Soluzioni per la logistica 4.0 esposte nella sede KUKA di Grugliasco in occasione del workshop sul tema tenutosi lo scorso giugno. Da sinistra, il robot mobile KUKA KMR iiwa, la piattaforma mobile KUKA KMP 1500 (in primo piano) e una demo del sistema AutoStore di Swisslog.
Un incontro organizzato da KUKA, in collaborazione con SICK e Swisslog, ha illustrato sei applicazioni innovative di gestione del magazzino e movimentazione all’interno dello stabilimento in settori profondamente diversi tra loro.
di Riccardo Oldani
Il mercato della logistica in Italia vale 111,8 miliardi di euro, oltre il 7% del PIL, ed è in profonda trasformazione, affidato prevalentemente in outsourcing a operatori e corrieri grandi e piccoli. Un mondo che dà lavoro a circa 95.000 aziende, tantissime ma in calo nell’ultimo decennio, e che ricorre sempre più a soluzioni automatizzate, necessarie a svolgere attività collaterali che le aziende produttrici hanno sempre di più la tendenza ad affidare a chi poi deve effettuare il trasporto. Si tratta di operazioni come l’etichettatura, il controllo della qualità del prodotto e dei resi, il co-packing avanzato, la gestione del flusso del materiale e delle scorte negli stabilimenti, la scelta del momento di spedizione, il customer service, l’e-commerce e tanto altro.
Un dettaglio della cella dimostrativa, allestita nella sede KUKA di Grugliasco, che illustra le funzionalità del sistema di magazzino robotizzato AutoStore di Swisslog.
STORIE DI FABBRICA
Questo scenario, assai mutevole e sempre più tecnologico, è stato presentato da Damiano Frosi, dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, in occasione di un interessante incontro, organizzato a fine giugno da KUKA Roboter a Grugliasco, in provincia di Torino. Un evento realizzato in collaborazione con SICK, il produttore globale di sensori per l’automazione industriale, e con Swisslog, l’azienda svizzera di recente acquisita da KUKA, tra i leader tecnologici nelle soluzioni di logistica automatizzata 4.0. Il workshop fa parte di una serie a cui KUKA ha dato il titolo di “Factory Stories”, nata con l’intento di illustrare impieghi reali di robot industriali e soluzioni automatizzate nel manifatturiero italiano e di mostrare concretamente le potenzialità di queste tecnologie a integratori di sistemi, progettisti di layout di produzione e utilizzatori finali.
KUKA e SICK, l’importante produttore di sensoristica per l’automazione industriale, hanno organizzato il workshop sulla logistica 4.0 in collaborazione con Swisslog, società del gruppo KUKA.
FOOD DEL FUTURO
Un esempio sono due applicazioni per il settore food estremamente innovative. La prima è stata sviluppata da IMA, tra i principali produttori mondiali di macchine per il packaging di prodotti come tè, tisane, caffè, ma anche cosmetici e tabacco. Simone Badini, ingegnere e Project Manager del Gruppo, che ha sede a Ozzano nell’Emilia, ha illustrato un’applicazione automatizzata che impiega robot collaborativi mobili KUKA KMR iiwa, con capacità di carico di 14 kg, montati su carrelli robotici, per assistere in modo automatico una speciale macchina di IMA che realizza il confezionamento delle bustine di thè e tisane e il loro inscatolamento. I robot hanno il compito, muovendosi liberamente nel sito produttivo, di rifornire in modo autonomo la macchina dei materiali necessari alla produzione, come bobine di carta per creare le bustine e fustelle per realizzare le scatole. Si tratta di un’attività che, per l’alta produttività delle macchine, impone al personale un lavoro molto intenso e faticoso, che consiste nel caricare fino a 500 kg di materiale per ogni turno di lavoro. La soluzione, sviluppata in un’area appositamente attrezzata nello stabilimento di produzione di IMA, riesce a svolgere con altissima precisione il compito, consentendo di dirottare il personale su altre funzioni a più alto valore aggiunto, ed è stata sviluppata per un cliente di importanza mondiale.
Pasquale Totaro, di Totaro Automazioni, un’azienda del Casertano specializzata in soluzioni per l’industria alimentare e per la logistica, ha invece realizzato, utilizzando 8 robot industriali KUKA KT Agilus HM, una linea speciale in grado di spalmare la salsa di pomodoro su basi di pizze. “Ha una capacità produttiva”, ha spiegato Totaro, “di 120 pizze al minuto e utilizza anche un sistema di visione e un sistema di controllo che consente di valutare le eventuali irregolarità dei fondelli della pizza, non necessariamente tutti uguali per diametro e spessore, in modo da regolare il dosaggio del prodotto e l’attività dei robot”.
Isola dimostrativa di sistemi SICK di visione e controllo che trovano applicazione nel settore del packaging alimentare e nella logistica 4.0.
DAL PET FOOD AL MATERIALE ELETTRICO
Uno dei problemi connessi all’integrazione di robot industriali in una linea di packaging riguarda l’uniformità dell’ambiente di programmazione tra sistemi di produttori e con concezioni diverse. Durante l’incontro di Grugliasco ha affrontato questo tema Tracy Perlaza, ingegnere progettista della ACMI, azienda che realizza linee ad elevata produttività di imbottigliamento e packaging per grandi clienti produttori di acque minerali, bibite e cibo per animali. “Per la produzione della Purina Nestlé, in particolare”, ha spiegato Perlaza, “abbiamo impiegato robot industriali KUKA in vari impianti, tra cui anche quello italiano di Portogruaro, in cui ci siamo serviti del software di controllo KUKA.PLC mxAutomation, e della sua ricca libreria di tool per realizzare un ambiente di programmazione e di gestione aperto e intuitivo, in cui la cinematica dei robot è governata insieme con tutti gli altri automatismi della linea di packaging”.
Maurizio Cairati di Comoli Ferrari, uno dei principali distributori italiani di materiale elettrico, ha invece descritto i vantaggi che l’azienda ha avuto dall’impiego di un magazzino automatico AutoStore di Swisslog, adottato nella sede centrale di Novara per rimpiazzare il vecchio sistema di spedizione del materiale, 24 ore su 24, con cui l’azienda evadeva entro 24 ore gli ordini di materiale in tutta Italia. “Avevamo 60 persone impegnate su tre turni”, ha spiegato Cairati, “e una gestione molto complessa, dati i 280 marchi, 350.000 articoli e 90.000 referenze che gestiamo a magazzino. Con AutoStore svolgiamo lo stesso lavoro con maggior velocità ed efficienza utilizzando 19 persone in totale su due turni: in 4 minuti dalla ricezione dell’ordine la scatola per la spedizione è pronta ad essere inviata al destinatario”.
I robot collaborativi, come il KUKA LBR iiwa, stanno a poco a poco entrando in uso anche in processi legati alla logistica 4.0. In integrazione con sensori e sistemi di sicurezza SICK consentono di realizzare postazioni di lavoro conformi alle rigide norme di safety definite dalla legislazione europea e italiana.
CERNIERE LAMPO E CUSCINETTI
Altre due importanti realizzazioni seguite da Swisslog in Italia, e presentate in occasione dell’incontro, riguardano infine la realizzazione di un magazzino automatico ad Ascoli Piceno, nello stabilimento del Gruppo giapponese YKK, leader mondiale nella produzione di cerniere lampo, e del nuovo magazzino logistico di SKF ad Airasca, vicino a Torino, destinato alla produzione di cuscinetti a sfere e sistemi per parti meccaniche rotanti. In particolare, in questo intervento, Swisslog è intervenuta a rimpiazzare 7 traslatori automatici in funzione dal 1976, realizzando l’intervento senza imporre alcun fermo di produzione, in modo modulare. I nuovi traslatori, del modello Vectura, non solo sono 3 volte più veloci rispetto a quelli vecchi ma hanno anche aumentato la capacità di stoccaggio di ben 5.000 pallet. ©TECN’È
Il mercato della logistica in Italia vale 111,8 miliardi di euro, oltre il 7% del PIL, ed è in profonda trasformazione, affidato prevalentemente in outsourcing a operatori e corrieri grandi e piccoli.