Carl Zeiss annovera nel suo portfolio due nuove macchine di misura a coordinate ideali per il controllo qualità di componenti di piccole dimensioni. Se l’obiettivo è misurare componenti di piccole dimensioni, i due nuovi modelli O-Inspect 322 e Micura di Carl Zeiss, presentati in anteprima nazionale durante la scorsa edizione di BI-MU, fanno al caso vostro. Gli elementi della produzione industriale sono sempre più compatti e i requisiti di precisione sempre più rigidi; al contempo, cresce la necessità di avere a disposizione macchine di misura a coordinate di dimensioni più contenute per il controllo qualità, soluzioni in grado di garantire la stessa precisione dei modelli più grandi, ma ad un prezzo inferiore. Pertanto, data la loro classe compatta, le due macchine di misura a coordinate Carl Zeiss incontrano le esigenze di una vasta ed eterogenea gamma di utenti: dalle piccole imprese specializzate in pezzi di precisione alle officine contoterziste, fino ad arrivare alle medie e grandi aziende che producono in serie componenti di elevata precisione.
Il primo modello in esame è O-Inspect 322, la sorella più piccola del modello di successo O-Inspect 442. Caratteristica principale di questa serie di macchine è la possibilità di coniugare la scansione tattile e la misurazione ottica Zeiss in un unico modello. Non tutte le aziende necessitano di un volume di misurazione di 400 x 400 x 200 mm, come quello garantito da O-Inspect 442. In molti settori, i componenti da controllare hanno una superficie non più grande di una mano; pertanto, per la misurazione di questi componenti è ora disponibile il modello O-Inspect 322 con un volume di misurazione leggermente inferiore, 300 x 200 x 200 mm.
Micura è invece la nuova macchina di misura a coordinate disponibile con un volume di misurazione fino a 500 x 500 x 500 mm: una soluzione Carl Zeiss che soddisfa le esigenze della moderna produzione grazie al sensore VAST XT gold in grado di garantire una precisione inferiore a 1 µm. Il sensore non è solo in grado di effettuare la tastatura per singoli punti, bensì anche di eseguire la scansione continua delle superfici a una velocità di 200 punti di misura al secondo. Questo consente, oltre alle grandezze geometriche, di valutare rapidamente, in modo preciso e con grande rilevanza, anche i parametri relativi a forma e posizione quali rotondità o planarità. Per evitare deformazioni del materiale causate dalla sonda, la macchina ha un sistema di misura che mantiene sempre costante la forza applicata dal tastatore sulla superficie. Difatti, Micura lavora in base a un principio elettrico-induttivo anziché tramite forza elastica. Per saperne di più vedi l’articolo su www.tecnelab.it, sezione Approfondimenti/Macchine,
www.zeiss.it