Quali sono i motivi che allontanano i giovani dalla scelta di percorsi formativi STEM? Sembra che i giovani associno a questo percorso professioni poco ambite.
L’evoluzione tecnologica ha trasformato il mercato del lavoro, con un incremento nella ricerca di profili STEM, Science, Technology, Engineering e Mathematics. A questa crescita non corrisponde però un aumento dell’offerta di risorse specializzate.
di Alfredo Pennacchi
Deloitte offre servizi di Audit & Assurance, Consulting, Financial Advisory, Risk Advisory, Tax e Legal a clienti di imprese e istituzioni. In 175 anni di storia ha sviluppato un network di società presenti in oltre 150 Paesi e composto da oltre 312.000 professionisti, di cui 7.400 solo in Italia.
Grazie alla sua diffusione capillare in tutto il mondo, si avvale di competenze internazionali e contemporaneamente di una profonda conoscenza del territorio locale per aiutare i clienti a raggiungere i propri obiettivi di business.
Nel febbraio del 2016, ha dato vita a Fondazione Deloitte: un modo per contribuire in maniera tangibile a migliorare il mondo attraverso la bellezza, il progresso e il sostegno a chi è bisognoso, mettendo in campo le proprie risorse negli ambiti della Cultura, Istruzione, Soccorso nei contesti di emergenze (terremoti, incedi, catastrofi naturali).
Fondazione Deloitte, nei suoi primi cinque anni di attività ha già dato vita a 39 iniziative, 16 grandi progetti e coinvolto oltre 7.400 persone.
UNA RICERCA PER CAPIRE
Dal mancato incontro tra domanda e offerta per la ricerca di profili STEM è nata l’indagine di Deloitte: una ricerca effettuata in collaborazione con SWG e grazie al contributo di Monitor Deloitte, che si è proposta di analizzare le ragioni di questo gap dell’offerta formativa, al fine di produrre ricadute concrete a livello Paese, ponendosi come interlocutore privilegiato al centro di una rete di stakeholder (Università, Governo, Istituzioni, aziende...). L’analisi ha raccolto il punto di vista dei principali stakelholder del sistema di istruzione, partendo da studenti e giovani occupati e non, ma anche docenti e mondo imprenditoriale.
“Deloitte e Fondazione Deloitte hanno deciso di impegnarsi in prima linea per contribuire a una sfida così complessa. Il network di Deloitte, in Italia e nel mondo, già da tempo è convinto che su questo tema si debba giocare un ruolo importante”, commenta Fabio Pompei, CEO Deloitte Italy e Deloitte Central Mediterranean.
“Dal nostro studio risulta che le laureate STEM in Italia, in media, conseguono il loro titolo di studio con una votazione superiore a quella dei colleghi uomini, oltre che in meno tempo”, dice Fabio Pompei, CEO Deloitte Italy e Deloitte Central Mediterranean.
ABBATTERE GLI STEREOTIPI DI GENERE
Quali sono i motivi che allontanano i giovani dalla scelta di percorsi formativi STEM? Sembra che i giovani associno a questo percorso professioni poco ambite, in particolare il professore sottopagato, lo scienziato premio Nobel, o l’informatico nerd. Questi bias risultano ancor più marcati all’interno dell’universo femminile, presso cui vi è un’elevata percezione di disallineamento di interesse rispetto ai contenuti (per il 66% delle donne contro il 59% degli uomini) e di inadeguata formazione (per il 24% donne contro il 16% degli uomini).
E se aziende e professori non riscontrano alcun gap di genere nelle performance, ben un giovane occupato in ambito STEM su tre ritiene che il proprio lavoro sia più adatto alle capacità degli uomini.
“Se vogliamo un’Italia più competitiva, dinamica e capace di guardare al futuro non possiamo rinunciare al talento delle donne. E soprattutto, non possiamo rinunciare alle competenze STEM delle donne: ne avremo sempre più bisogno e anche per questo dobbiamo incentivare le ragazze ad avvicinarsi a questo mondo”, dice Fabio Pompei, intervenendo a Milano alla Digital Talent Fair, evento dedicato alla promozione della cultura STEM e della parità di genere.
Secondo l’Osservatorio sulle materie STEM di Fondazione Deloitte, in Italia le aziende da anni sperimentano una scarsità di competenze in quest’ambito.
INCENTIVARE L’ISCRIZIONE A FACOLTÀ TECNICO-SCIENTIFICHE
Secondo l’Osservatorio sulle materie STEM di Fondazione Deloitte, in Italia le aziende da anni sperimentano una scarsità di competenze in quest’ambito: nel 2020 almeno il 23% delle imprese italiane aveva già riscontrato almeno una volta il problema di non riuscire a trovare i profili professionali STEM di cui aveva bisogno. “Un dato allarmante e che rischia di aggravarsi se non ci sarà una netta inversione di rotta: secondo il nostro osservatorio, nel 2020 solo il 27% degli universitari era iscritto a facoltà tecnico-scientifiche. Ma il dato è ancora più allarmante quando si scopre che solo un quarto degli universitari iscritti a percorsi STEM è donna”, dice Pompei.
LE COMPETENZE PIÙ RICHIESTE ANCHE IN FUTURO
“Dal nostro studio risulta che le laureate STEM in Italia, in media, conseguono il loro titolo di studio con una votazione superiore a quella dei colleghi uomini, oltre che in meno tempo”, dice Pompei. “Eppure le ragazze, rispetto ai coetanei maschi, spesso pensano di non essere abbastanza brave o interessate alle materie tecnico-scientifiche per intraprendere un percorso STEM”.
“In futuro le competenze STEM saranno quelle più richieste dal mercato del lavoro: già oggi esiste un gap tra domanda e offerta, ma nei prossimi anni il problema potrebbe diventare strutturale, compromettendo la competitività complessiva della nostra economia”, osserva Pompei. “Per questo tutti gli attori in gioco (dalle imprese, alle istituzioni) devono unire gli sforzi per cambiare rotta e investire con decisione su tali competenze, con particolare attenzione all’inclusione delle donne all’interno di questi percorsi di studio e professionali. Una sfida su cui Deloitte ha deciso di impegnarsi attivamente con l’Osservatorio STEM e su cui vuole continuare a lavorare per dare il proprio contributo”, conclude Pompei.
I dati dell'Osservatorio di Fondazione Deloitte sono scaricabili da: https://www2.deloitte.com/it/it/events/Eventi/2020/osservatorio-fondazione-deloitte.html. ©TECNeLaB
“In futuro le competenze STEM saranno quelle più richieste dal mercato del lavoro”, sottolinea l’Osservatorio sulle materie STEM di Fondazione Deloitte.