Valentina Volta, CEO Datalogic Business Development Division e ADC EMEA VP Sales & Services.
Sempre più investimenti in ricerca, tecnologie e soluzioni globali di eccellenza. Questo è il futuro per Datalogic, che, nel 2013, ha aumentato ulteriormente le risorse destinate alla ricerca e allo sviluppo, pari oggi a circa l’8% del fatturato. Ne abbiamo parlato con Valentina Volta, CEO Datalogic Business Development Division e ADC EMEA VP Sales & Services.
di Francesca Cannella
In un mondo che cambia sempre più velocemente, la tecnologia è al centro dei mutamenti più significativi. Per un'azienda come Datalogic (www.datalogic.com), che ha costruito la propria fama mondiale sull’innovazione nei settori dell’automazione industriale e dell’acquisizione automatica dei dati, è più che mai decisivo monitorare i nuovi trend tecnologici e investire costantemente nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. E per proseguire lungo questa strada, l’impresa ha creato la nuova divisione Datalogic Business Development, di cui Valentina Volta è CEO, oltre che ADC EMEA VP Sales & Services.
D. In che modo la divisione Business Development vi ha spinto ulteriormente sulla strada dell’innovazione?
R. In un mercato high demanding come l’attuale, riteniamo sia fondamentale investire costantemente in innovazione tecnologica e di prodotto. Una realtà altamente hi-tech che opera su scala mondiale come Datalogic deve essere molto attenta a monitorare i nuovi trend tecnologici e ad investire nello sviluppo di prodotti ad alto contenuto innovativo. Per assicurare il futuro del Gruppo abbiamo deciso di dar vita alla nuova divisione Business Development, di cui sono responsabile, con l’obiettivo principale di presidiare le tecnologie core e l’innovazione dei prodotti, guidata dalle esigenze dei nostri clienti e dei loro bisogni. La divisione Business Development è composta da un gruppo di oltre 50 ingegneri assegnati a diversi progetti di sviluppo di nuove tecnologie, come ad esempio le librerie di decodifica. A dimostrazione del nostro focus su innovazione e ricerca, voglio ricordare che nel corso del 2013 abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente gli investimenti in R&D, pari oggi a circa l’8% del fatturato.
La nuova divisione Datalogic Business Development è nata con l'obiettivo di presidiare le tecnologie core e l’innovazione dei prodotti, grazie a un team di oltre 50 ingegneri assegnati a diversi progetti, come ad esempio le librerie di decodifica.
D. Su quali tecnologie e prodotti particolari state puntando maggiormente?
R. Premettendo che l’obiettivo principale di Datalogic è soddisfare i clienti che operano nei settori Retail, Manufacturing, T&L e Healthcare, va detto che la nostra azienda è stata la prima ad aver perseguito un approccio olistico 2D su tutte le applicazioni e le industry, mantenendo comunque costanti i propri investimenti anche nella tradizionale tecnologia laser e nell’imaging lineare. Uno dei prodotti di punta è senz’altro il lettore Matrix 300™ da poco lanciato sul mercato, che sta già avendo un ottimo apprezzamento da parte dei nostri clienti che lo utlizzano in vari settori quali l’elettronica, l’automotive, il manufacting e il medicale. Capace di leggere codici a barre 1D e 2D, Matrix 300 è ultracompatto e progettato per fornire altissime prestazioni nelle applicazioni ad alta velocità e nel Direct Part Marking. Tra le novità del lettore, la lente liquida che permette di regolare in modo automatico la messa a fuoco e il nuovo sistema di connessione flessibile, che assicura una compattezza meccanica unica, garantendone l’installazione con facilità anche negli spazi più ristretti.
D. Che cosa vi chiedono maggiormente le vostre aziende clienti? E in che modo le soddisfate?
R. Quali esperti nel campo dell’identificazione automatica da oltre 40 anni, i nostri clienti si aspettano da Datalogic non solo la soluzione dei loro problemi attuali, ma anche la proposta di prodotti e tecnologie altamente innovative in grado di garantire una sempre maggiore efficienza e precisione. Nel mondo Retail, per esempio, il nostro obiettivo è garantire la fluidità e la precisione dei processi, dal back-office assistito dai mobile computer fino all’attività nel punto vendita e alla gestione di operazioni di cassa e self scanning. La divisione Business Development si occupa proprio di questo, con una struttura trasversale, dinamica ed efficace che rende sistematico l’approccio del Gruppo nel fare della tecnologia il driver essenziale per la crescita e creazione di valore.
D. Quali sono i settori più interessanti e dinamici dal punto di vista degli investimenti?
R. In riferimento al Piano Industriale 2013-2015 approvato l’anno scorso, Datalogic punta a una sempre maggiore penetrazione dei mercati Automatic Data Capture e Industrial Automation. Per ciò che riguarda il Manufacturing, prevediamo di continuare ad investire nello sviluppo di soluzioni imaging e machine vision e della tecnologia miniaturizzata per i sensori. Nuovo impulso verrà dato alla commercializzazione dei prodotti “mobile computer” per le operazioni di inventario e vendita assistita e allo sviluppo delle nuove tecnologie di marcatura laser, facendo leva anche sul know how della neo acquisita Multiwave Photonics. Nel settore Transportation and Logistics, la focalizzazione sarà sui segmenti del postale, dei corrieri e dei centri di distribuzione attraverso l’offerta di soluzioni in grado non solo di identificare il pacco, ma anche di attestarne le dimensioni e il peso.
D. Lo sviluppo di soluzioni destinate al settore sanitario è per voi motivo di orgoglio. Come si evolverà la tecnologia in questo particolare ambito?
R. La sicurezza all’interno di una struttura medica è un principio imprescindibile, considerando che da una minima variabile dipende l’incolumità fisica dei pazienti e degli operatori. È così che entrano in gioco i codici a barre e i prodotti Datalogic, utilizzati principalmente per la corretta somministrazione dei farmaci ai pazienti, l’anticontraffazione degli stessi, la tracciabilità/rintracciabilità e l’automatizzazione del controllo delle scorte. Grazie a oltre 40 anni di esperienza, Datalogic ha brevettato tre tecnologie specifiche in ambito medicale altamente innovative, tra cui l’antimicrobicità delle plastiche dei lettori, il sistema di puntamento Green Spot e il sistema cordless STAR. L’antimicrobicità delle plastiche dei lettori ne assicura la pulizia quotidiana e inibisce la crescita dei microbi sul dispositivo, il tutto secondo la norma ISO22196. Inoltre, in un ambiente come l’ospedale è importante garantire il silenzio, e Datalogic dota i suoi lettori della tecnologia brevettata Green Spot, che permette di verificare se lo scanner ha letto il codice a barre con successo, grazie alla proiezione di una luce verde direttamente sul codice, eliminando così il fastidioso “beep” sonoro. Infine, il sistema cordless STAR permette di gestire operazioni in completa mobilità assicurando la certezza della comunicazione bidirezionale fra l’operatore e il sistema, senza interferenze con altre frequenze radio e con la libertà dai vincoli dei dispositivi con cavo. La lettura dei codici a barre ha rivoluzionato il modo in cui gli ospedali raccolgono le informazioni, facendo leva sulla capacità di acquisizione dei dati senza intervento umano. Le procedure manuali, inclini all’errore, possono essere eliminate per migliorare la sicurezza del paziente, nonché la produttività dell’équipe medica: ad esempio, il Sinai Hospital di Baltimora, USA, ha scelto la linea di lettori Gryphon Linear Imager di Datalogic per garantire una corretta identificazione del paziente; l’ospedale olandese UMC St Radboud, invece, ha scelto Datalogic per garantire la sicurezza nel processo di trasfusione del sangue e dei prodotti ematici ai propri pazienti.
La lettura dei codici a barre ha rivoluzionato il modo in cui gli ospedali raccolgono le informazioni, facendo leva sulla capacità di acquisizione dei dati senza intervento umano.
D. Il suo punto di vista sull’andamento del mercato nel vostro settore, le direzioni di crescita e che cosa vi aspettate dal mercato italiano per i prossimi anni?
R. Le parole chiave per il mercato italiano nel settore ADC sono “focalizzazione” e “specializzazione”. Focalizzazione nei mercati di riferimento (Retail Food & Non Food, Manufacturing, Transportation & Logistics) e specializzazione tecnica e tecnologica per essere riconosciuti come i massimi esperti in grado di dare valore aggiunto a lettori manuali, scanner da banco, terminali portatili e soluzioni per il punto vendita. Per ciò che riguarda il mercato dell’Industrial Automation, l’obiettivo è quello di sfruttare la complementarietà e unicità della nostra offerta (sensori, marcatori laser, lettori di codice a barre, visione) per soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti con un approccio da massimo esperto nel settore da cui Datalogic ha tratto origine. La crescita a doppia cifra che stiamo registrando in Italia è sicuramente un segnale confortante rispetto alla validità della nostra strategia ed è dovuta anche alla qualità delle risorse dispiegate sul campo.
D. In che cosa consiste per voi la politica della qualità?
R. Qualità per Datalogic è un imperativo che permea tutte le nostre attività e che si riflette nell’organizzazione della nostra struttura interna, che fa capo direttamente al CEO del Gruppo. Ci impegniamo per assicurare la qualità, oltre che dei prodotti, anche dei nostri fornitori, dei processi produttivi e del servizio ai clienti, grazie al nostro team di supporto tecnico ed assistenza.
D. Con quali strategie e obiettivi state promuovendo Datalogic in Italia e nel mondo?
R. Il nostro piano strategico per il futuro si basa sul rafforzamento competitivo nei mercati di riferimento: Automatic Data Capture e Industrial Automation. Guardando in particolare al settore Retail, che rappresenta oltre il 40% del fatturato del Gruppo, la strategia di crescita punterà a migliorare la gestione del servizio al cliente attraverso prodotti altamente innovativi quali Jade X7, il sistema di automated-checkout dedicato all’ottimizzazione delle funzioni di front-end dei supermercati e lo scanner fisso Magellan 9800i con tecnologia Imager. Puntiamo poi a rafforzare l’espansione internazionale in mercati ad elevato tasso di crescita, quali Cina e Brasile ma anche India, Africa e Turchia.
Il nuovo lettore Matrix 300™, capace di leggere codici a barre 1D e 2D, è ultracompatto e progettato per fornire altissime prestazioni nelle applicazioni ad alta velocità e nel Direct Part Marking.