Per rispondere alle richieste di un mercato complesso, DMG /MORI SEIKI si sta organizzando in modo tale da considerare ogni ‘linea di business’ in modo completo, consentendo anche a una piccola impresa di servirsi delle più avanzate soluzioni tecnologiche disponibili.
All’insegna del motto “la cooperazione rafforza l’innovazione”, DMG / MORI SEIKI ha lavorato alacremente per potenziare le attività commerciali, di service, produttive, rendendo ancora più capillare e incisiva la presenza del Gruppo sul territorio nazionale. Facciamo il punto con Ugo Ghilardi, Managing Director della filiale italiana, sui risultati raggiunti e sulle linee guida di una nuova strategia organizzativa.
di Eleonora Dolce
“Solidità, concretezza, affidabilità sono categorie di pensiero che ci appartengono e trovano espressione in una politica aziendale che pone il cliente al centro di ogni obiettivo”, così esordisce il Dr. Ugo Ghilardi, Managing Director di DMG / MORI SEIKI Italia (www.dmgmoriseiki.com).
Il Kaizen è una strategia di management giapponese che significa “miglioramento continuo”, una filosofia gestionale basata sulla convinzione che tutti gli aspetti della vita di un’organizzazione possano essere costantemente innovati. La metodologia Kaizen è quella del rinnovamento a piccoli passi, da realizzare giorno dopo giorno, con gradualità e continuità, in radicale contrapposizione con concetti quali “rivoluzione” e “trasformazione radicale”, di matrice squisitamente occidentale.
Se questa è la filosofia su cui si basa l’orientamento a lungo termine del colosso tedesco-nipponico DMG / MORI SEIKI, nella gestione quotidiana dei problemi è vincente invece applicare la visione più genuinamente germanica dell’organizzazione aziendale: stringere sempre più gli step di controllo, per dare un ineguagliabile senso di sicurezza e di affidabilità agli stakeholder. “La diversità del contesto in cui vengono perseguiti gli obiettivi della lean organization richiede mutamenti di prospettiva che non si riducono a un semplice adattamento, ma aggiungono valore a un sistema imprenditoriale che pone l’innovazione al centro dello sviluppo”, spiega Ghilardi.
In questa ardua ibridazione fra cultura occidentale e orientale sta la rivoluzione culturale attuata da DMG / MORI SEIKI. Era il 2009 quando il Dr. Rüdiger Kapitza e il Dr. Masahiko Mori hanno posto le basi della partnership tra le loro aziende, l’operazione più importante mai realizzata prima nella storia della macchina utensile. Una cooperazione, perché di questo si tratta realmente, che ha stabilito le regole di un nuovo modo di intendere il comparto e quindi di rispondere alle sfide che l’economia industriale continua a lanciare.
Da quella prima stretta di mano “intercontinentale” si sono compiuti passi notevoli e dopo l’integrazione di successo in altri numerosi mercati, come Stati Uniti, Asia, Giappone e Turchia, anche in Europa i due leader hanno unito sempre più solidamente le loro attività. A marzo 2012 DMG / MORI SEIKI Italia diventa l’espressione di un progetto imprenditoriale grandioso: due gruppi, che hanno contribuito alla crescita tecnologica ed economica del settore, collaborano per realizzare una terza realtà, autonoma, forte, capillare, in grado di rinnovare costantemente le proprie risorse e relazioni a vantaggio dei clienti.
Con l’ampliamento in atto della sede a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, la filiale italiana del Gruppo sarà in grado di offrire un servizio sempre più solido e articolato e una gamma sempre più vasta di soluzioni specifiche per le lavorazioni ad asportazione di truciolo.
Il Dr. Ugo Ghilardi, Managing Director di DMG / MORI SEIKI Italia.
LO SGUARDO SUL MERCATO
“Il mondo del business sta attraversando una fase di transizione epocale e l’attuale economia industriale si evolverà verso una nuova configurazione. Inutile dimostrare quanto sia sempre più importante per le imprese riflettere sul cambiamento innescato dalle tecnologie. Nei confini allargati del mercato globale delle macchine utensili, che ha fatto registrare nel 2012 un valore complessivo di circa 65,2 miliardi di euro (+5,2%), gli utilizzatori chiedono prodotti eccellenti e servizi di elevata affidabilità. Nel 2013 si presume che tale dato si aggirerà intorno a 70,1 miliardi di euro (+7,6%). Nel quadro generale positivo, in controtendenza rispetto ad altri settori industriali pesantemente segnati dalla congiuntura economica, si segnalano tuttavia differenze nette tra le diverse aree geografiche. Mentre Stati Uniti e Asia viaggiano ancora con il vento in poppa, l’Europa segna il passo: a fronte di un aumento della domanda del 7,6% negli USA, del 9,4% in India, dell’11,7% in Cina e del 3,1% in Giappone, emerge il generale calo dei Paesi del vecchio continente; per esempio, al -3,3% dell’Italia e -7,9% della Spagna si contrappone un timido +1,3% della Francia. La Germania è ancora uno dei principali Paesi consumatori di macchine utensili, ma anche qui si stanno evidenziando quest’anno alcuni segnali di crisi, generati soprattutto dallo stallo dell’industria automobilistica. La conseguenza naturale della contrazione del mercato europeo sarà una competizione ancora più pressante nel vecchio continente. Le aziende dovranno quindi lavorare molto sull’ottimizzazione della loro organizzazione interna e sulle caratteristiche tecnologiche dei loro prodotti per essere sempre più competitive”, afferma Ugo Ghilardi.
L’Ing. Diego Spini, Direttore Commerciale DMG / MORI SEIKI Italia.
FOCUS SULL’ITALIA
È questo dunque lo scenario con cui, secondo il Managing Director di DMG / MORI SEIKI Italia, dovremo fare i conti nel triennio 2013-2015. “Per rispondere alle richieste di un mercato complesso, ci siamo organizzati in modo tale da considerare ogni ‘linea di business’ in modo completo, consentendo anche a una piccola impresa di servirsi delle più avanzate soluzioni tecnologiche disponibili. Ci rivolgiamo ai clienti dei diversi Paesi trasmettendo un’immagine unica e uniforme. Produttività, qualità, sviluppo tecnologico e flessibilità rispetto alle turbolenze del mercato sono i principi generali che fondano le nostre best practice e che creano a loro volta uno stimolo, per i nostri utilizzatori, a realizzare le migliori condizioni operative. In Italia abbiamo circa 17.000 soluzioni installate, distribuite su oltre 6.000 clienti. Le aziende che utilizzano macchine utensili nel complesso sono circa 18.000, ciò significa che di fatto copriamo un terzo del mercato: una base veramente consolidata per farci conoscere dal resto del comparto e incrementare così le nostre quote e la leadership”, spiega Ghilardi. “Per raggiungere questo obiettivo, DMG / MORI SEIKI ha scelto di investire in Italia 15 milioni di euro, una parte consistente dei quali sarà destinata al riammodernamento dello stabilimento di Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. Con un'altra quota stiamo completando l’acquisizione di uno storico distributore in Veneto. Il mercato italiano è ancora molto compresso: si stima che nel 2013 solo il 20% delle imprese manifatturiere acquisterà nuove macchine utensili. Eppure noi intendiamo fortemente dimostrare che anche in una fase di contrazione si può crescere, se si ha il coraggio di investire e se si hanno risorse, idee e progetti per farlo”.
LA FORZA DEL GRUPPO
Il periodo difficile non è tuttavia foriero solo di problemi, ma anche di grandi occasioni. “Per noi la maggior opportunità di crescita deriva proprio dalla cooperazione”, afferma Ghilardi. “Siamo ancora agli esordi di un connubio sempre più stretto tra i due brand. La grande sfida è far crescere progressivamente una nuova identità e una mentalità condivisa DMG / MORI SEIKI in tutto il mondo: un grande gruppo che vive, comunica, costruisce e fornisce le sue macchine ovunque, con lo stesso stile e un identico senso di appartenenza. Abituati da sempre a imporre al mercato nuove tecnologie, nuovi standard, che in breve tempo sono diventati strumenti indispensabili nei processi produttivi dei clienti, stiamo riscoprendo ‘la storia’ di tutti i nostri siti produttivi: c’è un rapporto molto stretto tra presente e passato, alla ricerca di un ‘fondo permanente’ nell’uomo e nella sua natura, che attraversa le epoche storiche in una sorta di continuum. Oggi siamo consapevoli di trovarci in una fase di grande trasformazione del mondo produttivo e del lavoro, rispetto alla quale non si può rimanere inerti. DMG / MORI SEIKI ha saputo cogliere il ruolo decisivo dell'innovazione come fattore di sviluppo”, afferma Ugo Ghilardi.
“Costruire una nuova identità significa necessariamente valorizzare le radici comuni e dare vita a un progetto condiviso; avere una visione, uno ‘sguardo lungo’ capace di orientare le scelte in un percorso per nulla scontato. Anche dal punto di vista commerciale la nostra cooperazione strategica, finalizzata all’innovazione, porterà risultati e posizionamenti più incisivi a livello internazionale”.
Solidità, concretezza, affidabilità sono categorie di pensiero che appartengono a DMG / MORI SEIKI e trovano espressione in una politica aziendale che pone il cliente al centro di ogni obiettivo.
ORGANIZZARSI PER CRESCERE
Inizia quindi – all’ombra di una parola che ancora non si vuole pronunciare, “fusione”, ma che aleggia sempre più insistentemente – una nuova avventura che cambierà ulteriormente il mondo della macchina utensile e non lascerà certamente indifferente uno dei settori tra i più vivaci a livello industriale. La spinta innovativa presuppone un’evoluzione gestionale: è il lavoro di squadra sul territorio l’anima della trasformazione.
“Questo cammino è iniziato anche in Italia, dove la nuova realtà ha preso forma e sta articolando nelle diverse sedi una suddivisione in termini di specializzazione: il sito di Brembate di Sopra sarà il quartier generale di DMG / MORI SEIKI in Italia, a Milano saranno dislocati il Tech Center e il Centro di eccellenza Mori Seiki; a Tortona potenzieremo il Centro tecnologico per la tornitura/fresatura, mentre Torino diventerà un polo specializzato per l’automotive. Il centro di Bologna si focalizzerà sempre più nel settore del packaging. Abbiamo recentemente suddiviso il territorio nazionale in cinque macroaree distinte: il Piemonte, con Tortona e Torino; la Lombardia, con le sedi di Milano e Brembate; l’area dell’Italia centrale e, infine, l’area Nord est, con la sede di Veggiano, e quella del Sud Italia. Ognuna di queste ‘macroregioni’ sarà affidata a un team di professionisti che lavoreranno a stretto contatto con il territorio, sia per la parte vendita sia per il service. Apprendere e pensare in modo collettivo, operando con una gerarchia flessibile, che si fonda di volta in volta sulle più approfondite competenze del singolo operatore intorno a un determinato problema, significa valorizzare le risorse umane attraverso le proposte tecnologiche che il Gruppo esprime”, spiega Ghilardi.
UNA SINTESI LUNGIMIRANTE
Uno degli obiettivi più importanti della crescente integrazione tra le attività dei due colossi è rimanere competitivi su tutta la filiera produttiva. “Proprio perché gli equilibri internazionali si sono modificati velocemente, è necessario creare in ogni Paese un'organizzazione solida, capace di sintetizzare ‘il meglio’ di entrambe le nostre realtà. I considerevoli e costanti investimenti in R&D hanno contribuito al rafforzamento di un’evoluzione che non ha mai perso di vista la necessità di assicurare risposte differenziate ai bisogni del mercato: DMG, nell'ambito delle lavorazioni a 5 assi, assicura, certamente anche oggi, una spinta innovativa; Mori Seiki ha sempre puntato in particolare sulla grande affidabilità di prodotto e di processo. Nell’approccio al mercato la differenza risiede sinteticamente nella storia di una presenza diretta sui mercati da parte di DMG, mentre, per ragioni diverse, è indiretta quella di Mori Seiki”, spiega Ghilardi.
“Attualmente la complementarietà delle due posizioni ha trovato nella strategia perseguita dal Gruppo un forte punto in comune: la necessità di essere sempre più vicini ai clienti anche con strutture territorialmente dedicate. Competenze, motivazione, coinvolgimento delle persone sono elementi centrali nei processi di innovazione e di sviluppo delle imprese, uniche strade realmente percorribili per incrementare la leadership nella competizione globalizzata. Per questo oggi siamo più forti: lavoriamo insieme per assicurare macchine e servizi eccellenti e contestualmente ci interroghiamo su nuove modalità organizzative, ponendo molta attenzione sul capitale umano”, afferma Ghilardi.
“Gli ingenti investimenti del Gruppo nel nostro Paese, proprio in questo particolare momento storico dell’industria della macchina utensile, lanciano un messaggio di coraggio, determinazione, una chiara proiezione di lungo periodo degli interessi dell’impresa. Abbiamo scelto di non stare a guardare, di non lasciare le cose come stanno. Vogliamo essere protagonisti di una nuova fase di crescita del paese”.
La mappa italiana dei nuovi siti DMG / MORI SEIKI.