dei semiconduttori, che ha minato alle fondamenta la catena di fornitura su cui ci appoggiavamo. È venuta così a crearsi una vistosa forbice tra ordini incamerati e consegne, determinata dalla difficoltà, non solo nostra ma di tutti i player del settore, nel reperire materiali proprio mentre i nostri clienti aumentavano il volume delle richieste”. Per far fronte a quello che Cuppini definisce il “backlog” delle consegne, B&R ha fatto ricorso a varie strategie. “Innanzi tutto”, dice il manager, “un grande sforzo di riprogettazione di quasi tutto il portafoglio prodotti, ora concepiti in diverse versioni per tenere conto di due aspetti: il fatto che molti chip di ultima generazione sono stati tolti dalla produzione, lasciando spazio a prodotti più semplici, e che la loro disponibilità non è costante, ma dipende da quello che i produttori immettono sul mercato in base alle contingenze”.
Pannello operatore realizzato con il potente tool mapp View di B&R che consente di realizzare interfacce HMI finemente personalizzate.
ACQUISTI E MAGAZZINO
Un team di 600 persone è impegnato costantemente nel profondo lavoro di reingegnerizzazione di B&R, “che non è semplice”, avverte Cuppini, “perché richiede anche di ripercorrere tutto il processo di certificazione dei prodotti”. A questo si aggiungono l’apertura di un ufficio in Cina per facilitare l’acquisto di componenti in loco, sfruttando il peso del Gruppo per ottenere condizioni favorevoli, e un importante investimento nel magazzino, “che abbiamo portato”, osserva Cuppini, “a un valore attuale di 400 milioni di euro in materiali e chip. Grazie a questo impegno abbiamo potuto anche pensare a potenziare la produzione: nell’ultimo anno e mezzo abbiamo duplicato la capacità produttiva, portandola a un valore equivalente di 2 miliardi di euro. Sforzo che prosegue anche quest’anno, con un investimento previsto di 25 milioni per nuove linee produttive e nuovo personale. Altri 100 milioni sono stati impiegati per realizzare il nuovo campus per l’innovazione e la formazione di Egglesberg, quartier generale austriaco del gruppo”.
Demo all’interno dell’Orange Lab con due robot collaborativi di ABB: YuMi, a sinistra, e GoFa, a destra.
DINAMISMO ITALIANO
Il risultato di questi sforzi si è tradotto per B&R Italia in una crescita progressiva del fatturato nel 2022, che ha superato i livelli pre-pandemia, accompagnata anche da una rinnovata capacità di consegna. Il focus dell’azienda sono le soluzioni meccatroniche mirate a specifici settori. Quelli trainanti sul nostro mercato sono, in particolare, la produzione di “consumer packaged goods”, l’agroalimentare, il farmaceutico o il cosmetico, ma i campi di applicazione sono moltissimi, dalla gomma-plastica alle macchine a controllo numerico. “Alcuni di questi settori”, osserva Cuppini, “stanno velocemente guadagnando quote e diventeranno predominanti nei prossimi anni. Penso in particolare a biomedicale e additive manufacturing, per cui abbiamo soluzioni adeguate”.
L’auditorium flessibile multimediale realizzato da B&R all’interno del suo Orange Lab, nella sua sede di Cesate, in provincia di Milano.
TECNOLOGIE DI SUCCESSO
La vendita è, dice ancora il manager, “ragionevolmente bilanciata tra HMI, controllo e motion, alimentata da un portafoglio che va dai PLC ai motoriduttori, dai PC industriali e pannelli operatore agli inverter, senza dimenticare i sistemi di visione, che abbiamo integrato nelle altre soluzioni di automazione utilizzando un unico bus per la comunicazione”. Non manca lo sviluppo di soluzioni meccatroniche per il trasporto che costituiscono da sempre il fiore all’occhiello per B&R, come i sistemi Track, quelli a levitazione magnetica come ACOPOS 6D e i robot. Oltre a quelli di ABB, che coprono ogni tipo di esigenza, B&R integra nelle sue soluzioni anche i robot delta di Codian, marchio acquisito da ABB nel 2020. ©ÈUREKA!
Il sistema di trasporto ACOPOS 6D, in cui si notano, a sinistra, gli shuttle a levitazione magnetica e, a destra, le CPU del sistema di controllo.