Il ricco catalogo di proposte Salvagnini include la seconda generazione di macchine a taglio laser L3 ed L5, dedicate esclusivamente alla fibra, in grado di raggiungere i più alti livelli di velocità e precisione, affidabilità e performance.
Dal 1963 Salvagnini è un importante riferimento nel settore dell’automazione flessibile grazie ai suoi sistemi per la lavorazione della lamiera, così all’avanguardia da soddisfare le richieste di ogni cliente nei più diversi settori di applicazione. La modularità dei suoi sistemi, progettati e realizzati internamente, costituisce uno dei principali vantaggi competitivi.
di Alviana Trudu
Nell’attesa di “raccogliere” le novità che Salvagnini proporrà ad EuroBLECH, al padiglione 11 stand D38, in programma dal 23 al 27 ottobre ad Hannover, in Germania, soluzioni che proporremo in un prossimo articolo, è certamente rilevante sottolineare come il gruppo rappresenti, dal 1963, un importante riferimento nel settore dell’automazione flessibile, grazie ai sistemi per la lavorazione della lamiera che propone, così all’avanguardia da soddisfare le richieste di ogni cliente nei più diversi settori di applicazione. La modularità delle soluzioni offerte, progettate e realizzate internamente, costituisce uno dei principali vantaggi competitivi: i sistemi Salvagnini sono infatti upgradabili, flessibili e performanti. Nel range, attualmente, sono incluse: le pannellatrici ibride P4Xe e P2Xe; il sistema di punzonatura-cesoiatura integrate S4Xe; il sistema flessibile e integrato S4+P4; le rivoluzionarie macchine taglio laser in fibra ad alte dinamiche L3 e L5; il nuovo sistema integrato di punzonatura-taglio laser in fibra SL4; le piegatrici E2 e B2 e B3 KinEtic, la cella robotizzata ROBOformER®; soluzioni per alimentazioni automatiche da magazzini pacchi verticali compatti o estesi per la logistica di fabbrica. Sono queste, in sintesi, le fondamenta su cui Salvagnini ha costruito la propria leadership in tutto il mondo.
Salvagnini progetta e produce macchine all’avanguardia, che garantiscono l’assoluta sicurezza sul lavoro e il rispetto dell’ambiente, macchine prodotte in un contesto aziendale che ha come obiettivo la massima riduzione dei consumi energetici, la corretta gestione e lo smaltimento dei rifiuti, l’assoluta sicurezza dei lavoratori, secondo la normativa OHSAS 18001.
Come dicevamo, in attesa delle novità di EuroBLECH, risuonano ancora gli echi della presenza Salvagnini a Lamiera dello scorso mese di maggio. Le macchine allora proposte sono sempre d’attualità e rappresentano una giusta sintesi di quanto finora detto.
LASER A FIBRA
Il gruppo Salvagnini si presenta oggi come il costruttore che può vantare il più alto numero di macchine per taglio laser a fibra vendute e installate in tutto il mondo. La consolidata esperienza e la conoscenza acquisite in questi anni di continuo investimento sulla tecnologia del laser a fibra gli hanno permesso di lanciare nel 2011 la seconda generazione di macchine a taglio laser L3 ed L5, dedicate appunto esclusivamente alla fibra, in grado di raggiungere i più alti livelli di velocità e precisione, affidabilità e performance. Senza dimenticare il rispetto per l’ambiente, che, grazie ai bassissimi consumi, rimane agli standard più elevati.
L3 utilizza la fibra ottica come mezzo per la generazione del fascio all’interno della sorgente elettronica e come mezzo di trasporto del fascio dalla sorgente alla macchina. Ne derivano innumerevoli vantaggi, tra cui l’assenza di percorso ottico, l’assenza di gas laserante ed un layout più semplice e compatto. La testa di taglio è unica e monta una sola ottica per tagliare con elevata qualità in tutto il range di spessori lavorabili. Grazie alla lunghezza d’onda della fibra è possibile tagliare efficacemente materiali molto riflettenti, quali leghe di alluminio a elevata purezza, rame ed ottone, ferro zincato. La struttura ad aeroplano garantisce un’elevata rigidità della struttura, rapidità e precisione di posizionamento e facilità di accesso.
Avvalendosi della collaborazione di produttori di film per la protezione della lamiera, Salvagnini ha inoltre presentato sui propri sistemi laser, per la prima volta in Italia proprio alla scorsa edizione di Lamiera, una novità che soddisfa e risponde a un’esigenza sempre più frequente tra gli utilizzatori del taglio laser a fibra: il taglio di qualità su acciaio inox protetto da film, fattibile indifferentemente su laser a fibra e a CO2.
Si chiama P4Xe la prima macchina della nuova generazione di
pannellatrici ibride adattative che garantiscono massima automazione e
produttività, con consumi ridotti, inferiori agli 11 kW.
PANNELLATRICI IBRIDE
Si chiama P4Xe, invece, la prima macchina della nuova generazione di pannellatrici ibride adattative che garantiscono massima automazione e produttività, con consumi ridotti, inferiori agli 11 kW. La soluzione viene proposta abbinata al nuovo e più ergonomico sistema di alimentazione e scarico HPT. Ideata dall’Ingegner Guido Salvagnini nel 1977, la pannellatrice automatica P4 è un sistema in grado di produrre pannelli in lamiera mediante un ciclo di lavorazione programmabile, completo, automatico e flessibile. La pannellatrice P4 è stata infatti pensata per realizzare, senza l’intervento dell’operatore e in sequenza veloce, pieghe verso il basso, verso l’alto, singole o multiple, raggiate o schiacciate su tutti i lati che compongono il pannello.
Nella P4Xe il gruppo manipolatore, morsa e rotatore è stato riprogettato al fine di massimizzare la versatilità della macchina. Ad esempio, il nuovo controllo della discesa della morsa consente di ridurre i tempi ciclo e di regolare la forza di chiusura del tampone. Nel corso degli anni, inoltre, il centro di pannellatura P4Xe ha subito sostanziali e importanti modifiche migliorative, sia dal punti di vista prestazionale, ma anche per quanto concerne l’impatto ambientale. Gli assorbimenti medi in ciclo del modello 2116 non superano, infatti gli 11 kW. Nella P4Xe, poi, grazie alla ciclica particolarmente raffinata e all’ottimizzazione del profilo dell’utensile di piega universale, la versatilità produttiva della pannellatrice è stata ulteriormente accresciuta.
La pannellatrice viene dotata, su richiesta, di un sistema di bombatura automatico per garantire l’eccellenza della qualità di piega anche in applicazioni limite. Gli studi approfonditi sulle dilatazioni, gli sforzi e le deformazioni della struttura hanno consentito di rinforzare e modificare gli utensili e il loro funzionamento, ottenendo produzioni altamente ripetitive di grande qualità e affidabilità. La P4Xe garantisce sempre un efficace ritorno dell’investimento, grazie al ridotto scarto di lavorazione (tecnologia ABTTM), all’elevata qualità dei pezzi, all’affidabilità di prodotto e processo e alla flessibilità produttiva coniugata all’elevato grado di automazione. La macchina compensa in modo automatico tutte le deflessioni/flessioni che si verificano in ciclo, grazie alla recenti e sofisticate migliorie del portalame.
RIVOLUZIONE NELLA PRESSOPIEGATURA
Alla scorsa edizione di Lamiera, lo ricordiamo, Salvagnini ha presentato in anteprima mondiale la rivoluzionaria serie di presse piegatrici B3 KinEtic, caratterizzate dalla tecnologia direct brushless drive, l’innovativo sistema ad alte dinamiche KERS con riciclo d’energia, il sistema AMS di misura dell’angolo, la soluzione proprietaria Salvagnini per il controllo numerico SiX e console di programmazione Presstudio.
Questa soluzione condivide la conoscenza Salvagnini nel mondo della tecnologia della pannellatrice con quella del mondo delle presse piegatrici e consente velocità e potenze simili a una presso piega idraulica, abbinate alla reattività e precisione di una presso piega elettrica e consumi da sistema ibrido, il tutto sapientemente controllato da SiX, controllo proprietario Salvagnini.
Unica nel suo genere, la struttura della pressa è completamente chiusa sia nella parte superiore che inferiore. Questo fa sì che, durante tutta la fase di piegatura, la struttura sia stabile e la posizione dei riscontri rimanga costante nel tempo, garantendo un’altissima precisione. Grazie a due motori brushless gestiti indipendentemente, alla trasmissione direct drive e ad un circuito che può cambiare il rapporto di trasmissione in funzione delle esigenze, si raggiunge, nei movimenti “in veloce” del pestone (sia in discesa che in risalita), una velocità di 220 mm/s. L’assenza di valvole proporzionali, la trasmissione direct drive, la motorizzazione brushless, l’utilizzo di energia proporzionalmente alla reale intensità d’uso ed utilizzo, fanno di B3 una pressa piegatrice ad altissime prestazioni, senza ricorrere ad elevati consumi e potenze. Inoltre, la tecnologia KERS recupera l’energia per riutilizzarla nelle fasi successive.
Presstudio, infine, il software di programmazione della pressopiega, basato su modello 3D nativo che consente la programmazione grafica, numerica e la relativa gestione della produzione, è stato sviluppato per garantire una perfetta integrabilità con gli altri sistemi Salvagnini, in funzione della logistica di fabbrica. Il software può essere completato con “expert database” che rende ogni sistema “esperto” e quindi in grado di apprendere, e successivamente correggere, i parametri di piegatura in funzione del tipo di piega, del materiale e degli utensili utilizzati.
La rivoluzionaria serie di presse piegatrici B3 KinEtic è caratterizzata dalla tecnologia direct brushless drive, dall’innovativo sistema ad alte dinamiche KERS con riciclo d’energia, dal sistema AMS di misura dell’angolo, dalla soluzione proprietaria Salvagnini per il controllo numerico SiX e dalla console di programmazione Presstudio.