Le caratteristiche generali della cella robotizzata di sbavatura di getti in ghisa, proposta da Evolut, partono dalla concezione di una soluzione con metodologia “pezzo a bordo robot”. Il peso massimo del getto manipolabile dal robot è di 90 kg. Sono previste quattro unità di processo: due unità di molatura e taglio, con compensazione controllata, due elettromandrini per la sbavatura d’interni. Gli utensili utilizzati sono mole e dischi diamantati, e frese in HSS. Il sistema di alimentazione è costituito da una tavola rotante senza riferimenti. La localizzazione della posizione e dell’orientamento del getto ed il controllo extra-bava e del dimensionamento del getto sono garantiti dal sistema di visione Evolut. Sono previsti un sistema di scarico dei getti sbavati, con trasportatore motorizzato, e un trasportatore evacuatore di materozze e sfridi di lavorazione all’esterno della cella. La cella è completamente protetta da cabina afona di abbattimento polveri e rumorosità. Il robot movimenta il getto grezzo su apposite unità di taglio e sbavatura e realizza i percorsi di lavorazione fino all’ottenimento della qualità finale desiderata. Le unità di taglio e sbavatura sono dotate di sistema di compensazione e controllo della pressione di lavoro. Il sistema d’alimentazione dei getti grezzi, grazie all’utilizzo del sistema di visione Evolut, non necessita di nessun tipo di riferimento per i getti, garantendo pertanto la massima flessibilità e tempi di set-up ridotti al cambio di tipologia di prodotto.
Nel campo delle celle robotizzate di sbavatura le soluzioni di Evolut prevedono due macro architetture per la sbavatura dei getti: con pezzo a bordo robot; con pezzo fissato su postazioni fisse. Nello sviluppo delle soluzioni, le domande più importati a cui Evolut ha risposto, con soluzioni tecnologiche all’avanguardia, sono di seguito sinteticamente riportate.
Nel caso i pezzi abbiano variabilità di forma e di bava, Evolut, grazie alla grande esperienza acquisita nei sistemi di visione – oltre 1.000 i sistemi guida robot installati –, risponde ad ogni esigenza applicativa utilizzando questa tecnologia per individuare il pezzo (senza posizionamenti meccanici nella zona di presa) e per la verifica della conformità del pezzo e della bava rispetto a un particolare originale. Qualora il sistema rilevi differenze, è in grado di variare i parametri software e produttivi.
La garanzia della ripetibilità del grado di finitura è assicurata dal fatto che ogni soluzione Evolut parte dalla studio e dalla realizzazione di utensilerie e macchine ad hoc, interamente compensate. Durante il ciclo di lavoro, il robot dialoga con la macchina controllando la pressione e, di conseguenza, il grado di finitura del pezzo stesso. Con il mandrino a bordo robot, la compensazione viene garantita da un sistema installato sul polso, e il mandrino di lavorazione, equipaggiato con attacchi rapidi, è in grado di utilizzare più utensili deposti in apposito magazzino, cambiandoli in automatico. L’utilizzo di mole diamantate ha reso possibile tempi di lavoro ridotti e un elevato grado di affidabilità. In media, la produttività, rispetto al lavoro dell’uomo, è di tre o quattro volte superiore.
Se l’isola è molto complicata da programmare, la grande rivoluzione introdotta da Evolut è quella dei centri di sbavatura robotizzati. Partendo da disegni 3D dei pezzi o da scannerizzazioni laser, o eseguendo Reverse Engineering, l’ambiente di lavoro si “sposta” dal reale al virtuale. Tutta la programmazione dell’isola viene eseguita off-line e il programma viene trasferito direttamente in produzione, pronto per essere utilizzato. Come nella migliore delle tradizioni dell’ambiente macchine utensili, il robot è diventato un sistema CAD/CAM che consente di ottenere facilità di programmazione e un abbattimento maggiore dell’80% dei tempi di preparazione e di set-up al cambio di tipologia di prodotto.
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