Il Fondatore di Protom, Fabio De Felice (a destra), intervenendo al CES di Las Vegas, ha dichiarato: “È iniziata l’era della human connection, è iniziata una nuova epoca”.
“È iniziata l’era della human connection, è iniziata una nuova epoca”: lo ha dichiarato il Fondatore di Protom, Fabio De Felice, intervenendo al CES di Las Vegas, la più grande fiera tech negli Stati Uniti, durante il confronto sul futuro e sugli impatti dell’intelligenza artificiale organizzato dall’ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Fabio De Felice è tra i principali esperti italiani di digitalizzazione delle imprese, insegna Ingegneria degli impianti industriali all’Università Parthenope di Napoli e, negli ultimi 5 anni, ha partecipato alla redazione delle raccomandazioni ai governi della task force Digitalization del B20, il Business Forum del G20.
“Se il 2023 è stato l’anno dell’intelligenza artificiale generativa, con progressi sorprendenti che hanno colto di sorpresa in tanti, il 2024 sarà l’anno dell’Human Connection e degli agenti dell’intelligenza artificiale”, ha detto De Felice.
“Abbiamo oggi macchine che comprendono il nostro sistema operativo, il linguaggio, e che sono pertanto in grado d’interagire con noi, e noi siamo capaci di sfruttare le loro capacità senza essere dei programmatori. Con il nuovo anno essendo tutto ‘all on’, volendo citare il claim del CES, la possibilità d’integrare completamente le macchine nel nostro quotidiano, sia esso domestico o lavorativo, diventa una realtà ineludibile”, ha spiegato De Felice.
“Siamo in un momento cruciale in cui la tecnologia non è solo uno strumento: è un ponte che ci collega gli uni agli altri come mai prima d’ora ed espande le nostre esperienze”, ha sottolineato De Felice.
“Quello che è emerso a Las Vegas è la velocità con cui un’innovazione ambisce a modificare le nostre certezze, i nostri costumi, il nostro agire. Penso ad esempio a R1, il nuovo dispositivo tascabile lanciato da Rabbit Inc., la nuova startup di intelligenza artificiale che ambisce a sostituire non solo gli assistenti virtuali come Alexa o Siri, ma l’intero mondo degli smartphone”, ha chiarito De Felice.
“Si parla spesso di rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale, ma come ogni tecnologia, ogni innovazione non è né buona né cattiva, ma siamo noi a darle una connotazione o uno specifico impiego; pertanto se dobbiamo parlare di rischi, dobbiamo guardare molto di più alle persone che alla tecnologia in sé”, ha sottolineato De Felice.
“Detto questo, dal momento che non disponiamo di persone ‘a misura di tecnologia’ e non abbiamo un sistema normativo che regolamenti sul futuro - in prospettiva – e non sul passato - in difensiva -, i rischi che possiamo immaginare sono di gran lunga inferiori alle opportunità che l’AI ci può fornire come mezzo di potenziamento delle capacità umane”, ha chiarito De Felice.
“Dobbiamo superare la legge di Amara, secondo la quale come esseri umani siamo portati a sopravvalutare gli effetti di un’innovazione nel breve periodo e sottovalutarne quelli nel lungo periodo. Noi diamo un’importanza elevata a una innovazione appena emerge e si afferma, mentre ne sottovalutiamo gli effetti a medio lungo termine”, ha proseguito De Felice.
“Dobbiamo invertire questo paradigma. Per eliminare possibili rischi connessi all’uso di AI (deep fake, cybercrime, riduzione della creatività e spirito critico) sarà sufficiente iniziare a non rincorrere la tecnologia, ma anticiparla e lavorare sul nostro ‘androritmo’ per rendere l’AI uno strumento per potenziare le nostre capacità”, ha concludo De Felice.
Il social robot di Protom Robotics
Al CES, Protom ha presentato, nel padiglione organizzato dall’ICE, il Classmate Robot: il robot umanoide sperimentato nelle scuole italiane che migliora l’apprendimento e l’ambiente di lavoro didattico, un nuovo compagno in classe, di supporto sia agli studenti che ai docenti, come hanno dimostrato i risultati della sperimentazione.
“Si tratta di un importante risultato”, spiega Fabio De Felice, “che ha premiato l’evoluzione del prodotto robot umanoide, dopo il successo della versione dedicata al mondo della scuola, ossia Classmate Robot”.
“Quest’ultimo, infatti, frutto di un complesso lavoro condotto da un team integrato di ingegneri, docenti universitari, professori e alunni delle scuole di 2° grado”, racconta De Felice, “ha scientificamente dimostrato il vantaggio apportato ai processi di apprendimento attraverso la sua sperimentazione condotta in cinque scuole per l’anno scolastico 2022-2023, distribuite su tutto il territorio nazionale”.
“Il social robot si è dimostrato un compagno di classe unico e coinvolgente, con numerosi benefici per docenti e alunni. Lezioni appassionanti, interattive e dinamiche hanno avvicinato sempre più gli studenti a materie spesso complesse e di difficile apprendimento”, dice De Felice.
Classmate Robot oggi è un prodotto acquistato da molte scuole italiane, con prospettive di crescita sul mercato dell’istruzione molto significative, anche grazie alla forte spinta del PNRR sulla digitalizzazione dei processi di apprendimento.
“L’intelligenza artificiale generativa ha enormemente amplificato la capacità del nostro prodotto di adattarsi a ogni contesto sociale”, conclude De Felice. “Entro il 2025 consentiremo al nostro robot di muoversi liberamente nello spazio, sia indoor che outdoor”.
Al CES, Protom ha presentato, nel padiglione organizzato dall’ICE, il Classmate Robot: il robot umanoide sperimentato nelle scuole italiane che migliora l’apprendimento e l’ambiente di lavoro didattico.